Minnie tenta la fuga, Chicago non molla

Minnesota Vikings – Arizona Cardinals 35 – 14: un Tarvaris Jackson che non ti aspetti trascina i Vikings alla quarta vittoria consecutiva e ad una qualificazione ai PO sempre più prossima. Una vittoria importante, in vista delle ultime partite sulla carta insidiose: in week 16 arrivano al metrodome i sorprendenti Falcons, mentre in week 17 i viola dovranno fronteggiare niente di meno che i campioni del mondo, quest’ultimi con i PO già ampiamente in tasca e quindi con motivazioni ridimensionate, e con la testa proiettata verso la post season – o almeno questo si augurano i vichinghi. Protagonista assoluto della vittoria a Phoenix, dicevamo, il QB proveniente da Alabama State, il quale ha fornito una prestazione statisticamente più unica che rara: 11/17, 163 yards e 4 TD. Buoni segnali sulla sua condizione di forma si erano visti già contro i Lions, quando Jackson sostituì Frerotte e confezionò un TD-pass decisivo. I Vikings dominano il primo quarto, concludendolo con un parziale di 21-0: punt return (82 yards) di Berrian in TD, ancora Berrian riceve sulla sideline un lancio di 41 yards di Jackson e lo porta in endzone, TD di Sidney Rice da 4 yards. Nel secondo quarto è Chester Taylor a raccogliere un passaggio corto del QB e a consegnarlo in endzone, attraversando le maglie fin troppo aperte della difesa dei Cardinals. Nel terzo quarto Urban accorcia le distanze, mentre lo special team di Minnesota produce l’ennesimo disastro permettendo a Hood di riportare in TD un field goal di Longwell “murato”. Jackson però chiude i conti, in collaborazione con Wade, servendo al ricevitore una palla che vale 59 yards e TD del 35 a 14, punteggio che rimarrà invariato sino alla fine. Peterson guadagna più di 100 yards (165) per la nona volta in questa regular season, stabilendo un record di franchigia. La difesa non concede praticamente nulla alle corse di Arizona, e tutto sommato controlla il gioco aereo di Warner, che alla fine lancierà comunque per 270 yards, ma raggiungerà solo una volta il bersaglio grosso. Da segnalare i 2 sacks del solito J.Allen e l’intercetto di Griffin.

New Orleans Saints – Chicago Bears 24-27
: con un field goal in overtime Chicago riesce ad avere la meglio su Brees e soci, mantenendo vive le speranze (comunque aggrappate ai risultati di altre squadre, in primis di Minnesota) di PO. Una partita, come è spesso accaduto a Chicago in questa stagione, dai più volti. Il primo è quello di Manning, che mascherato da Devin Hester s’incunea tra le linee nemiche e riporta in TD il kick-off iniziale. C’è poi il volto di Orton e dello snap fallimentare che ha permesso ai Saints di iniziare il drive a poche yards dalla endzone, situazione sfruttata al meglio da Brees e P.Thomas con l’azione che porta al 7 – 7. Hester torna di moda, ma come ricevitore sul profondo, guadagnando una pass interference che darà a Forte (complessivamente poco ispirato) l’opportunità di segnare il rushing-TD del momentaneo sorpasso. Poi, ritorna il volto di Orton, il quale con sembianze da scrambler effettua una corsa tatticamente azzeccatissima e percorre le 6 yards che lo separavano dalla endzone: 21-7 all’half time. Nel terzo quarto è di scena la fiera del turnover: il primo è di Brees, che scaraventa tra le mani di Ogunleye il primo intercetto della gara, l’altro è del collega Orton, ma con grosse responsabilità da parte di R.Davis e del suo drop, finito tra le mani di Bullocks. Un errore che verrà punito poco dopo da una corsa da 42 yards dell’indemoniato P.Thomas. Nel quarto quarto, nonostante i minuti trascorsi in campo, la difesa di Chicago mostra la sua vera faccia e sembra ancora in palla; Hartley accorcia le distanze grazie ad un field goal, ma è di nuovo Orton a sparare un intercetto a dir poco evitabile, regalando altre chances preziose al braccio di Brees. Chances che il QB dei Saints sfrutta a dovere, imbeccando Colston per il TD del 24-21. Nel possesso successivo però Orton si fa in qualche modo perdonare, ricamando un ottimo drive e dando a Gould la possibilità di pareggiare i conti e di scaldare il piede per il calcio che darà poi la vittoria ai Bears in OT. Dettaglio: nell’ultima azione prima dell’overtime c’era una probabile pass interference ai danni di Olsen; penalità che verrà “restituita” ai Bears grazie ancora una volta ad un lancio sul profondo per Devin Hester. Pass interference e field goal della vittoria. E’ d’obbligo ragionare sul fatto che senza questi cali di concentrazione nell’arco di una partita, Chicago probabilmente non sarebbe 8-6 e avrebbe un unico volto: quello da PO.

Green Bay Packers – Jacksonville Jaguars 16-20: in uno scontro tra due compagini con obiettivi ormai rivolti al 2009 hanno la meglio i padroni di casa, i quali hanno dovuto comunque sudare fino all’intercetto di Reggie Nelson, a 46 secondi dalla fine. Ora entrambe hanno un record di 5-9, e giocheranno solo per l’onore e la gloria, oltre che per iniziare a lavorare sulla prossima stagione.
Per quanto riguarda la partita Garrard e Jones-Drew risultano sicuramente più efficienti di Rodgers & Co., che dopo essere stati in vantaggio fino alla fine del terzo quarto per 13 -7 ( di Northcutt e Jennings i 2 TD) subiscono il ritorno dei Jaguars nel quarto, nel quale sale in cattedra Jones-Drew e mette a segno 2 TD, il primo su passaggio centrale di Garrard, il secondo su breve corsa in endzone. L’intercetto finale taglia le gambe alle speranze di rimonta di Green Bay.

Detroit Lions – Indianapolis Colts 21-31:
i pessimi Lions versione 2008 non sfigurano alla corte dei più quotati Colts, rimanendo in gioco fino all’ultimo quarto. Priva di Daunte Culpepper la squadra di Marinelli si affida ad Orlovski, il quale chiuderà con numeri più che dignitosi: 23/34, 233 yards e 1 TD. Oltre a lui tira la carretta anche il solito Calvin Johnson, il quale segna un bellissimo TD di prepotenza, nel secondo quarto, concluso poi 21-10 per i Colts (Rhodes e Clark per Indy, C.Johnson e FG di Hanson per Detroit). Nell’ultimo quarto i Lions trovano il pareggio grazie ad una corsa di Kevin Smith e alla successiva conversione da 2 punti concretizzata da Fitzsimmons. I Colts però non ci stanno e nell’ultima parte trovano la seconda segnatura di Rhodes e un FG finale di Vinatieri, che fissano il punteggio sul 31-21. Per non chiudere la stagione con una un-perfect season i Lions dovranno sovrastare i Saints e/o i Packers all’ultima giornata.

STANDINGS:
Minnesota Vikings 9-5
Chicago Bears 8-6
Green Bay Packers 5-9
Detroit Lions 0-14

NEXT WEEK:

Atlanta Falcons @ Minnesota Vikings
New Orleans Saints @ Detroit Lions
Green Bay Packers @ Chicago Bears