NFL Awards 2009: C. Johnson e C.Woodson sono l’Offensive e il Defensive Player of the Year.
Vecchio e nuovo, nuovo e vecchio: non importa in che ordine si decida di porre questi due elementi in termini di necessità sportiva, ma senza questa miscela, questa equilibrata compresenza, non esisterebbe quel livello massimo di “perfezione” agonistica e tattica a cui aspira il football professionistico, a cui ambisce ogni singola franchigia NFL.
Il “Nuovo” si chiama Chris Johnson.
Il 24enne RB dei Tennessee Titans incarna l’audacia e l’intraprendenza tipica dello spirito giovane che vuole affermarsi. Ma l’anima fiammante da sola non basta per proclamare il proprio valore, serve che Madre Natura decida di fornirti i mezzi necessari, di equipaggiarti dei migliori strumenti, per raggiungere lo scopo ultimo: essere il migliore.
Difatti CJ non è un uomo, un ragazzo qualsiasi, è in primis un giocatore NFL, un Runninback, uno che è preparato fisicamente e mentalmente a progettare e realizzare l’impossibile con le sue gambe e le sue mani. E questo ha realmente fatto il “Velociraptor” col #28 blu sul petto: l’impossibile.
Il player più veloce dell’NFL ha quest’anno dato il meglio di se frantumando un mare di record.
Johnson è il primo giocatore Pro a chiudere una stagione regolare NFL con 2.000 yards corse (2.006 per l’esattezza; 5.6 di media per portata) e 500 ricevute (503, non per essere pedanti; 10.1 di media per ricezione) partendo dalla linea di scrimmage: con quelle sue 2.509 yards complessive ha abbattuto così il record detenuto da Marshall Faulk (2.429 yards totali nell’anno 1999, l’ultimo in maglia Rams).
Da week 6 a week 12 il “Titano” fa registrare 6 partite con più di 125 yard prese di corsa eguagliando il record condiviso tra Earl Cambell ed Eric Dickerson.
Il mese di Novembre è quello della scossa, quello che accende i fari sul possibile raggiungimento delle 2000 yards per CJ e, di conseguenza, quello che porta la franchigia di Nashville a guadagnarsi l’insperato record finale di 8-8 dopo aver patito l’inferno delle sei iniziali consecutive sconfitte.
Chris corre forte per tutto l’inverno ma è appunto a Novembre che stabilisce l’ennesimo record: le sue 800 yards mangiate per terra in un mese, spazzano via le 797 di Ricky Williams messe a stats nel 2002 (sempre nel mese “caldo” di Novembre).
In mezzo a queste 800 ci sono 2 dei 3 TD da più di 85 iarde che sanciscono un nuovo primato: il primo esce fuori già alla 2a week dalle 97 meravigliose yards che lasciano basita la difesa dei Texans; in week 8 sono i Jaguars che devono subire la travolgente galoppata da 89 yards che porta 6 punti in casa Titans; l’ultimo arriva contro i Cardinals in week 12 quando Johnson vola in touchdown dopo aver percorso le precise 85 yards che infrangono il prestigioso limite.
Alla fine della stagione regolare i 14 rush-TD più i 2 chiusi su ricezione sembrano davvero il minimo: Chris Johnson, 24enne da Orlando, Florida, entra di gran carriera, ufficialmente, nella storia di questo nostro sport.
Tra l’altro nulla sembra poter arrestare questa corsa al record perché CJ, chiudendo la stagione ’09 con 100 yards corse per ciascuna delle ultime 11 gare, potrebbe almeno provare a raggiungere il primato delle 14 partite consecutive con 100 rushing-yards custodito dal 1997 sotto l’egida cangiante del favoloso Barry Senders.
Nonostante questi numeri strabilianti il #28 bianco-blu non ha ricevuto alcun voto per l’MVP della stagione. L’atto demolitorio sui record sopra ricordati non è bastato; del resto lo stesso Johnson ha definito la questione MVP come “una cosa da quarterback”, e così sarà naturalmente.
Questa strepitosa stagione ha comunque costretto tutti i contendenti per l’Offensive Player of the Year a mettersi in fila dietro il runninback dei Titans cercando di accaparrarsi quantomeno un posto sul podio.
La Associated Press ha assegnato 38 voti e mezzo a CJ. A seguire, distaccati di molto, compaiono tre tra i migliori QB NFL: in 2a posizione Drew Brees dei Saints (9 voti), 3° Payton Manning dei Colts (1 voto e mezzo), e a chiudere Philip Rivers dei Chargers (1 voto).
Passiamo ora al “Vecchio”: Charles Woodson
Il 33enne CB in forza ai Green Bay Packers è una intramontabile, assoluta, certezza; una roccia che il castigo del tempo non sa incidere, nemmeno scalfire.
Quel ragazzino da Michigan draftato al 1° giro (4° assoluto) dagli Oakland Raiders nel 1998, vinse allora il premio di Defensive Rookie of the Year mettendo sù una stagione sontuosa e dopo aver posto in bacheca il più alto tra i trofei che il College Football destina al miglior player della nazione, l’Heismen Trophy(correva l’anno 1997). A 11 anni di distanza, passato nel frattempo a calcare il campo dello storico Lambeau Field, il 6 volte Pro Bowler si riafferma nettamente all’attenzione della Associated Press come uno dei defensiveback più poliedrici e completi nella storia del football moderno.
La sua stagione da DPY è semplicemente incredibile. Il “formaggiaio” #21 ha adeguato le sue caratteristiche al nuovo modulo difensivo disegnato dall’head coach Mike McCarthy e dal DC Dom Capers: il passaggio alla 3-4 D in quel di Green Bay non è stato tanto traumatico come molti (me compreso) prevedevano, e il vecchio saggio Woodson è stato uno degli artefici della nuova positiva “era difensiva” dei Packers i cui prodromi hanno contribuito in maniera determinante all’approdo della franchigia alla wild card poi persa ad appannaggio degli Arizona Cardinals (45-51 il risultato finale di uno scontro rocambolesco).
Woodson per tutta regular appare un demone che non concede ingresso al naos celante le 10 yards più “sacre” del football: combina 74 tackle ( 66 solo, 8 assist), mette a segno 2 sack, 4 fumble forzati, 18 PD e soprattutto 9 intercetti risaliti complessivamente per 179 yards (19.9 di media) che lo porteranno per tre volte a violare, lui sì, il sacrario avversario.
Insomma, il classico giocatore che non vuoi trovarti sul profondo quando devi giocare un pass play.
Il defensiveback dei Packers ha ricevuto dalla Associated Press 28 voti dei 50 complessivi istituiti ufficialmente. Questi sono bastati a Charles per scavalcare il nome e i numeri di Darrelle Davis, CB dei Jets, che si posiziona secondo assoluto con 14 preferenze.
Dietro di loro, con 3 voti ciascuno, troviamo Elvis Dumervil, OLB del Broncos, e Darren Sharper, S dei Saints. Il fanalino di coda è Jared Allen(ce ne vuole a definirlo così…), DE dei Vikings, che ha ottenuto soltanto 2 voti.
Woodson è così il secondo giocatore di Green Bay ad aggiudicarsi il Defensive Player of the Year nei 36 anni di storia del premio; il primo era stato l’immenso, ineguagliabile, Reggie White nel 1998.
Fonte articolo: Espn.com – Wikipedia.com/ Fonte foto: boards.ign.com