NFC EAST – Week 2

Giants@Cowboys 33-31

La partita che non ti aspetti, la partita “al contrario”. Le premesse: la difesa di Dallas, mostratasi in difficoltà in week 1 contro le corse, di fronte al running game migliore della lega; le secondarie, ancora da testare, dei Giants contro il passing game di Romo che viene dalla sua miglior partita in carriera. Il risultato: Dallas quasi annichilisce le corse di New York, i Giants (e Romo in una delle sue serate “no”) annientano il gioco aereo dei Cowboys. La squadra di casa rimane aggrappata alla partita nonostante i quattro turnovers subiti (3 INT e 1 fumble) grazie al gioco sulle corse, alternando i tre backs fino a mettere insieme 251 yds via terra (ottima la prova della OL). I Giants approfittano dei turnovers per macinare punti, pur ben contenuti dalla difesa di Dallas che limita i danni. Le due squadre si alternano al comando della partita fino a pochi secondi dalla fine quando, dopo un drive condotto magistralmente da Manning, i Giants compiono il sorpasso definitivo con un FG. New York (già 2-0 contro gli avversari di division) porta a casa una vittoria esterna ottenuta capitalizzando gli errori dell’avversario e senza commetterne, Dallas rimane col rimpianto di aver sprecato un’occasione, soprattutto a causa di una cattiva gestione dei momenti topici.

Rams@Redskins 7-9 (a cura di Paul 87)

Vittoria meritata. Vittoria necessaria. Vittoria “scaccia dubbi”? Assolutamente no. I Redskins sembrano migliorati rispetto alla settimana scorsa, ma l’avversario è totalmente diverso: sono i Rams, non i Giants. “Lo spogliatoio era silenzioso” ha detto coach Jim Zorn, “ma aspettate, abbiamo vinto…” Beh, la tanto agognata W è sì arrivata, ma non nel modo voluto. C’è però stato del buono, questo dobbiamo ammetterlo. L’attacco ha mosso la palla e l’ha fatto abbastanza bene (Campbell 23/35, 242yd, 28yd prese in 7 corse, Portis 79yd in 19 portate). La difesa ha concesso solo un big play (una corsa da 58yd per Steven Jackson) ed in complesso è sembrata più in palla che 7 giorni fa. Ma ripetiamo, davanti c’erano i Rams (Bulger 15/28, 125 YDS, 1 TD, 1 INT, Jackson 104yd in 17 portate), una squadra che pare ancora lontana dalla luce alla fine del tunnel. L’unica nota positiva per gli ospiti arriva grazie ad una grande collaborazione con i padroni di casa. Quella difesa che in mezzo al campo non riusciva a contenere i Redskins, miracolosamente risorgeva nella red zone. Ed alzati gli scudi, non concedeva neanche un TD. Merito della difesa? Colpe dell’attacco? Come detto appena prima, diamo un 50-50 e nessuno è scontento… ma di certo neanche felice. Fortuna di Washington che i FG siano stati tutti buoni!

Saints@Eagles 48-22

Philadelpia, orfana del QB McNabb, regge finché il suo sostituto Kolb non è costretto a forzare per recuperare. Gli Eagles guadagnano più yards degli avversari, ma capitalizzano poco e vengono piegati dai troppi turnover (2 INT e 1 fumble), mentre l’attacco dei Saints produce punti a ripetizione. Philadelpia lascia comunque l’impressione di essere una squadra estremamente solida che ha risentito molto dell’assenza del suo QB titolare.