AFC NORTH – Week 3 (Parte II)

PIT @ CIN 20-23

Lo scontro divisionale consumatosi settimana scorsa tra i 6 volte campioni del mondo di Pittsburgh e i Cincinnati Bengals ha restituito alla Afc North una nuova dimensione.
Gli Steelers perdono sul filo di lana il confronto dentro la tana dei ritrovati Bengals per 20-23 e si allontanano così dal riconfermarsi la squadra da battere della division.
Eppure quasi nulla all’inizio della partita aveva suggerito una capitolazione tanto bruciante per i B&G.
M.Tomlin conferma le scelte tattiche pensate con l’inizio di questa nuova season tutte concentrate ad una maggiore consistenza del gioco aereo per una squadra che per tradizione ha sempre, almeno negli ultimi 25/30 anni della sua storia, misurato la sua forza ed affermato la sua ruvidità attraverso un gioco terraiolo di grande consistenza ed efficacia. Così si presenta agli occhi dei tifosi di Cincinnati la nuova matrice offensiva che già in quel di Pittsburgh viene battezzata “The Steel Air”.
In effetti l’incontro vede da subito protagonista l’attacco degli acciaieri che produce il suo primo TD allo scadere del 1° quarto di gioco con una combinazione Roethlisberger-Parker che porta quest’ultimo a ricevere intorno alle 14 avversarie e ad affondare lungo la side line fino in fondo (alla fine chiuderà la sua prova con un buon 25/93). Di contro la difesa di Cincinnati guidata dal fin qui strepitoso A.Odom (defense leader della Nfl con ben 7 sack messi a segno), sembra aver poca voglia di accendere la propria DL e portare grande pressione sul QB B&G che per l’intero primo tempo fa viaggiare l’ovale in lungo e in largo dentro le ampie maglie della più profonda retroguardia bengals (BigBen finirà la sua partita con un 22/31, TD pass, TD run e INT).
I ricevitori di Pittsburgh sembrano in gran forma e prendono l’imprendibile: H.Ward è autore di una partita superba, non tanto per le 82 yards che alla fine riceverà ma per la presenza costante di quel carattere autentico che sa dare alla partita e al quale la squadra affida le palle più complicate ed importanti dell’incontro. Fantastica la prova dell’insospettabile rookie M.Wallace (7 per 102 yards): il ragazzino si prende il posto di 3° WR smontando i sogni di un L.Sweed che pare rannicchiarsi nell’angolo più tetro del fallimento dopo una “droppata” clamorosa all’inizio del 3°quarto in end zone che avrebbe portato gli Steelers su un 20-9 difficilmente rimontabile.
Ma Cincinnati c’è, è in partita, e dopo aver intercettato e riportato in meta l’ovale con J.Joseph, e incassato il TD su corsa millimetrica di Roethlisberger, accende li motore del suo attacco nell’ultimo quarto. Il fin lì incerto C.Palmer comincia ad innescare i suoi ordigni preferiti con importante, decisiva, continuità: C.Ochocinco concretizza 52 yards utili a scuotere la squadra che conduce un lungo drive perfettamente concluso dalle 23 yards corse in end zone da C.Benson (16/76 e TD).
A 5 minuti dalla fine dell’incontro il QB dei Bengals decide di salire in cattedra definitivamente e mette in piedi un drive da sogno partendo dalle sue 32 (finirà l’incontro con un 20 di 37 per 183 yards e TD). Palmer distribuisce con grande qualità fino alle 4 yards dei B&G che mostrano inadeguatezze difensive del tutto scognite, e, a 18 secondi dalla fine, splendidamente custodito dai suoi OL-man, legge bene la traccia di A.Caldwell smarcato dai movimenti di Ochocinco e Coles per la ricezione vincente da 6 punti a cui segue la trasformazione da 2 che imbelletta la vittoria meritata di Cincinnati.

Domani i Bengals (record 2-1) saranno ospiti a Cleveland (record 0-3) per giocarsi l’ulteriore sfida divisionale prevista da week 4. Cercheranno di imporsi ulteriormente come la più accreditata outsider dei Baltimore Ravens (record 3-0) che avranno da affrontare la difficile trasferta di New England.
I Pittsburgh Steelers (record 1-2) sono già chiamati a rispondere correttamente al primo appello ma l’impegno è davvero scomodo giacchè saranno impegnati all’Heinz Field dai San Diego Chargers che per l’occasione rispolverano un motivatissimo L.Tomlinson.

Fonte foto: onemancrimewave.net