Avanti un altro!

Sembra di vedere, in effetti, la fortunata trasmissione di Bonolis. Da un Front Office notoriamente silente in Free Agency a dei veri botti di capodanno con i tagli d’élite. Due giorni fa è stato il turno di Michael Boley, ieri lo sfoltimento è proseguito con il rilascio di altre due pedine importanti degli ultimi anni: Ahmad Bradshaw e Chris Canty.

Ahmad Bradshaw

Il taglio del RB era forse il più prevedibile. È da un paio di stagioni che è tormentato da infortuni che hanno contribuito a rendere altamente instabile il suo rendimento in campo. Poco più di 1000 yards quest’anno sono un indicatore di evidenti problemi. Inoltre, dietro di lui ci sono due giovanissimi pronti a dire la loro: David Wilson che vorrà qualcosa di più dei semplici ritorni di kickoff e qualche snap in garbage time ed Andre Brown che, dopo aver tolto le castagne dal fuoco in parecchie occasioni, pretenderà un ruolo da attore protagonista. Ovviamente nulla vieta il rientro di Bradshaw con qualche soldino in meno sullo stipendio.

Sempre nella stessa giornata arriva anche il taglio di Chris Canty. E qui le cose cambiano. Infatti, nonostante l’assenza nella prima parte della stagione, i risultati si sono visti. In un generale calo della difesa i suoi numeri si discostano dal trend negativo di quelli del suo reparto. In 300 snaps: 25 tackles, 3 sacks, 5 hits e 16 stops dell’attacco avversario.

Chris Canty

Quindi, caratteristiche nettamente differenti rispetto al rilascio del RB. In una DL fantastica ma disastrosa nell’ultima stagione è stato l’unico a mettere su qualcosa di positivo. Perché questo taglio? Soprattutto, perché due tagli così importanti in difesa (Boley e Canty)?

Le spiegazioni possono essere molteplici. Una – puramente economica – dovuta allo spazio da creare per un contrattone di Cruz. Un’altra riguarderebbe l’inizio di una rifondazione del reparto difensivo. In realtà la prima opzione sembrerebbe quella più valida perché il trentenne DT avrebbe avuto un contratto di 6.25 milioni quest’anno e 6.5 per il prossimo. Resta qualche dubbio a riguardo; magari questa sorta di spending review poteva troncare qualche altro ramo secco.

È notizia di poco fa, invece, la firma di un contratto annuale del valore di 725,000 $ del TE Bear Pascoe.