College Football 2009 : Big East preview
La cosa più affascinante della Big East è che una delle conference più equilibrate e più difficili da pronosticare. Allo stesso tempo, questo equilibro è indicativo del fatto che nessuna delle 8 squadre rimaste in una conference che ha visto nelle ultimi anni privarsi di università per una migrazione massiccia verso la ACC, è lontanamente considerabile per la conquista del titolo nazionale. Ulteriormente grave è il fatto che la Big East è una delle sei conference che può vantare un posto automatico nei BCS bowl, mentre conference come la Mountain West o la WAC alle quali appartengono squadre come Utah, BYU, TCU, Boise State e Hawaii che hanno conquistato meritata considerazione nelle ultime stagioni, quel posto se lo devono conquistare attraverso una complessa serie di circostanze e di eventi. Ma se è pur vero che la Big East è da considerare la sorella povera dfra le BCS conference, è altrettanto vero che le sue squadre sono a un livello che sarebbe errato considerare appartenere allla mediocrità del college football.
Rutgers ha il vantaggio di un calendario apparentemente favorevole, le principali avversarie all’interno della conference verranno affrontate sul proprio campo di Piascataway, N.J. La forza degli Scarlet Knights risiede nella linea offensiva, capeggiata dal OT Anthony Davis, un All American. La batteria dei RB non presenta nessuna stella ma Kordell Young a Joe Martinek hanno già dimostrato di saper portare adeguatamente la palla. Le incognite risiedono nella posizione di QB e WR. In cabina di regia la corsa a sostituire Mike Teel sarà fra Domenic Natale e Jabu Lovelace con il freshman Tom Savage come terzo gradito incomodo. Per chiunque sarà il QB, il principale terminale sarà Tim Brown che avrà il difficile compito di non far rimpiangere i dipartiti Kenny Britt e Tiquan underwood.
Il cuore della difesa è a LB, con Ryan D’Imperio impostosi come uno dei migliori MLB della Big East la scorsa stagione. La linea difensiva è guidata dagli Ends George Johnson e Alex Silvestro ma c’è preoccupazione nel mezzo per la presenza di DT un pò troppo leggerini. Problema della secondaria lo scorso anno è stata la mancanza di un adeguato numero di intercetti. Urge trovare dei validi CB da affiancare alle solide S Joe Lafeged e Zaire Kitchen.
Anni di eccellenti reclutamenti da parte di Dave Wanstedt e il suo staff non hanno portato ad un significativo e giustificabile numero di vittorie in Pittsburgh. Il nuovo OC Frank Cignetti non avrà a disposizione la stella luminosa di LeSean McCoy che ha lasciato per la NFL e probabilmente dovrà fare affidamento sul rookie Dion Lewis per il gioco sulla terra. i ricevitori sono il punto forte dell’attacco con Jonathan Baldwin, Cedric McGee e Oderick Turner ma soprattutto con il TE Nate Byham pronti ad aiutare il QB Bill Stull a cui sarà richiesto un netto miglioramento rispetto a quanto fatto nella scorsa stagione.
La linea è solida, capitanata dai due T, Jason Pinkston e Joe Thomas. La linea difensiva grazie alla presenza dei DEs Greg Romeus e Jabaal Sheard e il DT Mick Williams continuerà a produrre pressione sul QB, sacks e controllo del gioco di corsa. Gli altri reparti difensivi non sono dello stesso livello della DL ma sono validi quanto basta. Il piccolo CB Aaron Berry è il leader della secondaria e il Sophomore Greg Williams è il veterano di un giovane reparto di LBs.
Un nuovo OC anche per South Florida, Mike Canales, che dovrà far tornare il QB Matt Grohe ai fasti del 2007. Grothe, un miglior corridore che passatore, rimane il corpo e l’anima dei Bulls. Compito di Canales sarà quello di limitare gli intercetti, vizio dal quale Grothe non sembra in grado di smettere. La linea rimpiazza 4 titolari ma ricevitori e running backs sono solidi ed esperti. Il WR Jessie Hester, figlio di una ex prima scelta dei Raiders, potrebbe diventare in breve tempo il bersaglio principale ma anche Carlton Mitchell è destinato ad avere la giusta distribuzione di palloni. Mike Ford e Mo Plancher si divederanno il compito di portare l’ovale.
Anche per la difesa si riparte con un nuovo DC Joe Tresey, il quale avrà il compito di sfruttare la velocità dei suoi uomini per creare i necessari turnovers. Lo scorso anno il DE George Selvie, uno dei migliori della nazione nel suo ruolo, ha visto il numero di sacks decrementare rispetto all’anno prima a causa delle doppie marcature costantemente subite.Il DE Aaron Harris e il DT Terrell McClain dovranno elevare il proprio gioco per permettere a Selvie di agire con più libertà. Kion Wilson è il leader del corpo LB che vedrà molte facce nuove fra i titolari quest’anno e il CB Jerome Murphy e la FS Nate Allen solidificano una più che valida secondaria.
Dopo 4 anni d successi, West Virginia deve imparare a sopravvivere e vincere senza Pat White, probabilmente il miglior giocatore della storia per i Mountaneers. Il compito del Senior Jarrett Brown non sarà dei più facile ma Brown ha le caratteristiche per continuare là dove White ha lasciato. Il vero go-to-guy della squadra però sarà il RB Noel Devine. Rapido e elusivo, Devine è anche un buon ricevitore fuori dal backfield. I WR Alric Arnett e Wes Lyons saranno i principali destinatari dei lanci di Brown. L’atletico T Selvish Capers è il veterano di una solida linea che è destinata ad affrontare molti cambiamenti.
La difesa dei Mountaneers è spesso sottovalutata ma è stata determinante al successo della squadra negli ultimi anni. A LB, Reed Williams al centro e J.T. Thomas sulla weakside sono fra i migliori della Big East nel loro ruolo. La linea è guida da Scooter Berry, un DE che potrebbe giocare anche DT se West Virginia dovesse allinearsi occasionalmente con una 4-3. A NT c’è il roccioso Chris Neild. I Mountaneers sono coperti a S malgrado l’addio di Quinton Andrews, ora a North Alabama. Sidney Glover e Robert Sands sono i titolari mentre a CB la caccia al posto è aperto con l’ex WR Brandon Hogan in cima alla lista delle preferenze.
Cincinnati si presenta alla nuova stagione come la squadra campione in carica ma anche con tanti pezzi nuovi da sostituire soprattutto in difesa. In attacco i Bearcats potranno però contare su una delle migliori combinazioni QB-WR della NCCA, ovvero il QB Tony Pike e il WR Mardy Gylliard, il quale è anche uno dei più esplosivi KR dell’intera NCAA. Ad affiancare Gilyard, il piccolo D.J. Woods e il più fisico Armon Binns. Il TE Kazeeem Alli è un buon bloccatore con velocità e mani per poter ricevere. Una discreta linea guidata dal LT Jeff Linkenbach, cercherà di pulire la strada per le corse dei RBs John Goebel e Isaiah Pead.
Il nuovo DC Bob Diaco dovrà affrontare un grosso avvicendamento dal momento che ben 10 saranno le facce nuove nel ruolo di titolari rispetto alla scorsa stagione. Sulla linea, il DT Ricardo Mathews e il DE Curtis Young rappresentano i veterani che dovranno fornire l’esperienza che inevitalmente difetta ai Sophomore Derek Wolfe e John Hughes rispettivamente DE e DT. Un altro Sophomore che partirà titolare è il WLB J.K. Shaffer che sarà affiancato dai Seniors Craig Carey e Andre Revels nel mezzo. La FS Aaaron Webster è l’unico titolare che ritorna dalla scorsa stagione ma il compito più duro lo avranno nel ruolo di CB Marcus Bennett e Fred Jones che avranno l’arduo compito di non far rimpiangere Mike Mickens e DeAngelo Smith.
Anche Connecticut dovrà gestire assenze importanti più notabilmente quella del RB Donald Brown che ha anticipato di un anno il suo ingresso nella NFL. il sophomore Jordan Todman è il candidato incaricato a sostituirlo. Anche a QB ci sarà un volto nuovo, rappresentato da Zach Frazer che sostituisce Tyler Lorenzen. Il più consistente giocatore della linea è la G Mike Hicks mentre fra i ricevitori si attende che qualcuno fra Kashif Moore, Marcus Easley o il TE Derek Chard, possa uscire dall’anonimato.
Ancora della difesa sarà nuovamente il MLB Scott Lutrus fiancheggiato da Lawrence Wilson e Greg lloyd. Al DE Lindsey Witten spetterà il compito di sostituire Cody Brown mentre a Kendall Reyes e Twyon Martin il compito di arginare dall’interno. Il reparto LB è la forza della difesa ma anche la difesa sui passaggi e eccellente con la FS Robert Vaughn come leader e i CBs Robert McClain e Jasper Howard come promettenti prospetti.
Sono passati solo 2 anni da quando la Louisville di Bob Petrino dominava la conference. il coach Steve Kragthorpe ha la necessità di portare i Cardinals a quei livelli se vuole conservare il posto. Per fare ciò la miglior opzione è affidarsi alle corse del RB Victor Anderson , piccolo ma sorprendentemente forte e resistente. A QB ci sarà battaglia fra Adam Froman, Justin Burke e Jeff Stoudt. Un pò più fluida la situazione a WR con Scott Long e Doug Beaumont proprietari dei due posti da titolare. La linea avrà un mix di esperienza e gioventù.
La star della difesa è il LB Jon Dempsey che guida un gruppo di LB un pò undersided ma estremamente atletici e veloci. Il DT L.T. Walker è atteso ad una grande stagione e molte speranze sono affidate ai giovani Greg Scruggs e Rodney Gnat a DE. Richard Raglin e Daniel Covington rappresentano un’affidabile copia di safety e Jhonny Patrick è emerso come valido CB.
Tradizionalmente abbonata al fondo della conference, quest’anno Syracuse ha qualche motivo per un pò di eccitazione rappresentata dall’arrivo di Greg Paulus, che ha giocato a pallacanestro a Duke per 4 anni ma che ha un passato da eccellente QB alla High School. Paulus lotterà per il posto da titolare con il redshirt freshman Ryan Nassib. Un’altra buona notizia è il ritorno del WR Mike Williams, fuori lo scorso anno per motivi accademici. Gli altri ricevitori saranno Marcus Sales e Donte Davis e il TE Mike Owen, un ex-LB. Antown Bailey sarà il RB titolare e che correrà dietro una linea in cerca di esperienza ma che ha già dimostrato in passato di sapere come aprire la strada per il gioco di corsa.
Gli Orange non possono vantare una grande difesa ma posso vantare un ottimo NT Arthur Jones, uno dei migliori della nazione. Poco l’esperienza a LB ma si punta molto sul MLB Derrell Smith. A guidare la secondaria la FS Mike Holmes che con la SS Max Suter forma una eccellente coppia di safeties. Rob Long è uno dei migliori P della nazione.
Bellissima ed esaustiva analisi davvero!!!!
Adesso ne so sicuramente qualcosa di più su questa affascinante Division!!!
Grazie a nome di tutti i forumisti e non del gran lavoro!!