I.M.H.O. – Championship

Eccoci arrivati al culmine della stagione, nel momento in cui le quattro squadre rimaste in lizza sono chiamate a dare tutto quello che hanno per il rush finale.
E’ qui che, come recita il vecchio adagio, il gioco si fa duro e i duri cominciano a giocare. In una stagione particolarmente imprevedibile come quella che si appresta ad arrivare all’atto conclusivo di Dallas, il 6 febbraio prossimo, le sorprese si sono succedute per tutte e 17 le giornate di regular season e sono continuate anche nel corso di questi playoff, a cominciare dalla clamorosa uscita al primo turno dei campioni in carica dei Saints e dei vicecampioni dei Colts.

Tutte e quattro le squadre, Jets, Steelers, Bears e Packers, hanno le carte in regola per arrivare al grande appuntamento di Dallas (ma pochi alla vigilia avrebbero immaginato queste championship) ed entrambe le partite previste per domenica si preannunciano equilibrate.
C’è mezza storia dell’NFL qui dentro, e questo di per sé è un dato emozionante: oltre ai sei anelli di Pittsburgh e ai tre di Green Bay (oltre ai due titoli complessivi di NYJ e Chicago), il menu da veri gourmet propone la sfida forse più rappresentativa in assoluto che il football possa offrire. Chicago-Green Bay non è solo il confronto tra due acerrime rivali di division, ma è la sintesi di questo sport: due franchigie che esistevano ai tempi in cui si giocava coi caschi di cuoio, le due più antiche squadre del football professionistico (1919 i Packers, 1920 i Bears, anno di nascita dell’odierna NFL…), George Halas e Vince Lombardi sulle rispettive sidelines a chiamare schemi…insomma, gara imperdibile e traboccante un fascino assoluto, atemporale.

Ma anche l’AFC propone una partita di grandissimo interesse, con Pittsburgh a confermare una volta di più la tradizione della squadra più vincente dell’NFL da quando esiste il Superbowl, e New York (sponda Jets) chiamata a tentare di ripetere l’impresa del leggendario Joe Namath, distante oramai 42 anni (era il 1969, Superbowl numero 3, e da lì a sei mesi l’Apollo 11 avrebbe fatto sbarcare Armstrong e Aldrin sulla luna…). Difficile indovinare come andrà a finire, anche se al di là dell’Atlantico sono in molti a vedere Green Bay favorita, mentre più equilibrata appare la sfida Jets-Steelers.

Senza dubbio, le due squadre che hanno fatto di più per arrivare fino a qui sono New York da una parte e Green Bay dall’altra. I Jets si sono permessi il lusso di battere Indianapolis prima e New England poi: semplicemente incredibile. Onore a Rex Ryan, rien à dir: che lo si ami o lo si detesti, non si può non riconoscere all’HC di New York una capacità di motivare i suoi senza pari nella lega. A questo punto della stagione, anche questo è un elemento importante, anzi potrebbe rivelarsi determinante. Green Bay però non è stata da meno, visto che, sempre in trasferta, ha eliminato dalla competizione prima gli Eagles di un certo Vick, poi i favoritissimi Falcons di Ryan e soci. Se si considera che i Packers hanno rischiato fino all’ultimo di non entrare nella corsa playoff, che hanno almeno dieci infortuni in altrettanti titolari di inizio stagione, e che loro e i Jets sono entrambi la “seed #6” nel ranking dei playoff, la loro impresa è almeno notevole quanto quella degli aeroplanini di Ryan. Anche Pittsburgh ha avuto una prova impegnativa, nel durissimo scontro divisionale con Baltimore, ma certo l’impresa sportiva non è paragonabile. Chicago invece sembra essere stata baciata dalla buona sorte, avendo avuto il compito non proibitivo di eliminare i pur sorprendenti Seahawks al Soldier Field. E adesso è chiamata al durissimo test con Rodgers & friends.

Come finirà? Che domandona….Proviamo a dire anche noi la nostra, incrociando le dita, e augurandoci di vedere un football all’altezza delle aspettative.

New York Jets vs Pittsburgh Steelers

Non sarà uomo da statistiche, ma Sanchez ha dalla sua le cifre: 4-1 il suo record in post season, e soprattutto la capacità di fare il lancio giusto al momento giusto. E’ successo più volte nel corso della stagione (ricordate le partite di regular season vinte all’ultimo istante con un lancio di Sancho Sanchez?…Cleveland, Detroit, per esempio) e si è ripetuto anche ai playoff. Il confronto con Roethlisberger lo vede partire sfavorito, ma così si diceva anche domenica scorsa contro Brady…. Ciò detto, New York in attacco sembra meglio assortita su corse (Tomilson, possibile discrimine per le sorti del match) e reparto ricevitori, ma Big Ben potrebbe essere l’arma in più degli Steelers. In difesa, invece, DL e reparto linebackers pendono a favore di Pittsburgh, mentre la secondaria di New York appare migliore di quella degli Steelers: contro i Patriots è stata semplicemente superlativa…. La partita sembra molto equilibrata, si preannuncia un match durissimo, in cui mi pare difficile immaginare che qualcosa sia già deciso al terzo quarto.
Anche qui, come in altri casi, potrebbe addirittura risolversi tutto all’ultimo FG. Detto questo, la kabbalah sembrerebbe propendere per i Jets, che a questo punto (diciamocelo) meriterebbero il Superbowl: se mandi a casa a gente come Manning (di misura e con un po’ di buona sorte) e Brady (dominando), meriti di essere a Dallas. Ma lo sport a volte è crudele e spesso imprevedibile, per cui non si può mai sapere…certo, l’Heinz Field sarà una bolgia e Pittsburgh è un cliente davvero scomodo, ma dovessi scommettere qualche nichelino, sceglierei Ciccioryan. Jets al Superbowl 42 anni dopo? Vedremo…

Green Bay Packers vs Chicago Bears

Sbaglierò, ma tra tutte le avversarie possibili, Chicago è la peggiore per Green Bay. Le due squadre si conoscono a memoria, in un certo senso mi pare che questo possa essere un vantaggio per Chicago, soprattutto perché pochi come i Bears sanno quali contromisure adottare contro lo straripante Rodgers di questi playoff. Le difese sono eccellenti entrambe, ma senza dubbio sono il punto di forza ed il marchio di fabbrica di Chicago. Le teste di formaggio però hanno un attacco fino ad ora devastante: se i Bears riusciranno a contenere Rodgers, avranno fatto ben più della proverbiale metà dell’opera. Il gioco di corse dei Packers infatti non penso sia capace da solo di riprendere l’inerzia di una partita e di raddrizzarla, per cui la superdifesa di Chicago avrà la missione centrale del match: fermare Rodgers e i suoi ricevitori. Così facendo, i Bears risolverebbero molti dei rebus della vigilia. Però le partite si vincono sì con una difesa monstre, ma anche con un attacco capace di segnare: banale, ma sempre vero. Il punto chiave del match secondo me risiede nella capacità di Chicago di muovere la palla e segnare punti sul tabellone: anche pochi, sporchi e subito, purchè non si lasci troppo tempo all’attacco dei Packers per prendere bene le contromisure e stancare al difesa di Chicago. Se non riesci a macinare gioco, puoi pensare di fermare l’attacco di GB per due quarti, ma non per un match intero. Sul fronte opposto, un buon dosaggio tra pressione sul QB e attenzione sulle corse (Forte a mio avviso potrebbe essere una delle variabili determinanti del match) potrebbe spegnere Chicago e consentire a GB di prendere lentamente ma inesorabilmente il comando delle operazioni.
Si gioca al Soldier Field, si disputa una partita che da sola fa la storia dell’NFL: anche questo conterà, e non poco. Qualcuno recentemente ha detto che i Packers hanno vinto le due partite precedenti sfruttando in parte il fatto di essere considerati “underdogs” in entrambi i casi. Secondo me, non è un’analisi sbagliata. Fino ad ora ho descritto la partita dichiarando che Chicago può vincerla solo arginando l’attacco dei Packers e riuscendo a combinare qualcosa di buono con Cutler e soci, e quindi sembrerebbe che io consideri Green Bay sulla carta più forte. E’ esattamente così (anzi, secondo me i Packers sono la squadra migliore del lotto), ma non è detto che vincano. Partono loro come favoriti, ma secondo me alla fine la spunteranno i Bears.