L.T. accusato di stupro.
Dopo aver regalato 13 stagioni di football straordinario, e molti anni di dipendenza dalla droga che ne hanno offuscato il mito, Lawrence Taylor ha chiuso nella maniera peggiore una parabola umana a dir poco indegna. L’Hall of Famer è stato arrestato ieri a New York ed accusato di stupro su una ragazza di 16 anni, insieme a lui è stato arrestato tale Rasheed Davis, presunto protettore della prostituta minorenne.
Nel marzo di quest’anno era stata denunciata dalla famiglia la scomparsa della ragazza, evidentemente in seguito finita tra le grinfie del poco raccomandabile Davis. Non è chiaro se la ragazza fosse stata costretta a prostituirsi già prima dell’incontro con Taylor, di certo la fedina penale del suo presunto protettore denuncia una condanna a 25 anni di galera per omicidio preterintenzionale. Davis era fuori sulla parola dal marzo 2008.
I dettagli della vicenda oltrepassano qualsiasi soglia di squallore. La ricostruzione della polizia dice che la ragazza è stata costretta, in seguito ad un pestaggio da parte di Davis, a seguirlo all’albergo della periferia di New York dove Taylor soggiornava e, una volta rifiutatasi di nuovo di avere rapporti sessuali con l’ex campione, stuprata. Pare inoltre che l’Hall of Famer abbia versato 300 dollari in contanti a Davis per la prestazione della giovane.
Taylor, dopo il suo ritiro dalla vita agonistica, ha avuto molteplici problemi con la giustizia, dal possesso di svariate droghe anche pesanti nel 96, 97 e 2001, all’evasione fiscale del 2000.
Posto che solo l’eventuale processo chiarirà la vicenda e verificherà se si sia trattato realmente di stupro, resta la tristezza di vedere una leggenda vivente tramutarsi in un 50 enne ex drogato che paga un malvivente conclamato per fare sesso con una minorenne.
L’ennesimo esempio che le doti atletiche e agonistiche non necessariamente si accompagnano a quelle mentali.