Breaking news: è morto Gaines Adams
Nella Domenica dei Divisional Playoffs, la NFL è scossa dalla notizia dell’improvvisa e prematura scomparsa, in South Carolina, del DE dei Chicago Bears Gaines Adams: il decesso, per arresto cardiaco, risale a questa mattina, e sarebbe stato provocato da un cuore allargato, secondo il coroner della contea di Greenwood, Jim Coursey.
Coursey ha dichiarato ad NFL Network che il 26enne Adams aveva dei “problemi di salute”, che avevano spinto la fidanzata a chiamare un’ambulanza. Adams è giunto al Self Regional Hospital di Greenwood poco dopo le 8 del mattino, venendo dichiarato morto alle 8:21 nel reparto di pronto soccorso.
Un’autopsia, eseguita in giornata, ha mostrato che Adams aveva un cuore allargato, condizione che, secondo il vice capo coroner della contea di Greenwood, Marcia Kelley-Clark, può spesso portare ad un attacco cardiaco. Ma i parenti di Adams non ne sapevano nulla.
“Nessuno era a conoscenza di alcuna patologia“, ha aggiunto la Kelley-Clark.
Sono attualmente in corso anche dei test tossicologici da parte delle competenti autorità statali, anche se la droga non sembra essere all’origine della morte dell’atleta. Tuttavia, i risultati di quelle analisi non saranno disponibili per “alcuni mesi“, ha precisato Coursey.
Adams aveva fatto il suo esordio tra i pro con i Tampa Bay Buccaneers, che ne avevano fatto la loro prima scelta (quarta assoluta) nel 2007, cedendolo poi ai Bears lo scorso 16 Ottobre per una seconda scelta al draft 2010. Adams, chiamato a far rivivere quella che un tempo era stata la temutissima pass rush dei Bucs, aveva però reso meno di quanto ci si attendesse da lui, avendo totalizzato solo 13.5 sacks in 37 gare con la formazione della Florida.
Adams non era riuscito a rispettare la tabella di marcia stabilita dall’HC dei Bucs Raheem Morris, il quale aveva dichiarato all’inizio del training camp che l’ex prima scelta sarebbe stato considerato un “bidone” nel caso non avesse messo a segno almeno dieci sacks.
Adams aveva dichiarato, durante il camp, di voler accettare la sfida lanciatagli dall’allenatore, il quale l’aveva peraltro richiamato dopo un inizio di stagione caratterizzato da prestazioni deludenti nelle prime tre gare in calendario.
“Nel football, è quello di cui hai bisogno“, aveva detto l’atleta all’inizio di Agosto. “I giocatori tendono a stare nel proprio elemento ed a fare quello che vogliono. A volte hanno bisogno di essere richiamati. Lui è l’allenatore. Qualunque cosa dica, va bene. La prendo come una sfida. Venire selezionato con la quarta scelta assoluta, è una responsabilità verso questa gente. E’ il mio terzo anno. Ovviamente, è venuto per me il momento di crescere“.
Stamani, i Bucs hanno rilasciato una dichiarazione di Morris, il quale ha detto: “A noi tutti mancherà Gaines, specialmente ai suoi compagni nello spogliatoio. Era un uomo squadra, ed un’influenza positiva su tutti coloro che incontrava. Le mie preghiere sono rivolte alla sua famiglia“.
“Ancora non voglio credere che sia vero“, ha dichiarato il DT dei Bucs Chris Hovan. “Sono profondamente rattristato, abbiamo perso una persona che consideravo un amico per la vita. Quando sono arrivato a Tampa, ho preso Gaines sotto la mia ala; lo consideravo il mio fratellino, ed è così che lo ricorderò sempre. E’ tutto così irreale, ancora non me ne capacito“.
Adams aveva giocato solo pochi scampoli di gara in dieci partite con la maglia dei Bears, totalizzando cinque placcaggi.
“Pensiamo che sia un giocatore di qualità, e se riusciremo ad inserirlo nel nostro sistema di gioco con i nostri allenatori, siamo fiduciosi che tutto possa funzionare“, aveva detto il GM dei Bears, Jerry Angelo, dopo l’acquisizione di Adams.
Oggi, il LB dei Bears, Brian Urlacher, ha dichiarato al Chicago Tribune che la notizia della scomparsa di Adams era “pazzesca“. “Non lo conoscevo molto bene, perchè era arrivato a metà stagione“, ha detto Urlacher. “Ma lo conoscevo. Lo vedevo ancora ogni giorno venendo al lavoro. E’ davvero assurdo. Mi è capitato di perdere un compagno di college. Non sai come comportarti. E’ davvero triste. E’ una bruttissima cosa“.
Adams era stato All-American alla Clemson University, ed era noto tra i tifosi dei Tigers per aver stoppato un tentativo di FG di Wake Forest durante una gara nel 2006, riportandolo in meta.
Adams era stato l’Atlantic Coast Conference Defensive Player of the Year nel 2006.
Tommy Bowden, allenatore di Adams a Clemson, ha detto di non riuscire a credere che il suo ex giocatore se n’era andato.
“Non riesco a credere che si tratti di Gaines. Ricorderò sempre il suo sorriso e la sua pazienza“.
Fonte: nfl.com / Fonte foto: everyjoe.com
Ma io dico…sto ragazzo aveva il “cuore allargato”, ma gli esami, tutti i test medici, non dovrebbero per PRIMA COSA certificare lo stato di salute dell’organo più importante del corpo!!!!…cose dell’altro mondo…
Vergognoso, tutto il personale medico che lo ha esaminato dal college alla NFL dovrebbe essere radiato. E’ la prima cosa che si nota nelle visite agonistiche di alto livello, probabilmente le sue capacità sul campo hanno convinto qualche medico senza scrupoli a chiudere un occhio sulla malformazione
Incredibile… Capisco fosse stato un infarto improvviso ma una malformazione cm può nn essere mai stata notata? poi in uno sport che fa delle prestazioni fisiche un punto fondamentale…….