Firmato il DT Carlton Powell. E poi quel mancato ritiro…
Come ogni inizio di stagione che si rispetti ecco arrivare il bollettino di guerra degli infortuni.
È di poche ore fa la notizia dell’assenza per tutta la stagione del DT Shaun Rogers, per lui un trombo al polpaccio sinistro. Insieme a lui sarà assente anche il suo collega di ruolo Martin Parker per un’ernia del disco.
Non due assenze fondamentali, certo. Tuttavia, nasce il problema di aver perso in un colpo due DT.
Ecco che arriva allora la firma di Carlton Powell.
Sfortunata la sua carriera finora. Scelto nel draft del 2008 al quinto giro dai Broncos, all’inizio del suo anno da rookie, subisce la rottura del tendine di Achille ed il suo nome finisce sulla PUP list. In seguito, diventa quello che viene definito un journeyman termine anglosassone per definire uno sportivo che cambia un grande numero di squadre. Infatti, la lista delle franchigie NFL che hanno scritto il suo nome nel roster sono tante: Broncos e Browns nel 2009, Buccaneers nel 2010, Jets e Falcons nel 2011 e, per concludere, una fresca partecipazione al mini-camp dei Panthers.
Anche le sue statistiche ci dicono molto poco: tre partite (tutte con i Falcons nel 2011) ed un solo tackle.
Tutto ciò fa stare tutt’altro che tranquilli. Tuttavia, parliamo pur sempre di un backup. E poi, diciamoci la verità, qualcuno di voi conosceva Victor Cruz?
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Arriva anche una bella notizia. Proprio in queste ore Chris Canty ha dichiarato che è in via di guarigione dall’operazione al ginocchio che lo aveva costretto a scrivere il suo nome nella PUP list all’inizio del Training Camp. Addirittura potremmo vederlo durante la prima di campionato contro Dallas. Certo si tratta solo di supposizioni e di speranze.
Non possiamo che incrociare le dita e sperare.
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L’ultima notizia di giornata riguarda sempre la DL, ma questa volta uno dei pezzi forti: Justin Tuck.
Infatti, il DE 28enne, ha dichiarato in un’intervista al NY Post, che la scorsa stagione ha seriamente pensato al ritiro. Il motivo è legato ai tanti problemi fisici che lo hanno tormentato per tutti il 2011, ma anche a quelli psicologici dovuti alla perdita del nonno e dello zio.
Per fortuna, le cose sono andate per il meglio. Dopo aver parlato con Coughlin, la moglie e la sua famiglia ha cambiato idea, aiutando i Giants ad arrivare a quel fantastico finale di stagione che nessuno di noi dimenticherà mai.