La Conferenza Stampa della “Kickoff Week”

NFL COMMISSIONER ROGER GOODELL
Kickoff Interview Session
New York, 3 Settembre 2009

COMMISSIONER GOODELL: “Un benvenuto agli amici giornalisti. Siamo contenti di avervi qui e pronti per una nuova stagione di football. Il prossimo weekend sarò presente a tre partite esattamente. Oltre all’opener a Pittsburgh, andrò a Green Bay e poi a Foxboro. Sarà un weekend davvero divertente per tutti quanti noi, come tutta la stagione. Perciò sono pronto a rispondere a tutte le vostre domande“.

Come è andato l’incontro di oggi con Michael Vick e quando pensa di decidere circa il suo possible reinserimento?“.

RG: “Credo che l’incontro sia andato più che bene. Ho incontrato Michael – insieme a Coach Reid – per circa 45-50 minuti. Sono stato regolarmente in contatto con Michael sin dal nostro primo incontro lo scorso Luglio, lo stesso con i suoi consiglieri, compreso Tony (Dungy). Penso che stia facendo dei veri progressi. In questo periodo sta traslocando con tutta la famiglia a Philadelphia. Ritengo stia prestando una maggiore attenzione a quelle che saranno le sue prossime sfide personali in futuro. Gli ho comunque risposto che avrei preso prestissimo una decisione definitiva, ed effettivamente, prima che mi raggiungesse alla riunione gli ho comunicato che sarebbe diventato eleggibile per la terza giornata di gare“.

Perché questa decisione? Ritiene che abbia fatto quello che gli è stato richiesto?

RG: “Affermativo. In parte per aiutarlo durante questa transizione per tornare ad una vita normale dopo questa lunga e difficile esperienza. Abbiamo speso davvero tanto tempo per vederci e parlare. Lo abbiamo messo nelle mani responsabili di Tony (Dungy) che ora è il suo mentore. Ora si trova in una grande organizzazione che gli sta dando molto supporto con le sue risorse. E sta dimostrando – concetto chiave per me – il suo impegno. Sta dimostrando di avere più giudizio crescendo. E voglio incoraggiarlo. Come vi ho ripetutamente detto, cosa che ho fatto anche con Michael, stiamo cercando di costruire insieme una storia di successo. Vogliamo vederlo avere successo, e questo passaggio speriamo serva moltissimo a raggiungere l’obiettivo“.

Perché alla terza partita e non alla quarta o alla seconda?

RG: “E’ un processo molto graduale. Non voglio farlo precipitare subito in un girone infernale. Come vi ho detto, ora sta completando il trasloco ed il trasferimento della famiglia. A me non interessa affatto l’argomento football. Quello è un problema di Coach Reid, non mio, ed a me non interessa affatto, francamente parlando. Mi interessa Michael come essere umano e mi interessa ciò che si può fare per aiutarlo ad avere successo come persona e come uomo“.

Come mai proprio con lui sembra siano stati fatti dei passi speciali?

RG: “Non credo di essere molto d’accordo. Primo, ritengo che la sua situazione sia stata in qualche modo unica. Non credo siano mai capitati tanti giocatori che sono tornati al football attivo dopo aver passato diverso tempo in carcere. Poi, penso ci sia la solita troppa enfasi della stampa sulla sua condotta, ma in realtà ciò che conta sono gli sforzi per prendere le decisioni migliori. E questo non riscuote molta attenzione sulla stampa. Penso che la circostanza speciale con Michael, dopo aver passato due anni in carcere ed agli arresti domiciliari, sia il suo serio approccio al reintegro ed a questa transizione. Speriamo di poter avere, come ho detto, una storia di successo che sarà un esempio positivo verso la nostra società, oltre che in generale per il bene della NFL“.

Qual’è stata la sua reazione?

RG: “Ha capito ed ha realizzato che deve dimostrare qualcosa a se stesso ogni singolo giorno. E’ un ragazzo molto realista sui prossimi obiettivi. E’ anche determinato. E credo sia pure ansioso di giocare di nuovo a football, il che è un altro segno positivo“.

In che modo è stato coinvolto Tony Dungy e quanto frequentemente parla con lui e Michael?

RG: “Mi sento con ciascuno di loro almeno una volta a settimana, probabilmente con Tony anche più spesso. Ho anche parlato con Coach Reid diverse volte. Come ho detto, Coach Reid ha partecipato alla riunione di oggi. Ho parlato con Tony almeno 45 minuti dopo l’incontro odierno con Michael. Ci siamo scambiati le nostre riflessioni facendo il punto della situazione. Alla fine è una decisione unicamente mia, ma Tony è stato un fattore fondamentale“.

Quali sono stati gli argomenti con gli Eagles a proposito della sua acquisizione, pensa che questa squadra sia una scelta ottimale per lui?

RG: “Non entro nel merito, non è di mia competenza. Ogni squadra esprime il proprio giudizio. Ho parlato con diverse squadre a proposito di Michael ed a tutti ho offerto il mio incondizionato parere“.

Cosa la porta a credere che Michael sia cambiato e che sia sincero nei suoi intenti?

RG: “Lui mi ha effettivamente mentito e ne ho preso atto. Abbiamo avuto una conversazione intensa e diretta a proposito di quanto accaduto. Lui sa benissimo che deve guadagnarsi questa opportunità ripartendo da zero, e sa che ciò non passa attraverso quello che mi dice ma attraverso quello che dimostrerà nei fatti, ed anche stamattina è stato sottolineato. Quindi ritengo che ora spetti solo a lui dimostrarci che è cambiato.
Aggiungo un’altra cosa. Quando cominciammo a parlare della sua disavventura e del perché si è trovato nel giro dei combattimenti clandestini tra cani lui è apparso completamente aperto e schietto sui suoi errori, mostrandosi disgustato di non essere riuscito a fermarsi prima che fosse troppo tardi. Credo che quando riconosci il tuo problema ed ammetti a te stesso di aver sbagliato allora hai imboccato la via giusta. E quando ti racconta di come l’abbia detto ai suoi bambini riesci a vedere la genuinità del suo rimorso
“.

Che ruolo ha avuto Andy Reid nella sua decisione?

RG: “Nessuno in particolare, nel senso che io ormai avevo ben chiara la mia posizione prima di incontrarci, ma è stato comunque importante per avermi portato un utilissimo feedback maturato da quando Michael è con gli Eagles“.

Cosa intende per feedback?

RG: “Feedback su come si sta comportando ed ambientando nella squadra, come si integra con i compagni, con chi passa più tempo. Queste, per me, sono le informazioni che contano“.

E Tony Dungy? Quanto influenza le sue decisioni?

RG: “Lui ha avuto un impatto importantissimo sin da quando gli ho chiesto di ricoprire questo incarico. Primo, è un uomo che ammiro e rispetto moltissimo. Secondo, è una persona molto riflessiva. Ha passato davvero tanto tempo con Michael ed ha una percezione del problema molto profonda“.

E’ a conoscenza del fatto che Michael sarà impegnato nella comunità di Philadelphia in alcune campagne per i diritti degli animali?

RG: “Si. Ne abbiamo parlato anche oggi. Ha già fatto un paio di apparizioni, in particolare per la Humane Society. Credo però entrambe fuori Philadelphia. Una mi pare a Chicago. Ci ha comunicato che ci terrà informati circa le sue prossime apparizioni nell’area di Philadelphia, le quali avranno luogo nell’arco di un mese“.

La seconda parte dell’intervista verrà pubblicata sabato, 19 settembre, alle ore 09.00, la terza e ultima parte lunedì 21 settembre alle ore 09.00