Settembre 1984 – Maggio 1985
Dopo il ripasso dell’ultimo campionato di serie A, i Gladiatori ritornano in campo forti dei nuovi talenti coltivati nelle scuole di football organizzate in città e forti dei contributi del nuovo presidente Giuseppe Carnevali, patron dell’ azienda di servizi ATR. Il periodo di pre-campionato si distingue per le tanti voci relative alla “campagna acquisti” dei Gladiatori, indicati come nuova casa sportiva dei due americani dei Grizzlies, Spencer Banks e Carl Mobley. Una mareggiata in un bicchiere di carta. Nella realtà, i cugini disponevano di una difesa di soli italiani di tutto rispetto e, con un regolamento che prevedeva 2 americani, avrebbero mirato ad un secondo rinforzo in attacco.
Mobley approda in casa Gladiatori, pronto a fare la sua parte, magari anche nel ruolo di coach. La stampa romana e quella specializzata, si occupano dei Gladiatori seguendoli verso l’approccio al prossimo campionato nazionale di serie B; Il Messaggero del 2 ottobre 1984 parla di rilancio e di nuovi acquisti di prestigio; nello stesso mese SuperFootball presenta il nuovo presidente; il settimanale L’Espresso il 2 dicembre 1984 parla delle scuole di football dirette dal vice-presidente Alessandro Zehnder; Il Messaggero del 19 aprile 1985 presenta il nuovo campionato, che vede la presenza di due squadre romane: Gladiatori e Cannons.
La parola a Marcello Loprencipe:
“Comunque sia, finimmo quel maledettissimo Campionato AIFA di serie A, onorando i nostri impegni fino all’ultimo, pur essendo ormai retrocessi in serie B: non fu cosa da poco, considerate le brutte abitudini di alcuni teams in tempi molto più recenti.
C’era il timore che i Gladiatori si sfasciassero, che chiudessimo bottega insomma, ma non fu così e quella stagione in serie B fu un’esperienza memorabile che gettò le basi per la ricostruzione del team.
Avevamo ben due scuole football che erano state avviate a fine ’83 e che coprivano le zone sud e nord della città, condotte da Fabrizio Fenuccio la prima e dal sottoscritto la seconda.
Potevamo contare fra i 35/40 ragazzi e, considerato il periodo cui ci riferiamo, non era certamente cosa da poco; tirammo su dei giovanotti che rispondevano ai nomi di Mauro e Giorgio Santoro, di Francesco “Piso” Cappannoli e tanti, tanti altri.
La Presidenza passò da Zehnder a Carnevali e per quel solo anno la squadra si chiamò Gladiatori Lazio, sponsorizzata da ATR, l’azienda di Carnevali. Venne richiamato ad allenare Bob Silvetz che tanto aveva contribuito a lanciare i Gladiatori ed il football romano verso il traguardo del I Campionato Italiano a Castelgiorgio 5 anni prima.
Si creò un gruppo fantastico che non voglio ricordare nei singoli (basta prendere il roster del 1985 e scorrerlo), ma per la forza della sua coesione. Perdemmo una sola partita in stagione regolare, per un punto ed in casa contro i Crabs Pescara, dopo un incontro arbitrato in maniera poco felice ed uno show post partita di papà Bilotta, all’epoca assolutamente ancora in grado di tener testa ed imporsi rispetto l’esuberanza fisica dei figli Furio, Bruno e Livio…”.
Dopo le divergenze di mercato, causate – come al solito – da un regolamento non troppo chiaro, la squadra completa la preparazione sotto lo sguardo vigile di Bob Silvetz, il 50enne preside di una scuola americana a Roma, profondo conoscitore dell’ambiente. Il roster si è rinnovato, l’età media non supera i 21 anni; tra i nuovi inserimenti incuriosiscono quelli di un linebacker sedicenne di nome Cappannoli e del terzo fratello Bilotta. Le chioccie: Loprencipe, Mobley, Fenuccio, Impallomeni. Sarà un campionato interessante…
I Gladiatori vanno in vacanza per le festività di Natale, e poi lasceranno il dovuto spazio alla fase finale del campionato NFL: l’appuntamento con il seguito della nostra storia dopo il Superbowl di Indianapolis.
Buone vacanze!
La Redazione
mi ricordo ancora l’amichevole squali-gladiatori a recco (GE) in preseason 1984.
quanti anni………
Dai dai che sono impaziente! Quando si riparte? 😉
Oggi! 😀
Yeeee!