Big East preview

Passata indenne durante la follia estiva chiamata espansione, una follia che ha già portato ad un forte ridimensionamento della conference in passato, la Big East riparte una nuova stagione decisa ancora una volta a dimostrare di non essere la sorella minore delle conference BCS. Il successo di dello scorso anno di Cincinnati, arrivata ai Bowl imbattuta e a un passo dalla partecipazione al Bowl più importante, è già un buon biglietto da visita. Quest’anno i Bearcats, privi di Brian Kelly ora al comando di Notre Dame, non sembrano a destinati a ripetersi. I favoriti quest’anno potrebbero essere i Pittsburgh Panthers, arrivati ad un passo lo scorso anno dall’infliggere la prima sconfitta a Cincinnati e conquistare il titolo di conference. Anche West Virginia ha gli argomenti per reclamare il titolo: quest’anno la corsa alla Big Ten potrebbe passare dalla ‘Backyard Brawl’. Connecticut potrebbe essere la squadra sorpresa, mentre per South Florida questo sembra essere un anno di transizione. Rutgers è decisa a rimanere ai quei livelli che storicamente non era mai stata abituata a raggiungere, Syracuse e Louisville non sembrano per quest’anno possedere il talento necessario al raggiungimento di un Bowl e dovranno lottare fra loro per evitare di diventare il fanalino di coda della conference.

Pitsburgh Panthers

In 6 anni a Pittsburgh, Dave Wannstedt ha lavorato molto bene in fase di reclutamento, raccogliendo ottimi elementi dalle high school e destinati a diventare stelle nella NFL. I risultati però sono sempre stati inferiori alle aspettative. Per l’ex allenatore di Chicago Bears e Miami Dolphins è giunto il momento di raccogliere quanto di buono è stato seminato. Ogni cosa sembra essere al posto giusto.
L’attacco può vantare playmaker del calibro del RB sophomore Dion Lewis, che ha conquistato 1799 yards su corsa da freshman, e il WR junior Jon Baldwin, 1111 yards su ricezione per lui lo scorso anno. Ci sarà spazio anche per il backup RB Ray Graham, anch’esso sophomore, che l’anno scorso ha avuto modo di percorrere 349 yards nei momenti in cui Lewis è stato chiamato a prendere fiato. Baldwin è la star a WR, ma altri 2 sophomore, Mike Shanahan e il piccolo Cameron Saddler, dovranno alleviare Baldwin dalle doppie coperture. La linea offensiva ha talento, soprattutto a T con Jason Pinkston e Lucas Nix, i quali hanno un futuro NFL scritto davanti a loro. Il TE Mike Cruz, verrà impiegato soprattutto come bloccatore aggiunto. L’unica incognita è rappresentata dal giovane QB sophomore Tino Sunseri, che deve dimostrare sul campo quella leadership e quella tecnica che sulla carta sembra possedere.
Malgrado qualche dipartita, I Panthers sono ancora in grado di schierare una difesa con elementi di tutto rispetto. Greg Romeus e Jabaal Sherd formano una delle coppie di DE più pericolose dell’intero college football. I DT junior Myles Caragein e Chas Alexcih permettono solidità contro le corse. Il reparto LB è pieno di giocatori atletici e talentuosi, ha cominciare dal MLB Sophomore Dan Mason. Gli OLB Max Gruder e Greg Williams non gli sono da meno. Il leader inconstrastato della secondaria è la SS Dom DiCicco che dovrà fare da balia ai 2 nuovi CB titolari, Antwuan Reed e Saheed Imoru e alla FS sophomore Jared Holley.
Dan Hutchins avrà il doppio compito di PK e P, ma è molto probabile che il Sophomore Kevin Harper, che ha più gamba di Hutchins, diventi presto il Kicker titolare.

West Virginia Mountaneers

West Virginia presenta una situazione molto simile a quella di Pittsburgh: talento in attacco e difesa con l’unica incognita rappresentata dal QB. L’incognita in questione ha il nome di Geno Smith, un sophomore dal grande braccio ma dalla relativa esperienza. Per sua fortuna e del coach Bill Stewart, il RB Noel Devine bazzica ancora dalle parti di Morgantown. L’esplosivo RB è pronto per migliorare il numero di 1465 yards e 13 TD accumulati nella scorsa stagione. A WR rimane il talento del piccolo ma dinamico Jock Sanders, che sarà schierato insieme a Bradley Starks e Tavon Austin nel lineup iniziale. Tyler Urban sarà il TE. Ritornati sono 4 titolari su 5 di una linea che si è dimostrata efficace per le corse di Devine, soprattutto il lato comprendente il LT Don Barclay e la LG Josh Jenkins.
La linea di difesa è molto solida con il NT Chris Neild ad occuparsi delle corse e il DE Julian Miller ha provvedere ai sacks. Nell’ultimo ruolo della 3-3-5 guidata dal DC Jeff Caastell, il talentuoso ma discontinuo Scooter Berry. La star a LB e dell’intera difesa, è il WLB senior J.T. Thomas che guiderà i compagni di reparto Anthony Leonard e Pat Lazear. L’ex WR Brandon Hogan sarà nuovamente il miglior CB dei Mountaneers e sarà nuovamente affiancato da Keith Tandy. La FS sarà Robert Sand mentre alle posizione dette Bandit e Spur ci saranno rispettivamente Terence Garvin e Antwain Smith.
Tyler Bitancourt è una sicurezza a PK mentre a P la situazione non ancora ben delineata. Sanders e Hogan i più probabili candidati a portare la palla sui ritorni.

Cincinnati Bearcats

Dopo 2 formidabili stagioni, culminate con altrettanti titoli di division, Brian Kelly se ne andato a cercare di rivitalizzare un programma del calibro di Notre Dame. A sostituirlo Butch Jones, già successore di Kelly a Central Michigan. Compito e desiderio di Jones è quello di far continuare la favola a Cincinnati, una università non abituata a sostare nei piani alti del college football. Malgrado non sono più a roster giocatori del calibro di Tony Pike e Mardy Gyliard, c’è ottimismo considerando che il QB Zach Collaros ha già dimostrato, quando Pike è stato costretto a bordo campo per infortunio, di poter guidare adeguatamente quella spread lanciata da Kelly a Cincinnati e che Jones continuerà a utilizzare. Il WR Armon Binns è un’altra buon motivo per rimane ottimisti sul destino dei Bearcats insieme al talentuoso junior D.J. Woods e al nuovo venuto Vidal Hazelton, proveniente da USC. Da non dimenticare il TE Ben Guidugli, che lo scorso anno ha dimostrato di saper ricevere abilmente quando chiamato in causa. A RB il rapido junior Isaiah Pead è aspettato a d una stagione oltre 1000 yard malgrado la natura pass-oriented della spread. La linea avrà da sostituire entrambi i T e il C ma le 2 Guardie Alex Hoffman e Jason Kelce garantiscono qualità.
Ci saranno cambiamenti in difesa, a cominciare dall’allineamento che tornerà ad essere una 4-3. il DT Derek Wolfe sarà l’unico di ritorno in una linea che comprenderà John Hughes nel mezzo e Brandon Mills e Dan Giordano a DE. I solidi Walter Stewart e JK Shaffer a OLB danno il benvenuto al MLB Dorian Davis, un transfer da Tennessee. La secondaria è stata molto opportunistica l’anno scorso raccogliendo ben 16 palloni, ma ha concesso anche troppi giochi agli avversari. Ritornano dalla scorsa stagione la SS sophomore Drew Frey e il CB junior Dominique Battle. I nuovi titolari sono la FS Wesley Richardson e il CB Rueben Johnson.
Woods dovrebbe provvedere un più che decente quantitativo di yards su ritorno ma il K Jake Rogers dovrà fare molto meglio di quanto fatto lo scorso anno.

Connecticut Huskies

Le aspettative a Connectictut non sono mai state così alte. La squadra guidata da Randy Edsall è considerata da molti come la possibile sorpresa per la vittoria finale della Big East, un apprezzamento che gli Huskies non sono abituati a ricevere, considerando che sono in FBS solo da 10 anni. Dopo 3 stagioni con almeno 8 vittorie, UConn è pronta a fare il grande passo. Tutto passa dalle mani del QB Zach Frazer che ha fatto intravvedere segni di miglioramento nella seconda parte della scorsa stagione. Quest’anno però dovrà lanciare a WR relativamente inesperti quali sono Isiah Moore, Kashif Moore e Michael Smith. Probabilmente sarà ampliato l’utilizzo del TE sophomore Ryan Griffin. L’anno scorso il RB Jordan Todman aveva conquistato più di 1000 yards con 14 TD pur dividendo le portate con Andre Dixon. Senza Dixon, che ha terminato il suo periodo di eleggibilità, Todman dovrebbe facilmente migliorare le sue statistiche a meno qualche altro portatore di palla possa emergere. La linea con la RG Zach Hurd e il C Moe Petrus e solida ed esperta ma è necessario che il giovane sophomore Adam Masters cresca in fretta nel ruolo delicato di LT.
Il cuore della difesa di UConn è il corpo LB che vanta giocatori del calibro di Lawrence Wilson e Scott Lutrus. Greg Lloyd, figlio di un grande LB dei Pittsburgh Steelers negli anni ’90, è il favorito a MLB sempre che non venga spostato a DE per dare una scossa alla pass rush. La linea è forte e compatto, soprattutto nel mezzo con Twyon Martin e Kendall Reyes. I DE Jesse Joseph e Marcus Campbell dovranno provvedere ai sacks ora che Lindsey Witten, 11,5 sack lo scorso anno, non è più a roster. La secondaria è stata un punto debole nel 2009 e quest’anno sarà formata da giovani e ancora acerbi sophomore come Blidi Wreh-Wilson, Dwayne Gratz e la S Jerome Junior. Il veterano sarà l’altra S Kijuan Dabney.
Ci sarà una novità a P con Chad Christen ma a PK ci sarà ancora Dave Teggart che dovrà riscattarsi dopo una inconsistente stagione.

Rutgers Scarlet Knights

In una conference piena di QB senza esperienza, Rutgers ha il lusso di poter schierare un QB che, benchè sia solo sophomore, ha già accumulato sufficiente esperienza, più di quanto qualsiasi altro Qb della big East può vantare. Tom Savage potrà contare nuovamente sul WR Mohamed Sanu, una autentica sorpresa lo scorso anno con 51 ricezioni nel suo primo anno di college football. Il backfield sarà guidato dal poco spettacolare ma efficace Joe Martinek. Nel reparto ricevitori, coach Greg Schiano ha a disposizione un nutrito gruppo di giovani interessanti. Oltre a Sanu, sono sophomore Mark Harrison, Tim Wright e il TE D.C. Jefferson, un ex QB. Qualche preoccupazione la desta la linea che dovrà fare a meno di 3 titolari, compresa la prima scelta di quest’anno Anthony Davis. A proteggere il lato cieco di Savage sarà Art Frost, una ex guardia.
Malgrado non abbia grandi nomi e dovrà rimpiazzare 5 titolari, la difesa ha le armi per un’altra soddisfacente stagione. I DE Jonathan Freeny e Alex Silvestro hanno le qualità per provvedere alla necessaria pressione, mentre Charlie Noonan e il sophomore Scott Vallone si dedicheranno a fermare le corse. Il reparto LB è in buone mani con il MLB Steve Beauharnais e il WLB Antonio Lowery e si conta sulla voglia di riscatto del SLB Manny Abreu, reduce da una deludente stagione. La secondaria è relativamente inesperta ma con la SS Joe Lefeged e la FS sophomore Khaseem Greene ci sono abbastanza ragioni per essere ottimisti. I nuovi CB David Rowe e Brandon Bing dovranno cercare di non far rimpiangere Devin McCourty, ora nella NFL.
Gli special teams sono in buone mani con Sanu come ritornatore e anche i piedi sono buoni con San San Te come PK e Teddy Dellaganna a P.

South Florida Bulls

I Bulls salutano l’arrivo del nuovo coach Skip Holtz che è reduce da un ottimo lavoro con l’università di East Carolina. Ma per quanto bravo e competente, Holtz dovrà gestire una squadra che non sembra possedere lo stesso talento che aveva lo scorso anno. La posizione di QB sembra però in buone mani. Il sophomore B.J. Daniels ha dimostrato ottime cose già l’anno scorso, lanciando per 14 TD e correndo per 772 yards. Daniels potrà contare su una linea che rimane intatta e che sarà comandata dall’ottimo Sampson Genus. Moise Plancher dovrebbe essere il RB titolare ma ci sarà spazio anche per il redshirt freshman Bradley Battles. I WR titolari avrebbero dovuto essere A.J. Love e Sterling Griffin ma entrambi sono infortunati e non dovrebbero tornare prima di ottobre. Questo lascia spazio a Dontavia Bogan e al piccolo ma velocissimo sophomore Lindsey Lamar.
Sarà dura rimpiazzare pass-rushers del valore di Jason Pierre-Paul e George Selvie. Ci proverà Craig Marshall che ha le qualità per provvedere al necessario quantitativo di sack. A DT ci sarà più esperienza con i senior Terrell McClain e Keith McCaskill. A LB, il veterano è il WLB Sabbath Joseph. Al centro verrà schierato il promettente sophomore Sam Barrington mentre a SLB, proveniente da un Junior College, l’altrettanto promettente Jacquian Williams. La secondaria dovrebbe essere il reparto della difesa più solido, malgrado l’addio a giocatori del calibro di Nate Allen e Jerome Murphy. Quenton Washington e Kayvon Webster sono destinati ad essere schierati come CB titolari, mentre Mistral Raymond sarà la FS e Jerrell Young la SS.
Ci sarà lotta a PK con Maikon Bonani di ritorno dopo aver saltato il 2009 per infortunio. Eric Schwartz calcerà i FG mentre Bonani gestirà i FG ma le cose potrebbero cambiare nel corso della stagione.

Syracuse Orange

E’ stato un duro battesimo quello di Doug Marrone alla guida di Syracuse. Ma l’ex OC dei New Orleans è pronto a raccogliere la sfida e a scommettere che il secondo anno sarà quello della svolta per gli uomini arancio. Finito il provvisorio regno di Greg Paulus, sarà la volta del QB sophomore Ryan Nassib, che l’anno scorso ha fatto intravvedere qualcosa di interessante nei pochi sprazzi disposizione, di guidare l’attacco degli Orange. A RB, Syracuse andrà con un tandem composto da Delone Carter e il junior Antwon Bailey ma ci potrebbe essere presto molto spazio per il freshman Prince-Tyson Gulley. La batteria di ricevitori è formata da rapidi ma inesperti elementi, comprendente il sophomore Alec Lemon, il junior Van Chew e il transfer da Hofstra Aaron Weaver. Il TE è il junior Nick Provo, lo scorso anno limitato da un infortunio al ginocchio. La linea ha perso diversi elementi. Gli unici titolari di ritorno sono la G Adam Rosner e soprattutto il C Ryan Bartholomew, vero leader della squadra.
La difesa ha giocato bene lo scorso anno e ci sono indicazioni che quest’anno sarà anche meglio. Non ci sarà più Arthur Jones, che ha contibuito a fare degli Orange la sesta miglior difesa della nazione per computo di sack, ma resta il fratello, il giovane sophomore Chandler Jones. L’altro DE sarà il promettente junior Mikhail Marinovich, mentre a DT Andrew Lewis e Bud Tribbey formeranno il duo a difesa contro le corse. La forza della squadra sarà a LB con Derrell Smith a comandare nel mezzo e il SLB Doug Hogue come valido luogotenente. Alla weakside potrebbe esordire un freshman, Marquis Spruill. La FS sophomore Shamarko Thomas è il giocatore più promettente di una secondaria che non è stata impeccabile la scorsa stagione. L’altra S è il veterano Mike Holmes, giunto alla quarta stagione da titolare, mentre al CB senior Da’Mon Merkenson sarò affiancato il sophomore Philip Thomas.
Gulley sarà chiamato a dare una scintilla al gioco di ritorno per degli ST con qualche problema nelle coperture ma che possono vantare una dei migliori P della nazione, il senior Rob Long.

Louisville Cardinals

Per i Cardinals è finita la non esaltante era Kragthorpe, ed è iniziata quella Charlie Strong che si spera possa portare presto a quei risultati che non molto tempo fa furono raggiunti da Bobby Petrino, un’era che sembra ormai giurassica a Louisville. Il nuovo coach porta nuovo entusiasmo e un nuovo attacco, la spread offense sostituirà la pro style, ma non avrà molto talento a disposizione. L’unico reparto di comprovata qualità in attacco è il backfield che potrà contare sul ritorno in piena salute di Victor Anderson. Darius Ashley e Bilal Powell sono dei sostituti più che affidabili. A QB, Adam Froman sembra aver vinto la competizione su Justin Burke. Il nuovo sistema potrebbe permettergli quel salto di qualità che finora non è avvenuto. Il reparto WR non sembra particolarmente speciale. Doug Beaumont e Josh Chichester dovranno produrre molto di più di quanto fatto finora. Il TE Cameron Graham sembra destinato ad aumentare la sua produzione di ricezioni. La linea è esperta ma ci sono margini di miglioramento. Il C Mario Benavides e il LT Greg Tomczyk sono i generali del reparto.
La difesa presenta ancora più problemi, soprattutto la secondaria, malgrado la presenza del CB Johnny Patrick, il miglior difensore dela squadra. Il reparto è pieno di atleti ma che devono ancora dimostrare la necessaria tecnica. A LB ci saranno Antwon Canady, Brandon Heath e il junior Dexter Heyman ma nessuno ha il talento per cambiare il volto di una partita. La linea ha un paio di buoni DE come William Savoy e Malcolm Tatum che con il DT Greg Sruggs provvedono alla pressione sul QB. Il problema è la difesa contro le corse con il solo Tim High con la necessaria stazza fisica per resistere agli OL avversari.
La competizione è aperta praticamente per ogni posto principale negli ST, con Jon Payne in lizza sia per il posto di P che di quello di PK.