Il sogno continua… per ora.

Il Fattore C citato settimana scorsa, non determina solo la riuscita delle giocate più impensabili, ma è decisivo anche a medio termine nello stare lontano o meno dagli infortuni. Da questo punto di vista i Chargers hanno davvero cominciato con un grosso handicap. Il NT Williams, mezza linea d’attacco e Tomlinson infortunati dopo una partita, non sono certo un bel modo di cominciare l’anno. Dopo la vittoria sofferta della scorsa settimana, San Diego si presenta nel caldo del suo stadio contro dei Ravens caldissimi e non riescono a timbrare la vittoria. Quasi sempre costretti a inseguire, i Chargers senza un vero RB, ma con uno Sproles strepitoso fuori dal backfield, rimontano grazie anche alla prestazione di Rivers. Purtroppo come gli è spesso accaduto in passato il numero 17 sembra fare tutto benissimo fino all’ultima cosa che, o fa male o non fa proprio. L’intercetto nel finale mette i suoi con le spalle al muro e li costringe a un drive della disperazione, fermato da un clamoroso, come sempre, Ray Lewis. I Chargers rimangono comunque i netti favoriti nella AFC West, tuttavia la sequela di infortuni e questa difesa dai singoli straordinari, ma priva di automatismi necessari, non consentono di sperare in un grande mese di gennaio.
Il “derby divisionale” conferma che i Chiefs sono un cantiere aperto caratterizzato da grandi giocate seguite da errori incomprensibili, e da alcune scelte della off-season forse discutibili. Cassell esordisce con 2 intercetti capitali e anche se è presto per dirlo, dà l’impressione di essere il classico QB di sistema. La difesa però sembra avere margini di miglioramento e Dwayne Bowe in attacco è sempre più affidabile.
I Raiders vincono e convincono, come avevano in realtà già fatto settimana scorsa nonostante la sconfitta in extremis. La difesa beneficia della piena maturazione di giocatori dal grande potenziale inespresso negli anni scorsi, i quali pare abbiano trovato ora la loro dimensione. I LB Morrison, Howard e la FS Huff, autore di 2 intercetti, giocano a livelli visti raramente in passato, mentre Richard Seymour nella linea difensiva e praticamente immarcabile e attira costantemente raddoppi (Belichick che in carriera le ha indovinate quasi tutte, stavolta ha toppato visto l’attuale scarsissima pass rush dei Patriots). In attacco la linea offensiva continua a dare un’ottima impressione, così come il duo Bush-McFadden nel backfield. La nota stonata se non stonatissima rimane Russell. Autore di un indecoroso 7/24, sembra incapace di lanciare un passaggio preciso oltre le 5-7 yards. Il drive della vittoria nel finale e infatti condotto con pasaggi corti, trasformati in lunghi guadagni dai ricevitori dei Raiders e dalla disattenta difesa dei Chiefs. Chissà cosa farebbe Oakland con un vero QB?!
Nel giorno della meritatissimo riconoscimento nella Ring of Fame del mitico Shannon Sharpe, i tanto bistrattati (dal sottoscritto in particolare) Broncos continuano nel loro sogno. Una vittoria davvero convincente contro i Browns manda la banda McDaniels in testa alla Division, anche se bisogna ammettere che il calendario è stato benevolo. La linea offensiva continua nell’eccellente lavoro visto negli anni scorsi, mentre Brandon Stokley sembra un 20enne che trasforma ogni palla che tocca in un guadagno di 50 yards. Moreno e Buckhalter cominciano a integrarsi nel nuovo sistema con giocate importanti, mentre Marshall sembra finalmente aver rimesso la testa a posto, almeno in campo. Orton continua a mancare i bersagli di alcuni metri, ma bisogna riconoscere che non lancia intercetti e in situazioni importanti non si lascia prendere dal panico. La difesa con un Dawkins che sembra non invecchiare mai, beneficia dello strepitoso apporto di Elvis Dumervil. L’ex DE trasformato controvoglia in OLB nella 3-4, sembra inarrestabile e dopo la bella prestazione di settimana scorsa, piazza 4 sack contro Cleveland. Il futuro ci dirà se questo inizio dipende solo dal Fattore C o se davvero McDaniels ha sorpreso tutti creando un diamante da quello che chiunque pensava fosse solo carbone.