Guardare avanti

Week 12 proponeva l’arrivo a Glendale dei Rams, usciti vincitori con una prova ordinata, senza commettere errori pesanti. Bradford infatti ha chiuso senza lanciare intercetti, aiutato dal buonissimo lavoro del gioco su corse, mentre la difesa di Saint Louis ha forzato quattro intercetti (e due TD) a Ryan Lindley, alla sua prima da titolare in NFL.

Ma ci sono delle note positive che ci piace evidenziare, abituati come siamo all’immobilismo del Coaching Staff riguardo ai problemi della squadra.

Lindley alla sua prima da titolare, ha evidenziato una buona sicurezza aiutato da un Gameplan finalmente all’altezza, che lo ha spesso visto impegnato in passaggi corti su tracce orizzontali. Dopo il primo errore, un intercetto riportato in TD da Jenkins, il rookie da San Diego State ha avuto difficoltà a rientrare mentalmente nella gara. Lindley ha così compromesso la sua precaria precisione sul profondo, di fatto annullando qualsiasi tentativo di gioco verticale (tranne alcuni passaggi sul TE Housler, beccato in corsa ed autore di un paio di giocate con buone YAC). Guardando solo le cifre si potrebbe pensare ad una partita completamente negativa, ed invece non è stato così. Certamente i quattro INT sono un fardello pesante, ma Lindley ha mostrato una discreta mobilità, fondamentale con una linea offensiva di pessimo livello. La partita contro i Jets, di Domenica prossima alle 19, sarà un banco di prova importante.

Buone notizie anche da Beanie Wells, autore di 2 TD e di belle giocate. Certamente la forma non è ancora quella ottimale, ma Wells ha gambe ancora fresche e potrà dare una mano per conquistare qualche vittoria nelle cinque gare rimanenti. Sotto-utilizzati Powell e Stephens-Howling, e non ne capiamo il motivo. Soprattutto Powell ha dimostrato esplosività nelle poche volte in cui è stato chiamato in causa, mentre LSH veniva dalla migliore prestazione in carriera. Misteri…

Menzione d’onore per la linea offensiva, che rispetto alla gara di andata ha tenuto a bada il fortissimo front-7 dei Rams. Potter e Massie hanno contenuto bene Long e Quinn (non finiti neanche in tackle chart) sia sulle corse che sui passaggi. Un segnale positivo che evidenzia il buon lavoro fatto dal rookie di Boise State, e da Massie che sta acquisendo quella malizia necessaria per essere un tackle in NFL. Viceversa continua a sorprendere in negativo l’apporto di Sendlein e Snyder, mentre Colledge si mantiene su livelli onesti, senza eccedere in positivo o in negativo. Il supporto anche dei TE e dei WR in fase di bloccaggio è sembrato opportuno, tanto da consentire finalmente a Wells anche qualche corsa esterna che mancava da troppo tempo.

Gli aggettivi per la difesa si sono sprecati in queste settimane, ma si è assistito ad un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Di fatto i punti concessi dalla difesa sono 17, quanti quelli segnati dall’attacco. È mancata la grande giocata, l’intercetto o il fumble decisivo, capace di riportare l’inerzia dalla propria parte, seppure si siano forzati alcuni 3 and out in momenti chiave.

Manca l’apporto ad alti livelli di Dockett, evidentemente lento ed ancora impacciato sulla LOS, su cui grava l’infortunio di metà stagione. Di certo non ha aiutato l’assenza di Campbell, mal sostituito da un indisciplinato Talley e da Eason. Lampi di classe si sono visti da Williams, mentre Acho ha dimostrato di avere un motore sempre acceso, coadiuvato da un buon Groves e dal sempreverde Lenon, oltre che dall’immenso Washington, mantenutosi sugli standard da Pro Bowl a cui siamo ormai abituati.

Qualche miglioramento anche nelle secondarie, dove Peterson è sembrato reattivo in fase di Run Support e pronto per gli Special Teams. Benissimo come al solito Rhodes, mentre si è ufficialmente aperto un caso Wilson, già sostituito in alcune situazioni di gioco ad Atlanta da Rashad Johnson. Una mancanza di intensità che si è fatta sentire sulla LOS, dove Jackson ha avuto buone corsie per quasi tutta la gara. Bocciato Gay, dopo l’ennesima prestazione incolore, mentre Adams ha mostrato di valere un ruolo da quarto CB, sostituendo ottimamente Fleming nei Nickel package.

 

Se Whisenhunt riuscisse a trovare equilibrio in cabina di regia, la partita con i Jets sarebbe alla portata. Staremo a vedere.