Week 2: tra conferme, risalite e scricchiolii

La seconda giornata della stagione NFL 2009 – 2010 ha fornito numerosi spunti di riflessione: da vittorie sfumate all’ultimo secondo a nuove gerarchie in alcune Division, da prime conferme a crisi conclamate.

I Giants rovinano la festa ai Cowboys, New Orleans impallina le Aquile

A Dallas era grande l’attesa per l’inaugurazione del nuovo avveniristico impianto, costato milioni di dollari e già al centro di polemiche per il tabellone elettronico. I Cowboys, che avevano convinto all’esordio contro Tampa Bay, sono usciti dalle nuove mura amiche con l’amaro in bocca. I diretti rivali di Division, i New York Giants, hanno infatti conquistato la vittoria all’ultimo secondo grazie al FG da 37 yards di Lawrence Tynes. La partita ha avuto come protagonista in negativo un Tony Romo meno preciso e in parte più sfortunato della settimana scorsa: se due intercetti gli sono interamente addebitabili (specie il primo), non altrettanto può dirsi di quello messo a segno e riportato in meta da Philips, giunto dopo che il lancio di Romo ha picchiato sul tallone di Witten, rimanendo in aria e venendo afferrato al volo dal difensore in maglia blu. Ottima performance per Marion Barber III, con oltre 100 yards e un TD su corsa. Sul fronte Big Blue, molto buona la prova di Eli Manning, con 330 yards e 2 TD passes lanciati; Coughlin si è affidato al braccione del suo QB, dato che la difesa dei Cowboys ha ben contenuto i due RBs Jacobs e Bradshaw.
Anche l’altra potenziale candidata al titolo divisionale, Philadelphia, è uscita con le ossa rotte dalla sfida casalinga, bastonata dai New Orleans Saints. La formazione della Louisiana ha confermato quanto di buono mostrato nell’opener, trascinata da un Brees capace di lanciare per oltre 300 yards e tre TD passes. Certamente l’assenza di Donovan McNabb si è fatta sentire: il backup Kevin Kolb ha sì messo a segno due TD pass, ma ha anche lanciato tre intercetti. Ed i 48 punti messi a referto da New Orleans devono rappresentare un campanello d’allarme per la difesa degli Eagles.

Prime sconfitte per Steelers e Patriots

Dopo il successo nell’opener contro Tennesse, i Pittsburgh Steelers sono incappati nella prima batutta d’arresto stagionale, per mano dei Chicago Bears. Nella sfida tra Roethlisberger e Cutler, a prevalere è stato quest’ultimo, chiamato ad un pronto riscatto dopo la pessima prova offerta contro Green Bay all’esordio. Il QB di Chicago ha disputato un’ottima gara, lanciando due TD passes. La partita è stata comunque combattuta, e si è risolta solo grazie al FG da 44 yards di Gould allo scadere, sotto una pioggia battente.
Passiamo alla sfida tra i Pats e Jets. Al’inizio della scorsa settimana, il DB biancoverde Kerry Rhodes aveva detto di voler “mettere in imbarazzo” i Patrioti; lui ed i compagni sono stati di parola. A soffrire di più della pressione della retroguardia newyorchese è stato un Tom Brady in evidente difficoltà, con zero TD passes ed un intercetto sul tabellino. L’attacco aereo di NE non ha per nulla funzionato: con Moss sotto costante copertura e Welker fermato da un problema al ginocchio, Galloway ha droppato una quantità industriale di palloni; a ciò si aggiunga che Maroney si sta rivelando sempre più una cocente delusione, non riuscendo a dare incisività al gioco su corsa. Ma come già si diceva la scorsa settimana, il problema più grave della formazione di Belichick è certamente la difesa: l’incidente a Mayo è veramente una bruttissima tegola per i Pats, che nel reparto arretrato appaiono davvero carenti.
Per un Brady che stenta c’è però un Mark Sanchez che ha davvero iniziato bene l’avventura tra i pro: seconda partita in NFL e secondo TD pass in carriera. Il ragazzo sta mostrando un’ottima personalità, e se continua di questo passo potrebbe avere un avvenire luminoso.

San Francisco alza la voce nel derby contro Seattle, risorge Arizona, St.Louis ancora al palo

Nelle prime due giornate di campionato, la sorpresa è certamente venuta dai San Francisco 49ers, attualmente in vetta sul 2-0. Per carità, al momento è difficile pensare che i rosso-oro pssano tornare agli antichi fasti: ma Singletary sembra aver dato una nuova fisionomia ad una squadra che da troppo tempo non vive una stagione di segno positivo. La vittoria contro Seattle è ancora più importante, in quanto giunge contro una diretta rivale per la seconda settimana consecutiva. Grande protagonista del successo contro i Seahawks è stato Frank Gore, autore di due TD su corsa al termine di altrettante galoppate vincenti da 79 e 80 yards. Il RB californiano ha chiuso con 207 yards sul terreno all’attivo. Tra le fila di Seattle, va segnalato l’ennesimo infortunio a Matt Hasselbeck, che ha costretto Jim Mora Jr. a gettare nella mischia Seneca Wallace, il quale ha terminato con un TD ed un intercetto.
Tornando ai 49ers, il team ha deciso di denunciare alla NFL quello che è, a suo dire, un corteggiamento indebito al rookie WR Michael Crabtree (tuttora in holdout) da parte dei New York Jets: vedremo cosa succederà…
Dopo la brutta sconfitta nell’opener contro Frisco, è arrivato il riscatto degli Arizona Cardinals. Nella sfida contro i disastrati Jacksonville Jaguars, Kurt Warner è stato autore di una prestazione monstre: completando i suoi primi 15 passaggi, il QB ha infranto il primato NFL per una singola gara. Con un eccellente 24/26 per 243 yards e due TD passes all’attivo, Kurt si è sistemato in panchina, lasciando il posto a Matt Leinart quando ormai la partita era in cassaforte. Da segnalare la straordinaria giocata di Antrell Rolle, capace di riportare in meta un FG bloccato al termine di una corsa vincente da 83 yards. Quanto ai Jaguars, sempre più in crisi, i due TD pass di Garrard non hanno evitato il 2-0. Del Rio trema…
In una sfida tutt’altro che avvincente, i Redskins hanno superato di misura i St.Louis Rams, imponendosi per 9-7. L’attacco dei Pellerossa, ed in particolare il QB Jason Campbell, non hanno convinto: prova ne sia il fatto che tutti i punti sono arrivati dal piede di Suisham. Nonostante la sconfitta, gli Arieti hanno mostrato segnali di ripresa: Jackson ha superato le 100 yards su corsa, Bulger ha lanciato il primo TD pass e la difesa ha fermato per tre volte i Redskins nei pressi della goal line. Come ha detto coach Spagnuolo, bisogna lavorare sui dettagli e gli automatismi nell’esecuzione degli schemi. Non posso che essere d’accordo, dato che nel football si improvvisa ben poco.

Primi successi anche per Bengals, Bills, Texans e Raiders

Ochocinco l’aveva promesso: in caso di segnatura al Lambeau Field sarebbe saltato in mezzo ai tifosi gialloverdi. Detto e fatto!!! Complimenti al WR per la bella segnatura, ma anche allo sportivissimo pubblico di Green Bay, che non l’ha respinto. Luci ed ombre per Carson Palmer: tre TD passes ed una meta su corsa, ma anche due intercetti. Ottimo incontro per Cedric Benson: l’irrequieto ex RB dei Bears ha infatti chiuso con 141 yards. Sul fronte Packers, Aaron Rodgers ha brillato meno rispetto all’opener, non riuscendo a portare i suoi al definitivo sorpasso. A sua parziale discolpa va detto che la difesa dei Bengals l’ha messo sotto grande pressione: i dieci sack subiti in due gare sono la prova che l’OL gialloverde è tutt’altro che irresistibile.
Veniamo ai Buffalo Bills: una settimana fa avevano sfiorato la vittoria contro i Patriots, che era loro sfuggita nonostante un’ottima performance. Ma Domenica scorsa è finalmente comparsa la prima W nel tabellino, grazie al successo per 33-20 sui Tampa Bay Buccaneers. Da segnalare il primo TD di Terrell Owens con la nuova maglia, che ha mandato in visibilio il Ralph Wilson Stadium. Eccellente incontro anche per Fred Jackson, che ha stabilito un primato personale con 163 yards su 28 portate. Trent Edwards ha chiuso con 21/30 per 230 yards, due TD passes e un intercetto. Sul fronte Bucs, Leftwich ha sì lanciato tre TD pass, ma anche due intercetti. Uno di essi è stato riportato in meta da Donte Whitner per 76 yards. A riprova del fatto che il reparto ricevitori dei Bucs è tutt’altro che strepitoso, va rilevato che le tre mete su passaggio sono state messe a segno dai TE Winslow Jr. e Stevens e dal RB Williams. La difesa continua a stentare, il che per Tampa Bay è una vera sorpresa in negativo. L’assenza di un uomo d’esperienza come Derrick Brooks si sta facendo sentire, e non poco.
Ed eccoci agli Houston Texans, che hanno conquistato la prima vittoria stagionale, mandando i diretti rivali Titans sullo 0-2. Tra le fila degli ospiti, eccellente prova di Matt Schaub, capace di lanciare ben quattro TD passes e per 357 yards. Grande partita per il WR Andre Johnson, con due TDs e 149 yards all’attivo. Sul fronte Titans, non sono bastate ai padroni di casa le quasi 200 yards e i due TDs su corsa di Chris Johnson: i ragazzi di Fisher non sono stati capaci di capitalizzare il vantaggio di 14-0 alla fine del primo tempo, subendo la rimonta di Houston.
Nell’altra sfida tra dirette rivali di Division, gli Oakland Raiders hanno avuto la meglio sui Kansas City Chiefs. Definire la partita brutta è certamente un blando eufemismo: da sottolineare, nel grigiore generale, la pessima prestazione del QB in Silver & Black, Russell. L’ex prima scelta da LSU ha sbagliato quasi tutto, completando solo sette passaggi su 24 per 109 yards. Il regista ha saputo parzialmente riscattarsi orchestrando un buon drive negli ultimi due minuti, conclusosi con il TD di McFadden a poco più di 60″ dal termine. I Chiefs erano passati a condurre a pochi secondi dal two-minute warning con il TD pass da 29 yards di Matt Cassell, all’esordio in stagione, per Dwayne Bowe. Ma il RB dei Predoni ha rovinato la festa agli ospiti, portando il loro bilancio sul provvisorio 0-2.

Arrivano le conferme: vincono Ravens, Falcons, Broncos, Vikings e Colts

Dopo la vittoria contro i Chiefs, i Baltimore Ravens hanno concesso il bis contro i San Diego Chargers. La partita è stata in bilico fino all’ultimo, con la difesa dei Corvi a mettere il sigillo sul successo finale. In particolare, Ray Lewis ha effettuato uno splendido placcaggio ai danni di Darren Sproles in situazione di 4° e 2 allo scadere. Ma il reparto arretrato non è stato esente da pecche: il QB dei Bolts, Rivers, ha infatti stabilito il primato personale di 436 yards in una sola gara, con due TD pass ed altrettanti intercetti. Il pari ruolo in maglia viola, Joe Flacco, ha chiuso con 190 yards, due TD passes e un intercetto. Sempre tra le fila dei Ravens, molto positiva la prova del RB Willis McGahee, autore di due TDs su corsa. A parziale discolpa dei Chargers, vanno sottolineate alcune assenze pesanti, come quelle di Tomlinson, Hardwick, Vasquez e Williams.
Gli Atlanta Falcons hanno confermato le buone impressioni dell’opener: indossando i vecchi caschi rossi degli anni ’70-’80, hanno piegato i diretti rivali di Division, i Carolina Panthers. Ancora sugli scudi il grande Tony Gonzalez, con 71 yards ed un TD messo a segno. Sempre positiva la prova di Matt Ryan, che si sta rivelando un eccellente regista, dimostrando la bontà della scelta di Atlanta di puntare su di lui lo scorso anno al draft. I Falcons dovranno però fare a meno, per tutta la stagione, del giovane DT Peria Jerry, loro prima scelta nello scorso Aprile: un infortunio al ginocchio l’ha infatti messo fuori combattimento. Sul fronte di Carolina, Delhomme ha combinato qualcosa di meglio rispetto al disastroso esordio di Philadelphia, ma anche stavolta si è fatto “pizzicare” un lancio. Buone prove per Williams (un TD su corsa) e Smith (136 yards ricevute).
Spostiamoci ora a Denver, dove i Broncos hanno inflitto una pesante sconfitta ai loro storici rivali, i Cleveland Browns. Dopo l’esordio non brillante contro Cincinnati, Kyle Orton è stato protagonista di una discreta gara, con 263 yards e un TD pass all’attivo. Tra le fila di Denver, si segnala la buona prova di Buckhalter (76 yards e un TD su corsa), oltre ai quattro sack messi a segno dal DE Dumervil. I Browns proprio non riescono ad ingranare: Quinn è stato autore di una prova opaca (18/31 per 161 yards e un intercetto), peraltro poco o nulla aiutato dal gioco di corse. E anche la difesa ha stentato non poco concedendo, tra l’altro, un paio di big plays a Gaffney e Buckhalter.
Le speranze dei Detroit Lions di portare a casa il primo successo stagionale sono durate solo due quarti; dopo essere passati in vantaggio con un FG di Hanson ed il TD su ricezione di Calvin Johnson, i Leoni si sono fatti rimontare e superare da Favre e compagni. Il regista di Minnesota ha chiuso con 23/27 per 155 yards e 2 TD passes, mentre Adrian Peterson ha sfiorato le 100 yards, siglando un TD su corsa. Ancora negativa la prova di Matthew Stafford, con un TD pass a fronte di due intercetti: il che porta il totale a cinque nelle prime due gare. Urgono correttivi…
Chiudiamo con il Monday Night, che ha visto la vittoria in rimonta degli Indianapolis Colts sui Miami Dolphins. Leggendo le statistiche, ci si meraviglia del fatto che una squadra che ha avuto il possesso del pallone per nemmeno quindici minuti abbia potuto conquistare il successo. Ma bisogna leggere i dati nel giusto contesto: a guidare i Colts c’è Peyton Manning, non un QB qualsiasi. La prima segnatura è arrivata a pochi istanti dall’inizio dell’incontro, con una bomba da 80 yards per uno dei suoi bersagli preferiti, il TE Dallas Clark, sulla quale la secondaria di Miami non è esente da colpe. Dopodichè la partita ha visto l’avanzata dei Dolphins, che si trovavano in vantaggio per 23-20 a 3’50” dal termine. Pochi istanti dopo il suo ingresso in campo, ecco la seconda perla del figlio maggiore di Archie: un TD pass da 48 yards per Pierre Garcon, quello della vittoria. Freddezza, precisione, determinazione: ecco le armi vincenti di Mr. Manning. I Dolphins, apparsi la copia sbiadita della formazione capace di vincere la propria Division solo un anno fa, non possono che recitare il mea culpa: troppi errori, troppe occasioni sciupate. La più emblematica è stato il clamoroso drop del sempre più deludente Ted Ginn Jr., che libero in endzone si è lasciato sfuggire il TD pass della vittoria, nonostante avesse messo entrambe le mani sul pallone. Buona prova di Ronnie Brown, con due TDs su corsa. In leggera ripresa, rispetto all’opener, Chad Pennington: ma se la linea offensiva di Miami non migliora in fretta, la vita del signal-caller dei Dolphins si farà sempre più dura…

Direi che per oggi è tutto: non mi resta che augurarvi un’ottima Week 3!!!