Tomlinson non suonerà più la “carica” per i Bolts

Eravamo tutti in attesa di vedere, di capire, come e quando il superbo RB dei San Diego Chargers, LaDanian Tomlinson, sarebbe stato messo alla porta da quel team che nell’ormai lontano 2001 scelse di puntare sul favoloso ragazzino da TCU draftandolo al 5° assoluto.
Ieri, con la resa pubblica del taglio comunicata dal sito ufficiale dei Bolts, si è intravisto fioco l’ultimo lampo, quell’ultima bassa scarica, con la quale il #21 lascia tutta la sua gente; la stessa che ha vissuto con lui la storia moderna dei Chargers, la stessa che con lui è stata partecipe dell’era contemporanea del gioco del football.

Da quel draft 2001 sono trascorsi nove anni: nove lunge stagioni che hanno forgiato quel ragazzo già speciale in un incandescente Sole che mai eclisse è stata capace anche solo parzialmente di oscurare.
Quel fulgore abbagliante lo portava ridotto in simbolo sul casco e sulle spalle; LT è stato per tutta la gente di San Diego, e non solo, l’uomo che quell’effige la glorificava in maniera completa e massimale.

Non più ormai.

“Ho vissuto qui tanti anni, ma sapevo che stava per arrivare il momento in cui avrei dovuto lasciare i miei compagni, la squadra, la città”, ha riferito Tomlinson a SI.com.

Il 30enne LT, dopo aver strappato applausi con le sue stratosferiche 12.490 yards afferrate on the ground (8° ammasso di yards corse di tutti i tempi) in 2.880 tentativi (4.3 è la media per portata), dopo aver fatto tremare gli spalti con i suoi 138 TD chiusi di corsa (2° in rank di tutti i tempi), dopo aver infiammato gli occhi con le sue 3.955 yards guadagnate su ricezione e infiocchettate da 15 TD (153 totali in all-purpose quindi: 3° di ogni tempo), dice addio e saluta.

Di certo sembra però aver chiaro ciò che vuole ancora prendersi dalla sua carriera.
Nonostante i numeri messi assieme a stento nella stagione appena conclusasi palesino un deficit pesante rispetto agli standard fantascientifici a cui ci aveva abituato (223 portate per 730 yards guadagnate per terra: per la prima volta in carriera scende sotto il tetto delle 1.000 yards con una scadente media di 3.3 per portata), LaDanian è prontissimo per la nuova sfida, quella più importante, quella che nel suo immaginario lo porti a trionfare ad un Super Bowl, e non importa con che maglia acciuffi quell’agognato, quanto meritato, Lombardi: “Ora che è tutto ufficiale posso solo guardare al mio prossimo passo da professionista, quello che mi porterà a giocare da un’altra parte” – dice il 5 volte Pro Bowler sempre a SI.com– “la cosa più importante per me adesso è provare a vincere un campionato, questo è il mio obbiettivo numero uno; il prossimo team per il quale giocherò dovrà essere in grado di lottare per questo, e il mio agente sta già lavorando in questo senso, per trovare cioè opzioni che mi aiutino a raggiungere quel trionfo massimo che mi manca”.

Se LT sembra lanciare tra le righe frecciate dirette al suo ormai vecchio team, dall’altra, il Presidente dei Chargers, Dean Spanos, riferisce alla Associated Press che la decisione di tagliare il suo RB è stata forse la più sofferta dei suoi 26 anni di business nel football, e aggiunge: “Io non sono vicino a molti giocatori, ma c’è un gruppetto con il quale mi sono trovato più volte a confrontarmi, un pugno di ragazzi che sento davvero vicini, e LaDanian è uno di questi”, prosegue Spanos, “è stato quindi difficilissimo per me parlare con lui di tutto questo, della scelta che avevamo preso, ma io ho rispetto per lui e ho preferito parlare chiaro e subito”.

Dichiarazioni importanti arrivano anche dall’area manager.
AJ Smith ha definito la giornata di ieri “un giorno triste per tutta l’organizzazione”, e continua: “adesso tocca a noi lavorare affinché, trascorsa questa brutta giornata, si ritrovi una buona serenità che ci aiuti a programmare il futuro prossimo nel modo migliore”.

Lo speriamo tutti ovviamente. Lo sperano fortemente tutti i fans dei Bolts che perdono una storica realtà ma guadagnano un sogno colmo di speranza, ancora impalpabile, ma di certo nuovo…ed è già molto.

Fonte articolo:Espn.com/ Fonte foto:souvenircitysportblog.com

Questo breve scritto è dedicato al mio amico Angelo.