In programmazione su ESPN America la serie 30/30
(Nella foto: Jeremy Shockey con il regista di “The U”, Billy Corben)
Per celebrare il 30° compleanno di ESPN, ESPN Films presenta “30 per 30”, una straordinaria serie di 30 film-documentari prodotti da altrettanti affermati registi che raccontano in modo innovativo e toccante 30 storie di sport degli ultimi 30 anni. L’intera serie sarà trasmessa in esclusiva su ESPN America (canale 214 di Sky) a partire da martedì 16 febbraio alle ore 20.00.
I 30 film sono stati realizzati da 30 registi di fama mondiale. Tra questi, Barry Levinson (Oscar per Rain Man), Ron Shelton (Bull Durham), John Singleton (Boyz n the Hood), Peter Berg (Friday Night Lights), Frank Marshall (Congo), Ice Cube, i documentaristi Albert Maysles, Barbara Koppel e molti altri ancora.
I primi sette film trasmessi a febbraio su ESPN America comprendono Kings Ransom, nel quale Berg ricostruisce gli eventi che portarono al passaggio di Wayne Gretzky dagli Edmonton Oilers ai Los Angeles Kings sconvolgendo il mondo dell’NHL; The Band that Wouldn’t Die, inchiesta di Levinson sul trasferimento dei Colts da Baltimora a Indianapolis, raccontata dal punto di vista della loro banda musicale; Muhammad and Larry, toccante ritratto in cui Albert Maysles e Bradley Kaplan descrivono la fine di un’era, nella quale un Muhammad Ali, ormai al crepuscolo, si prepara a combattere per la quarta volta (cosa mai successa in precedenza) per il titolo mondiale dei pesi massimi contro Larry Holmes, suo ex sparring partner; e The Legend of Jimmy the Greek, uno sguardo al mondo delle scommesse sportive che si concentra sull’ascesa e la caduta di Jimmy the Greek, celebre conduttore sportivo famoso per i suoi pronostici. Gli altri tre film in programma a febbraio si soffermano poi sulla fine della USFL American football league (Small Potatoes – Who killed the USFL?), sul programma del college football dell’Università di Miami alla fine degli Anni 80 e all’inizio degli Anni 90 (The U) e sulla tragica morte del giocatore dell’NBA Len Bias (Without Bias).
Gli altri 23 film saranno trasmessi in prima TV su ESPN America a partire dal prossimo aprile. Tutti i film documentari saranno poi riproposti su ESPN Classic (canale 216 di Sky) dal prossimo ottobre.
Ecco alcune recensioni sulla Serie “30 per 30”.
“I migliori film sullo sport di solito sono quelli che raccontano una sconfitta, anche quando parlano di vincitori. I primi documentari della serie “30 per 30” – che descrivono i tre decenni di vita di ESPN – sono allo stesso tempo divertenti e amari. Tra questi, la partenza di Wayne Gretzky dal Canada, il volo di mezzanotte dei Colts da Baltimora (davvero toccante il film di Barry Levinson intitolato “The Band That Wouldn’t Die”) e la morte della United States Football League” – Mike Hale, New York Times
“Sono rimasto davvero conquistato da questa serie che minaccia di tenermi incollato al televisore fino ad aprile…potrebbe essere uno dei progetti più ambiziosi nella storia della TV” – Larry Dobrow, Advertising Age
“30 ragioni per amare lo sport” – Joanna Weiss, Boston Globe
Ecco i primi 10 minuti di “The U”, in programma il 24 febbraio alle 20.00
I riassunti dei primi 7 film-documentari trasmessi da ESPN America:
16 febbraio alle ore 20.00
Kings Ransom diretto da Peter Berg
Il 9 agosto del 1988 la NHL fu completamente sconvolta da una semplice firma. Gli Edmonton Oilers, reduci dalla vittoria della quarta Stanley Cup in cinque anni, raggiunsero l’accordo per il passaggio di Wayne Gretzky, un vero idolo nazionale in Canada e il più forte giocatore di tutti i tempi, ai Los Angeles Kings. Un affare da 15 milioni di dollari che coinvolgeva, oltre a Gretzky, altri giocatori. E così mentre i tifosi degli Oilers non riuscivano a farsene una ragione, quelli di Los Angeles presero letteralmente d’assalto il botteghino dei Kings per aggiudicarsi i biglietti per la stagione successiva. Peter Berg, acclamato regista del film “Friday Night Lights”, racconta il retroscena del trasferimento che sconvolse un’intera Nazione e mise la città delle stelle ai piedi di un ragazzo di 27 anni, conosciuto come “The Great One”.
17 febbraio alle ore 20.00
The Band That Wouldn’t Die diretto da Barry Levinson
Alla fine di marzo del 1984 una società di traslochi trasferì segretamente tutto i beni dei Colts da Baltimora a Indianapolis, gettando letteralmente nel panico una città di accaniti tifosi. Cosa indusse Robert Irsay a voltare le spalle a Baltimora, città da sempre strettamente legata alla sua squadra di football come nessuna altra nell’intera NFL? Barry Levinson, vincitore dell’Oscar per “Rain Main” e regista de “Il Migliore”, lui stesso tifoso dei Baltimore Colts, mostra i cambiamenti nel rapporto tra sport e tifosi. Attraverso gli occhi dei membri della banda musicale dei Colts, Levinson racconta come la tifoseria affronti la perdita della propria squadra del cuore.
18 febbraio alle ore 20.00
Small Potatoes: Who Killed the USFL? diretto da Mike Tollin
Nel 1983 la neonata United States Football League (USFL) provò a sfidare l’NFL. La nuova lega fece
l’impossibile per guadagnare visibilità giocando le partite in primavera e sottraendo per tre anni di seguito
all’NFL i vincitori dell’Heisman Trophy, il prestigioso riconoscimento assegnato al miglior giocatore del campionato NCAA di football. Mediamente, le partite delle 12 squadre della USFL attiravano negli stadi 25.000 tifosi, e inizialmente ottennero un discreto indice d’ascolto in tv. Con il successo, però, arrivarono nuovi proprietari, tra cui Donald Trump. Le sue idee sulla gestione del campionato si scontrarono con quelle dei fondatori. La USFL fu così spinta a intraprendere una disperata azione legale anti-trust contro la NFL, che si concluse con un amaro verdetto che di fatto portò alla chiusura della lega. Adesso, quasi un quarto di secolo dopo, il regista Mike Tollin (affermato produttore televisivo di serie come «Smallville» e «One Tree Hill»), che lavorò per la USFL, mostra nel film come come quei tre anni lasciarono il segno nella storia del football. Inoltre, prova a rispondere alla domanda “Chi ha ucciso la USFL?”
19 febbraio alle ore 20.00
Muhammad and Larry diretto da Albert Maysles e Bradley Kaplan
Nell’ottobre del 1980, Muhammad Ali si stava preparando a combattere per la quarta volta (cosa mai successa in precedenza) per il titolo mondiale dei pesi massimi contro Larry Holmes, suo ex sparring partner nonchè amico. Definire “al tramonto” la carriera di Ali in quel momento sarebbe un eufemismo: molti dei suoi tifosi e amici, infatti, considerarono una follia quella sfida. Che cosa doveva ancora dimostrare? Nelle settimane di allenamento precedenti al match, i documentaristi Albert e David Maysles seguirono da vicino Ali mentre cercava di convincere il mondo, e forse anche se stesso, di essere ancora “The Greatest”. Allo stesso tempo, misero in luce la personalità di Holmes, campione all’epoca sottovalutato, mentre si preparava a mettere fine alla carriera di un uomo nei cui confronti provava un sincero affetto. Per una serie di circostanze avverse, il materiale girato dai fratelli Maysles non fu mai proiettato nelle sale né trasmesso in tv. Trent’anni dopo, la potenza di quelle immagini, testimonianza della fine di un’era, è più che mai evidente.
22 febbraio alle ore 20.00
Without Bias diretto da Kirk Fraser
Sono passati più di vent’anni dalla morte di Len Bias, stroncato da un’overdose di cocaina. La sua vicenda, però, lascia ancora aperti molti interrogativi. Deceduto due giorni dopo il draft NBA del 1986, la morte di Bias cambiò per sempre la percezione dell’uso casuale di stupefacenti, diventando così il simbolo del fenomeno droga che sconvolse l’America a metà degli Anni 80. Ancora oggi, le politiche che puniscono pesantemente il consumo e lo spaccio di droga risentono del clamore suscitato dalla morte di Bias. Invece di passare alla storia come una star dell’NBA, divenne un deterrente che fece capire a tutti quanto pericoloso fosse il consumo di droga. Sulla sua morte rimangono molti dubbi. Era un consumatore occasionale di cocaina, come ci è stato fatto credere, o forse aveva già fatto uso di droghe in passato? Il regista Kirk Fraser cerca di ricostruire che cosa accadde quella notte intervistando i suoi compagni di squadra, gli amici e la famiglia.
23 febbraio alle ore 20.00
The Legend of Jimmy The Greek diretto da Fritz Mitchell
Nei primi Anni 80, «The NFL Today», in onda sul network Cbs, era uno dei più autorevoli programmi sportivi, capace di unire perfettamente informazione, analisi, pronostici, humor e ospiti. Tra i conduttori, il più amato dal pubblico era Jimmy Snyder, soprannominato «The Greek» per le sue origini greche. Nato in Ohio nel 1918, si trasferì a Las Vegas nel 1956 dopo aver superato un’infanzia costellata da tragedie. Divenne il re dei pronostici sportivi, una vera leggenda nel mondo delle scommesse. Quando la CBS lo introdusse nel cast di «The NFL Today», Jimmy divenne una sorta di eroe nazionale, conquistando un consenso mai avuto prima da uno scommettitore. Il regista Fritz Mitchell, che ha iniziato la sua carriera dietro le quinte di «The NFL Today», mostra l’impatto che Snyder ebbe sulla crescita delle scommesse sportive, gettando uno sguardo anche sul tragico epilogo della sua carriera.
24 febbraio alle ore 20.00
The U diretto da Billy Corben
Negli Anni 80, Miami era al centro del cambiamento culturale e razziale che stava attaversando gli Stati Uniti. Sconvolta da disordini e tensioni, Miami era una città in mutamento, e la squadra di football dell’Università era un microscosmo che viveva questa evoluzione. L’immagine di una Università frequentata prevalentemente da bianchi cambiò per sempre quando il coach Howard Schnellenberger selezionò molti giocatori di colore, residenti nei ghetti più pericolosi della Florida. Con un nuovo atteggiamento di sfida, ispirato dalla cultura hip-hop di Miami, i Canes vinsero quattro titoli nazionali tra l’83 e il ’91. Il regista Billy Corben, nato a Miami ed ex allievo dell’Università, racconta la storia di questi «Bad Boys» del football.
Gli altri 23 film saranno trasmessi in prima TV su ESPN America (canale 214 di Sky) a partire dal prossimo aprile:
The Gurus of Go (Bill Couturié) – Il College Basketball a metà degli Anni 80
Winning Time : Reggie Miller vs. The New York Knicks (Dan Klores) – Reggie Miller vs New York Knicks
No Crossover: The Trial of Allen Iverson (Steve James) – La conseguenza di una rissa in un High School
Charismatic (Steve Michaels, Joel Surnow e Jonathan Koch) – Alla ricerca dell’Equestrian Triple Crown del 1999
The 16th Man (Cliff Bestall Lori McCreary and Morgan Freeman) – La Coppa del Mondo di rugby del 1995
The Two Escobars (Jeff Zimbalist) – La Coppa del Mondo di calcio del 1994, la Colombia
June 17, 1994 (Brett Morgen) – L’ultimo US Open di Arnold Palmer, OJ Simpson & NY Rangers
Birth of Big Air (Diretto da: Jeff Tremaine, Producers: Johnny Knoxville, Spike Jonze) – La vita della leggenda della BMX Matt Hoffman
Silly Little Game (Adam Kurland e Lucas Jansen) – La crescita degli sport di fantasia
Steve Bartman – Catching Hell (Alex Gibney) – Gara 6 della NLCS 2003
One Night in Vegas (Reggie Rock Bythewood) – Tyson & Tupac, il combattimento del 7 settembre del 1996 all’MGM Grand
Marion Jones: Press Pause (John Singleton) – Alti e bassi di Marion Jones
Straight Outta L.A. (Ice Cube) – I Raiders si trasferiscono da Oakland a Los Angeles
The House That George Built (Barbara Kopple) – Uno sguardo dietro le quinte sui New York Yankees
Right To Play (Frank Marshall) – Il potere dello sport nell’aiutare l’infanzia
Jordan Rides the Bus (Ron Shelton) – La leggenda dell’NBA Michael Jordan si dà al baseball
The Best that Never Was (Jonathan Hock) – Marcus Dupree, giocatore di football Americano dell’High School
Into the Wind (Steve Nash) – Maratona attraverso il Canada, lotta contro il cancro
Run Ricky Run (Sean Pamphilon) – Il percorso di Ricky Williams, NCAA/NFL star, verso il professionismo
Bellissimo!!!…
…peccato solo che il mio inglese rasenta la pateticità…
cavolo…beati voi che ve li potete gustare.
Li guarderò lo stesso comunque!!!