Più ombre che luci…

Dopo le prime 3 week, il bilancio degli Atlanta Falcons è decisamente in rosso, non tanto per quel 1-2 nella classifica, quanto per la mediocrità del gioco espresso dal team finora sul campo. L’esordio in regular season non era certo dei più semplici, a Chicago contro i Bears, ed una sconfitta poteva tranquillamente essere messa in preventivo, ma il risultato finale 30-12 mostra la netta differenza che si è riscontrata tra le due squadre.

I segnali della resa sono apparsi fin dall’inizio del match, con il QB Matt Ryan messo sotto pressione (4 sacks) ed indotto più volte all’errore, 1 INT, 1 fumble perso e numerosi passaggi forzati ed incompleti, complice una OL che faceva acqua da tutte le parti. Le cose non andavano meglio nel reparto difensivo, con le secondarie ridicolizzate dall’attacco dei Bears, con un Cutler in giornata di grazia ed un Matt Forte indemoniato sia sulle corse che sulle ricezioni fuori dal backfield. Si salva dal disastro del Soldier Field, il reparto dei WRs con Roddy White sempre puntuale e con il rookie Julio Jones che comincia a dimostrare le sue doti, ed il solito immenso TE Gonzalez.

L’esordio al Georgia Dome di week 2 era forse uno scoglio ancora più tosto, contro il “dream team” di Philadelphia dell’ex QB Michael Vick. Partiti discretamente nel primo quarto, chiuso in vantaggio per 7-0 (TD di White), i Falcons sembrano in grado di poter controllare gli avversari, e vanno al riposo sul 14-10, ma crollano nel terzo quarto, dopo esser andati in TD con Gonzalez,  riescono a subire ben 3 TD di fila col punteggio che si ribalta sul 31-21 per gli Eagles ! Matt Ryan irriconoscibile, 2 INT e solita pressione della D# avversaria, OL ancora in crisi, e difesa dei padroni di casa perforata dal trio Vick-McCoy-Maclin. La partita sembra così avviata verso un’altra sonora sconfitta, ma un infortunio a Vick, costretto ad uscire dal campo, rimette tutto in discussione con un ultimo quarto dei Falcons praticamente perfetto, con un Ryan tornato finalmente “Ice” che capovolge il match, coi padroni di casa che macinano yards tra passaggi e corse, e con 2 TD (Mughelli e Turner) che decretano la vittoria per 35-31 ! Nonostante l’euforia per questo inaspettato successo, sono in tanti a chiedersi se la partita sarebbe finita così con Michael Vick in campo… ed in effetti senza questo sfortunato (per Philadelphia) episodio, il destino di Atlanta appariva segnato. I problemi visti all’esordio di Chicago si sono puntualmente rivisti tra le mura amiche, OL assolutamente da rivedere, Ryan vittima delle incursioni avversarie, poco lucido e stranamente impreciso, difesa non altezza, col solito Grimes sugli allori, ma con un Dunta Robinson inguardabile, sempre in ritardo nelle chiusure, ed ancora una volta (come lo scorso anno sempre contro gli Eagles) autore di placcaggi ben oltre il regolamento. Progressi invece nel reparto safeties con Hayden decisamente più incisivo rispetto a DeCoud. Ancora una buona prova per il WR rookie Jones, supportato dai soliti White e Gonzalez, a dimostrazione che se arrivano palloni giocabili dal QB l’attacco dei Falcons è sempre temibile.

Il match di week 3 doveva dunque essere la cartina tornasole della situazione, trasferta a Tampa Bay contro i rivali di Division, e di fatto lo è stato : un disastro ! I Buccaneers mettono in campo una difesa superlativa con una linea che fa ciò che vuole, la OL dei Falcons è un colabrodo, Matt Ryan subisce 4 sacks, 2 intercetti, perde 2 volte la palla, e Tampa per tutta la partita domina arrivando all’ultimo quarto sul 16-3 ! L’attacco di Atlanta è di fatto zoppo, le corse sono annullate, ed i pochi completi che Ryan riesce a fare non sono sufficienti a cambiare l’inerzia del match. Ancora una volta nell’ultimo quarto i Falcons trovano la lucidità per recuperare, un touchdown del solito Gonzo ed un field goal di Bryant rimettono in corsa gli ospiti, con Tampa Bay che ci mette del suo inscenando una sorta di suicidio con Freeman che regala 2 INT e la difesa che pare in trance. Nel two minute warning il tracollo per i Buccaneers sembra inevitabile costretti a giocare un 4 & 1 dalle 44 yards col punteggio sul 16-13, ma un’incredibile leggerezza di Peters che va in offside, vanifica le speranze di Atlanta, ed ai padroni di casa basta inginocchiarsi per vincere. Nel buio totale di questo incontro, l’unica luce sembra ancora una volta arrivare dai ricevitori, Julio Jones che mette a tabellino le sue prime >100 yards (115 totali), White altre 140 yards, e Gonzalez che sembra lontanissimo dalla pensione.

Delusione, tanta delusione per questo inizio di stagione, i problemi degli anni passati non solo non sono tramontati ma adderittura sembrano ampliati. Per tutta la offseason si chiedeva un rinforzo nel ruolo di cornerback, si è voluto dare fiducia incondizionata al duo Grimes-Robinson, ma quest’ultimo è ormai un ombra, e sinceramente sarebbe ora di valutarne un’esclusione. Idem per le safeties, con DeCoud, Owens e Moore a fasi alterne, Hayden una partita l’ha fatta bene… potrebbe essere la soluzione ? La OL che aveva protetto Ryan nella stagione scorsa, è irriconoscibile, il rinforzo Edwards non sembra all’altezza della fama che lo ha preceduto, in netta difficoltà anche McClure (che però è appena rientrato da un infortunio), Reynolds e Baker senza contare Peters… insomma piena emergenza !!! Il QB Matt Ryan prende mazzate ad ogni partita, sarà anche questo a determinare il suo calo ? Forse… ma da lui ci si aspetta molto di più, le doti le ha, l’attacco ha molte soluzioni valide, sta a lui ed allo staff trovare efficaci contro misure. Che fine ha fatto lo Special Team ? Weems non riesce a fare granchè, Bosher non ha la gamba, perchè abbiamo fatto partire Koenen ? Queste ed altre domande stanno attanagliando i fans, in attesa di risposte auguriamoci di vedere dei Falcons trasformati già a partire da domenica contro Seattle, non c’è miglior medicina di una vittoria.