Speciale Orange Bowl

FedEx Orange Bowl
Miami, FL
Virginia Tech(9-4) – Cincinnati(11-2)
Sulla carta questo bowl sembra il figlio minore fra i bowl della BCS. Ma i campioni della ACC e della Big East, rispettivamente Virginia Tech e Cincinnati, hanno le qualità per proporre un bowl di grande interesse. Certo gli attacchi non sono stati quello che ti aspetti da squadre vincitrici di conference ma chi hanno pensato le difese a rimarginare le ferite causate dalle mancaze offensive. La riconferma di Virginia Tech al vertice della ACC ha qualcosa di straordinario considerando che il gioco aereo è stato praticamente inesistente. Oltre che del RB Darren Evans, buona parte delle yards che gli Hokies conquistano su terra sono farina del sacco del QB Tyrod Taylor che come migliore bersaglio ha il TE con il fisico da OT, Greg Boone. I Bearcats sembrano aver trovano finalmente il QB del presente e del futuro prossimo. Il quasi sconosciuto Tony Pike ha conquistato il posto da titolare dopo che Dustin Grutza si è infortunato e Chazz Anderson si è imposto all’attenzione più per inaffidabilità che per altro. Pike ha lanciato per 18 TD contro solo 7 intercetti, affidandosi soprattutto ai WR Mardy Gilyard e Dominick Goodman. A contrastare i due, ci saranno Victor ‘Macho’ Harris e Stephan Virgil, una delle migliori coppie di CB della nazione. Anche Cincinnati può vantare una buona secondaria ma il migliore DB dei Bearcats Mike Mickens, potrebbe non essere della partita per un infortunio al ginocchio che lo sta tenendo sulla sideline da più di un mese. In ogni modo, Virginia Tech non dovrebbe essere uno spauracchio con il gioco aereo e i Bearcats potranno tranquillamente avanzare la S Brandon underwood vicino alla linea di scrimmage. Cincinnati dovrà avvantaggiarsi di una linea offensiva avversaria non impeccabile che ha permesso 3 sacks a partita. La linea offensiva dei Bearcats è stata solo di poco meglio, concedendo 2,31 sacks a partita. Una buona occassione per i Des, Orion Martin e Jason Worilds per Virginia Tech, Connor Barwin e Lamonte Nelms, di rimpolpare le proprie statistiche. Cincinnati può anche vantare uno dei migliori special teams della nazione, a cominciare dal P Kevin Huber che ha costretto spesso gli avversari a pessime posizioni di partenza.
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