Week 12: the last call.

Risultati di sabato 19 novembre:

Pacific-12

California @ Stanford  28-31

USC @ Oregon  38-35

Colorado@ UCLA  6-45

Mountain West Conference

BoiseState@ San Diego State  52-35

Western Athletic Conference

Fresno State @ Hawaii  24-21

Navy @ San José State  24-27

 

Appunti:

Stanford (10-1, 8-1 Pac12) – California (6-5, 3-5 Pac12)

Nella piovigginosa tarda serata di Palo Alto, i Cardinal si impongono nel 114° Big Game contro i Bears e mantengono vive le speranze di poter partecipare ad un BCS Bowl, a patto di vincere stanotte nell’ultimo incontro in schedule contro Notre Dame. Per California ancora una gara esterna a Tempe contro Arizona State, in attesa di conoscere quindi la destinazione per uno dei bowls minori di fine anno (papabili El Paso – Hyundai Sun Bowl, Las Vegas – MAACO bowl e la stessa San Francisco – Kraft Fight Hunger Bowl).

Andrew Luck (20/30 per 257 yards, 2 td-pass e 1 int.) lancia quasi subito un intercetto (il 4° consecutivo nelle ultime 4 gare) ma poi sale decisamente di livello nel secondo tempo, risultando alla fine ancora una volta decisivo per la vittoria di Stanford. Il CB dei Bears Steve Williams è bravo ad anticipare il freshman WR Ty Montgomery (che scivola su una curl out route), già autore del primo touchdown nel possesso iniziale dei Cardinal con una reverse da 34 yards. Intercetto che per poco non diventa un pick-six (Williams tocca la sideline sulla 4-yard line e comunque viene fischiato un “Illegal block in the back” proprio ai danni di Luck, spinto alla schiena mentre tenta il placcaggio), ma il TD per Cal è solo rimandato di qualche azione, quando un lancio vincente da 17 yards del QB mancino Zach Maynard (20/30 per 280 yards e 2 td-pass) trova nell’angolo destro dell’endzone il WR Keenan Allen. Quest’ultimo riceve 6 volte per 97 yards nel solo primo quarto, ma tale sarà anche il suo bottino finale nel box score, con la finora forse troppo bistrattata secondaria dei Cardinal che lo controlla a vista per il resto del match.

I Golden Bears guidano 13-7 all’inizio del 2° quarto, ma poco prima del secondo FG calciato dal K Giorgio Tavecchio non riescono a concretizzare una favorevole situazione di goal-line (la defense di Stanford blocca due tentativi di corsa centrali del RB Sofele, poi un passaggio in endzone è quasi intercettato dal LB A.J. Tarpley) e così i Cardinal possono tornare a condurre al termine del successivo 78-yard drive guidato dalla power run e concluso da un rush-TD da 6 yards del RB Tyler Gaffney.

Un primo tempo in equilibrio si chiude sul risultato di 14-13, con un tentativo di FG da 33 yards sbagliato (out sulla sinistra) dal rientrante K Jordan Williamson, appena al secondo errore della stagione. Poco prima Luck aveva trovato Montgomery nel deep corner dell’endzone avversaria con un lancio millimetrico da oltre 20 yards, ma il giovane receiver, marcato stretto ancora una volta da Williams, non era riuscito a trattenere l’ovale.

Nel terzo periodo Luck inizia a giocare da par suo e nei primi due possessi offensivi Stanford va per due volte in touchdown, con altrettanti passaggi vincenti per il TE Levine Toilolo e per il FB Ryan Hewitt (28-13). Il signal caller più chiacchierato degli ultimi 15 anni arriva così a quota 31 td-pass stagionali (in 11 gare disputate, l’anno scorso furono 32 td-pass in 13 gare) e soprattutto raggiunge i 76 td-pass in carriera, appena uno in meno del record di ateneo (77) che appartiene al grande John Elway. Un sack del LB Jarek Lancaster e un fumble ricoperto dal SS Delano Howell in chiusura di quarto rinsaldano l’inerzia del game per i bianco-rossi.

Ma nell’ultimo periodo Cal rientra in partita, grazie ancora a Meynard che prima pesca in endzone il sophomore TE Spencer Hagan e poi il WR Marvin Jones per la conversione da 2 punti che porta il punteggio sul 28-21. Jordan Williamson si fa perdonare l’errore di fine primo tempo con un calcio da 35 yards che dà a Stanford il più dieci (31-21) a poco più di 3 minuti dal termine. Meynard riesce a ricondurre i suoi fino al 1 yard run-TD del RB C.J. Anderson per il 31-28 che arriva però con appena 14 secondi sul cronometro. L’ovvio onside kick di Cal viene ricoperto dal TE Coby Fleener che sigilla la vittoria per i Cardinal.

Il RB Stepfan Taylor corre per sole 46 yards in 16 portate contro la forte run-defense di California, ma ciò gli è sufficiente per valicare quota 1.000 yards (1.036 per la precisione) per la seconda stagione consecutiva. Taylor diventa il terzo back della storia di Stanford a raggiungere tale traguardo (gli altri sono stati Darrin Nelson, che ci è riuscito 3 volte, e Toby Gerhart).

In attesa di conoscere i nomi dei pretendenti finali all’ambìto Heisman trophy (5 dicembre), Andrew Luck è inserito tra i finalisti del Maxwell Award (con il QB di Boise State Kellen Moore ed il RB di Alabama Trent Richardson) e del Davey O’Brien Award (con i quarterbacks Robert Griffin III di Baylor e Case Keenum di Houston). Le sue capacità vanno oltre le mere statistiche individuali e le giocate spettacolari. Come dice l’HC David Shaw “Andrew was phenomenal, not just in running and throwing, but once again in dictating the plays that we run.”

 

USC (9-2, 6-2 Pac12)

Southern California espugna meritatamente l’Autzen Stadium di Eugene infliggendo la seconda sconfitta stagionale a Oregon ed estromettendola dalla corsa al National Championship nella quale i Ducks erano prepotentemente rientrati dopo l’ampia vittoria su Stanford. Vincendo la “Civil War” contro OSU, La Michael James e compagni potranno comunque mettere le mani sulla North Division di Pac12 (proprio per il vantaggio nel tie-breaker dello scontro diretto con i Cardinal), raggiungendo così la prima Finale di Conference del prossimo 2 dicembre che in quel caso sarà disputata sempre ad Eugene contro la vincitrice della South Division. USC invece, che senza postseason ban sarebbe tornata a giocarsi quel titolo, giocherà stasera un decisivo (specie per UCLA) derby di Los Angeles al Memorial Coliseum, prima di restare a guardare per il secondo anno di fila i bowls in TV, coscienziosa tuttavia di potersi giocare davvero tutto l’anno prossimo.

Contro Oregon altra partitona della passing offense dei Trojans. Il QB Matt Barkley lancia 26/34 per 323 yards con 4 td-pass e 1 int., con un passaggio vincente da 59 yards per il true freshman WR Marqise Lee (8 ricezioni per 187 yards) che sblocca il risultato nel primo quarto e con altri due td-pass per il sophomore WR Robert Woods (finalista del Biletnikoff Award 2011) entrambi nel secondo periodo. USC è avanti 24-7 all’intervallo e sale fino al 38-14 a 3 minuti e mezzo dalla fine del terzo quarto, quando Barkley lancia il 4° td-pass di serata per il sorprendente freshman TE Randall Telfer.

Da quel momento inizia però un furioso comeback di Oregon, che sull’entusiasmo ritrovato nel susseguente TD kickoff return da 96 yards del rookie ‘losangelino’ De’Anthony Thomas risale la china con autorità, andando in touchdown per tre possessi consecutivi, con le mete realizzate nella prima metà dell’ultimo quarto dai running backs Kenjon Barner e LaMichael James, intervallate dall’unico intercetto di serata ai danni di Barkley da parte del FS John Boyett.

Sul 38-35 i Trojans raggiungono la 15-yard line di Oregon quando si materializza una sorta di dramma. Il RB Marc Tyler, in precedenza autore pure del TD del momentaneo 31-14, sbaglia il tempo sull’ handoff di Barkley causando un fumble ricoperto dai Ducks (Brandon Hanna). Oregon ha dunque un’insperata incredibile ultima opportunità a poco meno di 3 minuti dal termine. Una serie di completi del QB Darron Thomas e di corse da primo down di Barner fanno arrivare i Ducks fino alle 18 di USC. Ma a quel punto una gestione forse non proprio impeccabile del tempo a disposizione e delle chiamate offensive porta ad un decisivo FG da 37 yards per impattare l’incontro, che invece il K Maldonado sbaglia calciando out sulla sinistra.

Per le rispettive splendide performance lo stesso WR Marqise Lee ed il LB Hayes Pullard (14 tackles, 2 sacks, 1 fumble forzato) sono nominati Offensive e Defensive Player of the Week per la Pac12. La difesa dei Trojans ha tenuto la zone-read option offense di Oregon a 209 rushing yards, ben 83 in meno rispetto alla loro media stagionale.

 

UCLA (6-5, 5-3 Pac12)

Una partita in cui un QB con le caratteristiche di Kevin Prince lancia 15/19 per 225 yards e 4 td pass (!!) e corre per 84 yards in 10 portate si commenta onestamente da sola. Che Colorado non rappresentasse un ostacolo “insormontabile” per i Bruins era risaputo, che finisse addirittura con una “goleada” se non altro auspicabile.

La offense di UCLA produce la bellezza di 553 total yards, con 328 yards su corsa. Il RB Johnathan Franklin corre 15 volte per 162 yards (media 10.8 a portata) con un TD nel primo quarto, quando UCLA realizza 3 touchdowns per 21 punti. La stessa cosa farà anche nell’ultimo periodo fissando il risultato finale su un roboante 45-6. Il WR Nelson Rosario ha 6 ricezioni per 102 yards ed il TE Joseph Fauria riceve per 2 TD, mentre le altre mete sono messe a segno dal WR Shaquelle Evans, che sblocca il punteggio con un receiving TD da 54 yards, e dal RB Malcolm Jones che chiude lo score.

La difesa ci mette del suo concedendo agli avversari appena 229 yards totali, 87 delle quali su corsa. I Buffaloes corrono una media di 3.1 yards a portata e convertono solo 3/13 terzi down. L’unico TD (con PAT failed) arriva nel secondo quarto, con una ricezione da 20 yards del senior WR Tony Clemons. 3 intercetti sul QB Hansen, 2 da parte del CB Andrew Abbott, sono la ciliegina sulla torta per UCLA.

Oggi i Bruins si giocano nel derby con i Trojans la possibilità di raggiungere la Finale di Pac12. L’altra contendente è diventata incredibilmente Utah, che aveva perso i primi 4 incontri di Conference ma che poi ha vinto 4 gare di fila, l’ultima in overtime a Pullman contro WSU. Gli Utes devono però battere Colorado in casa e sperare che USC vinca con UCLA. In quel caso infatti avrebbero il vantaggio nel tie-breaker dato dalla vittoria della scorsa week proprio sui Bruins. Arizona State invece è stata inopinatamente sconfitta anche nel derby casalingo contro Arizona ed è fuori un po’ a sorpresa dal rush finale.

 

San Diego State (6-4, 3-3 MWC)

Gli Aztecs perdono al Qualcomm Stadium dai più forti Broncos di Boise State e continuano la loro striscia di sconfitte (19) contro top-10 teams della classifica AP a partire dal 1969.

San Diego State, in pratica ancora senza il RB Ronnie Hillman (prova a correre 3 volte per un totale di 8 yards nonostante l’infortunio alla caviglia), commette tre turnovers nei primi 10 minuti della gara che ne condizionano tutto l’andamento poiché convertiti in altrettanti TD dagli avversari. Alla terza azione del match, il DE Shea McClellin intercetta il QB Ryan Lindley (30/51 per 350 yards, con 3 td-pass e 1 int.) sulle 24 di SDSU e poco dopo il QB Kevin Moore (28/40 per 366 yards con 4 td-pass e 1 int.) connette con il WR Shoemaker per il primo TD della serata. Due drive più tardi gli Aztecs forzano al punt i Broncos, ma sul ritorno il CB Leon McFadden commette un fumble ricoperto sulle 10 SDSU dallo standout special teamer Josh Borgman e subito dopo il WR Burroughs può correre il TD del 14-0. Sul susseguente ritorno di kickoff il RS Brandon Davis viene forzato al fumble (LB Blake Renaud) ricoperto dallo ST Corey Bell sulle 23 SDSU. Al 3° tentativo e goal, ancora Moore trova con un 14-yard td-pass Shoemaker per il 21-0.

“Obviously that cost us the game. Boise State’s a great football team and you don’t know how it’s going to come out. But when your first three drives are inside the 25-yard line, sure that cost you the game. You didn’t even give yourself a chance to compete and make it a game.” le parole dell’HC Rocky Long.

A quel punto il sorprendente freshman RB Adam Muema, al suo debutto da starter, corre un… touchdown da 81 yards (!!!). Il ragazzo, che finirà l’incontro con 119 yards in 13 portate, nel 4° periodo segnerà ancora un altro rush-TD (5 yards) e a pochi secondi dal termine pure un 1-yard receiving TD. Se Hillman deciderà di dichiararsi per il prossimo draft NFL, il futuro sembra davvero in buone mani…

Con Boise State che realizza altri 3 TD nel secondo quarto (all’intervallo il punteggio è 42-14), archiviando quindi il discorso vittoria, la gara può proseguire in scioltezza e così ne giova lo spettacolo. Il sophomore TE Gavin Escobar ha 8 ricezioni per un career-high di 113 yards con 2 TD, mentre il WR Colin Lockett riceve pure 8 palloni per un career-high di 149 yards (con una ricezione da 53 yards nel secondo quarto, la terza oltre le 50 yards quest’anno).

In difesa il senior CB Larry Parker intercetta un lancio di Moore deviato dal LB Miles Burris. Per Parker è il 6° intercetto dell’anno, il massimo per un Aztec dal 1995 quando un altro Parker, Ricky ne mise a segno proprio 6.

Per quanto riguarda i Broncos da segnalare che Kevin Moore ha raggiunto quota 13.782 passing yards in carriera, superando (per il 6° posto in Division I-A) il former North Carolina State QB Philip Rivers, attualmente QB starter NFL nei Chargers. La curiosità è che ha ottenuto questo traguardo proprio a San Diego…

Oggi trasferta in… pullman per gli Aztecs, che in circa 4 ore e mezza di strada arriveranno a Las Vegas per incontrare UNLV.

 

Fresno State (4-7, 3-3 WAC) e San José State (4-7, 2-4 WAC)

Con la stagione ormai andata, Bulldogs e Spartans (che si incontreranno stasera a Fresno) si prendono delle belle soddisfazioni vincendo, rispettivamente, ad Honolulu contro Hawaii e a San José contro Navy, grazie soprattutto a due convincenti prestazioni delle loro defense.

La difesa di Fresno State, che ha cambiato il DC nel corso della week, è risultata fondamentale nell’ultimo periodo per conservare il risultato. I Bulldogs hanno segnato nei primi tre possessi della partita salendo 17-0, ma poi hanno dovuto subire il ritorno dei Warriors che sono andati in touchdown per 3 volte tra la fine del secondo e il terzo quarto di gioco (17-21).

Il QB Derek Carr è stato 19/29 per 271 yards con 2 td-pass, ad aprire e chiudere lo score. Al primo passaggio della gara ha lanciato un missile da 44 yards per il WR Jalen Saunders. All’inizio del 4° quarto ha fatto altrettanto, con un lancio da 43 yards per il WR Josh Harper. Rilevante è stato anche il contributo del RB Robbie Rouse che ha corso per 176 yards in 37 portate e TD.

Ma come anticipato è stata la difesa stavolta (finalmente) a vincere la partita. Dopo l’ultimo TD di Fresno State a 14:23 dalla conclusione, Hawaii ha avuto 3 possessi per cercare quantomeno di arrivare ad impattare la gara con un FG. Invece i Bulldogs prima hanno costretto gli avversari a 2 three-and-out, poi sull’ultimo possesso è risultata decisiva una mossa del nuovo DC Tim Skipper che ha messo il LB Travis Brown in “SPY” sul QB David Graves (sostituiva l’infortunato Bryant Moniz)quando nell’ultimo minuto di gioco quest’ultimo era riuscito, anche grazie ad uno scramble da 20 yards, a portare i suoi fino alle 35 FS. Una mossa che ha impedito ancora a Graves di correre, forzandolo a lanciare tre incompleti oltre a subire un sack dallo stesso Brown.

La difesa di SJSU ha tenuto Navy, seconda rushing offense della nazione, a 254 yards su corsa, terza peggior prestazione dei Midshipmen nella season. Gli Spartans hanno prodotto ben 11.0 TFL, con 3 sacks.

In attacco il RB Brandon Rutley ha corso 27 volte per 132 yards con 2 TD oltre a ricevere 8 palloni per altre 101 yards. Il QB Matt Faulkner ha lanciato 33/44 per 345 yards con 1 td-pass e 1 int. Il passaggio vincente, decisivo ai fini del risultato finale, è arrivato in apertura di 4° quarto per il WR Jabari Carr, con Navy in quel momento avanti 24-20. Nell’ultimo periodo altrettanto decisivi sono stati due stops su quarto down da parte della difesa di San José State.