Il Draft dei Falcons

Archiviata la stagione 2010 con il titolo di Division NFC South,  un prestigioso seed#1 di Conference per i Playoff, ed una fugace apparizione nel Divisional Weekend contro quelli che diverranno i Campioni del mondo, ovvero i Green Bay Packers, i Falcons ripartono dal Draft per confermare e possibilmente migliorare i traguardi già conquistati.

Tutti si aspettavano una prima scelta per rinforzare la difesa, i ruoli più gettonati erano quelli di Defensive Tackle o Defensive End, invece con una mossa a sorpresa, molto criticata, il General Manager di Atlanta Thomas Dimitroff sconvolge le previsioni, andando a fare una big trade con i Cleveland Browns, per arrivare al Wide Receiver Julio Jones. Il costo dell’affare è di quelli che non possono restare inosservati : scambio della prima scelta di questa stagione, in pratica un pick 27 per un 6, cessione del 2° e 4° giro di questo Draft, e della prima scelta del prossimo.

http://www.youtube.com/watch?v=hfuRGCmDOZA&feature=related

Pazzia o fiuto eccezionale ? Analizziamo allora questa mossa, conoscendo nel dettaglio questo giocatore.

Julio Jones, nativo di Foley (Alabama), proviene dalla University of Alabama, 6-3 per 220 lbs, nell’ultima stagione ha totalizzato 78 ricezioni per 1133 yards con 7 touchdowns. Nel suo curriculum universitario triennale numeri di tutto rispetto, 179 ricezioni per 2653 yards, 15 touchdowns in 40 partite da titolare. Wide receiver dalla velocità esplosiva, molto forte fisicamente e gran bloccatore, qualità che lo rendono un bersaglio privilegiato sul medio-lungo, ma tutti i tifosi di Atlanta si aspettano di vederlo nei big-play sul profondo, opzione purtroppo poco utilizzata nell’attuale playbook. Col suo arrivo il reparto dei WR’s Falcons comincia a prendere decisamente quota, diventando sulla carta uno dei più insidiosi della NFL.  Il probowler Roddy White da una parte, Jones dall’altra, il veterano Jenkins come 3° slot, poi Eric Weems (specialista ormai dei kick/punt return), Harry Douglas ed un recuperato Kerry Meier, rookie che si era fatto notare nella scorsa preseason, prima del grave infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la stagione. Julio Jones si trova da subito nella non facile posizione del “sorvegliato speciale”, il suo rendimento deve essere necessariamente al top dalla prima partita, visto il prezzo esorbitante pagato per ottenerlo.

http://www.youtube.com/watch?v=jxkpimrh1mU

Saltato il secondo giro, con la scelta girata ai Cleveland Browns, al terzo giro i Falcons puntano su un linebacker da Georgia, Akeem Dent, 6-1 per 242 lbs.

http://www.youtube.com/watch?v=MJbNrEv5zXc

Giocatore altamente produttivo, con un ottimo istinto nel recuperare la palla, ma che difficilmente troverà spazio tra i titolari, molto probabilmente sarà utilizzato negli Special Teams.

Al quinto giro arriva Jacquizz Rodgers, running back da Oregon State, 5-6 per 196 lbs.

Questa è sicuramente una mossa studiata e pianificata nel dettaglio, Dimitroff punta così su un RB non certo prestante fisicamente, anzi piuttosto basso per il ruolo, ma agilissimo e veloce, e soprattutto con buone mani, un’ottima alternativa a Michael Turner “the burner” e Jason Snelling, running backs di peso e molto potenti. Rodgers potrebbe entrare a pieno titolo nella Depht Chart Falcons come backup di Turner, con Snelling utilizzato più come fullback, ruolo peraltro già ricoperto nella passata stagione dopo l’infortunio di Mughelli. Con l’arrivo ad Atlanta di Rodgers sembra ormai scontato il taglio dell’altro RB a roster, Jerious Norwood, giocatore purtroppo troppo fragile e continuamente in infermeria.

Al sesto giro viene scelto un kicker/punter, Matt Bosher da Miami, 6-1 per 208 lbs.

http://www.youtube.com/watch?v=gIsD1wSHp5k

In attesa di conoscere il futuro del kicker titolare Matt Bryant e del punter Michael Koenen, questa scelta garantisce ai Falcons una buona copertura su un ruolo spesso decisivo. Bosher si è fatto apprezzare per precisione e potenza, potrebbe essere il giocatore su cui costruire il futuro.

Al settimo giro arrivano due scelte girate rispettivamente dai Lions e dai Patriots, Andrew Jackson e Cliff Matthews.

Andrew Jackson è un OL da Fresno State, 6-5 per 299 lbs, classico giocatore da backup, si inserisce comunque in un roster non certo ricco, pertanto rappresenta una buona alternativa nel turn over dei titolari.

http://www.youtube.com/watch?v=K1ckjC82vKg

Cliff Matthews è invece un DL da South Carolina, 6-4 per 257 lbs, pescato nei giri alti, potrebbe essere una sorpresa, si parla infatti un gran bene di questo giocatore, partirebbe come backup, ma può giocarsi le sue chanches.

Concludendo, un Draft decisamente anomalo, una prima scelta a sorpresa e rischiosa, e pochissimi rinforzi in difesa. Il General Manager dei Falcons Thomas Dimitroff ha dimostrato in questi anni ottime capacità e buon fiuto verso i giocatori talentuosi, ma con Julio Jones ha fatto un azzardo che rischia di rovinargli la reputazione. A suo favore gioca però l’entusiasmo dei tifosi per il neo acquisto, un WR che incarna i sogni dei più di vedere finalmente un attacco incisivo e letale, con big play, ricezioni sul profondo e soprattutto un playbook offensivo vario che permetta al quarterback Matt “Ice” Ryan soluzione alternative. La scelta del RB Rodgers sembra avallare questo cambio di rotta, un’altra opzione sul medio/corto, lasciando al duo Turner-Snelling il compito di scardinare le linee avverasarie con le loro corse e la loro potenza. Non dimentichiamoci poi della soluzione Tight end, sperando che il lockout venga scongiurato, il veterano Tony Gonzalez si avvia verso l’ennesima stagione (14a) dei record, affiancato da Peelle e Palmer, tutti e due ottimi giocatori pronti a raccogliere il testimone per le prossime stagioni. Vero tallone d’Achille per Atlanta in queste ultime stagioni è stata la difesa, ci si attendeva rinforzi, invece sono arrivati solo un LB ed un DL, il cui reale impiego tra i titolari è tutt’altro che scontato. Dimitroff punterà sulla Free Agency ? Forse. Cominciano a circolare nomi prestigiosi, primo fra tutti Ray Edwards DE dei Minnesota Vikings.