Janoris Jenkins escluso da Florida

Il senior cornerback di Florida Janoris Jenkins è stato allontanato da Florida alcuni giorni dopo il suo secondo arresto in tre mesi connesso al possesso di droga.

Il nuovo head coach Will Muschamp ha annunciato la decisione attraverso Twitter, riportando che la stessa è stata presa dopo aver parlato con Jenkins nella mattina di martedì 26 aprile. Un portavoce del team ha successivamente confermato la decisione dell’Head Coach.

“After meeting with Janoris Jenkins today, we both felt it was in his best interest to move ahead to the next stage of his career” ha scritto Muschamp. “We appreciate Janoris’ contributions to the University of Florida during his time here and wish him the best of luck.”

Il congedo da Jenkins arriva dopo l’arresto del ragazzo avvenuto all’alba di sabato 23 aprile con l’accusa di possesso di marijuana. La polizia di Gainesville ha detto di aver trovato un sigaro di marijuana nella “console” del veicolo in cui Jenkins era sdraiato in un parcheggio di downtown.

È la seconda volta in meno di tre mesi che Jenkins, 22 anni (nato il 29 ottobre 1988) di Pahokee (Fla.), viene arrestato per possesso di marijuana. Il primo arresto era avvenuto il 24 gennaio scorso, quando la polizia lo aveva trovato con poco meno di 20 grammi di marijuana nel bagno di un nightclub, sempre a Gainesville. Quella volta se l’era cavata con una multa di 316 dollari.

Jenkins, la cui udienza dinanzi la corte è stata fissata per il 12 maggio prossimo, non è nuovo a problemi con la giustizia. Nel giungo del 2009 fu arrestato per il coinvolgimento in una rissa e resistenza all’arresto, ma si accordò per scontare 6 mesi di libertà vigilata oltre ad un periodo di servizio per la comunità.

Tutta questa vicenda è realmente un peccato, perché Jenkins, nominato All-Southeastern Conference first team dalla Associated Press nel 2010, è uno dei migliori prospetti cornerback della nazione.

Uscito già dal liceo come uno dei migliori cornerback del paese, è stato titolare per 3 stagioni a Florida, dunque sin da true freshman nel 2008 (in cui nondimeno è stato Freshman All-American), producendo complessivamente 8 intercetti, 25 pass breakups e 121 tackles.

Ultimamente aveva dovuto saltare le spring practices dei Gators (dopo l’Outback bowl contro Penn State) per essersi sottoposto ad un intervento chirurgico alla spalla a causa di un infortunio (lacerazione di un tendine) avvenuto ad inizio season 2010 che comunque non gli aveva impedito di giocare e bene.

Per esempio, ha dimostrato di poter essere uno shutdown corner di livello NFL, tenendo WR del calibro di A.J. Green di Georgia, Alshon Jeffery di South Carolina e Julio Jones di Alabama, ad una media di 4.7 ricezioni e 38 yards a partita, mentre nelle altre gare di regular season i tre hanno combinato per una media di 6.2 ricezioni e 97.2 yards a partita. Eppure nella SEC non è che mancassero cornerback di un certo livello, se è vero che il migliore del draft è Patrick Peterson di LSU…

In totale, in 11 partite disputate nel 2010, ha avuto 43 tackles, 8 pass defended e 3 intercetti, il primo nell’opener contro Miami (Ohio) university riportato per 67 yards direttamente in touchdown (potete vedere l’azione nel filmato sottostante).

Nonostante venisse proiettato come high first-round pick per il draft 2011, aveva deciso di tornare a Florida per il suo ultimo anno.

Se riuscirà a superare i problemi giudiziari, e soprattutto stare alla larga dalla marijuana, potrebbe essere uno dei nomi da tenere d’occhio per il Supplemental Draft della prossima estate.