Chip Kelly, dalle papere alle aquile

Il 16 gennaio passato, Chip Kelly ha accettato l’incarico di head coach dei Philadelphia Eagles, lasciando Oregon e soprattutto lasciando un grandissimo ricordo delle sue quattro stagioni sulla sideline delle papere.

Due volte COTY del Pac-10, ha portato gli Oregon Ducks a livelli agonistici eccelsi, ivi compreso il sogno di giocarsi il BCS Championship del 2011 contro Auburn.
Arrivato dall’università del New Hampshire, dove aveva servito come offensive coordinator portando la spread offense dei Wildcats fino al secondo posto nazionale per yards totali, terzo per punti (2005), si era messo a servizio di colui che si può considerare il maggior contributore dell’ascesa del programma di Oregon alla ribalta nazionale, con la partecipazione a dodici Bowl, più di quelli messi assieme dal college in tutto il secolo precedente: Mike Bellotti.
Con il pirotecnico attacco del misconosciuto Kelly, Bellotti ed i tifosi dei Ducks potevano sognare nella stagione 2007, partita in sordina ed arrivata alla vigilia della gara con Arizona con il #2 del rank nazionale, il maledetto infortunio di Dennis Dixon aveva fatto sfumare la possibilità di giocare per l’alloro nazionale, trascinando la squadra a tre sconfitte consecutive.
La promozione a fine 2008 del monumento Bellotti a direttore atletico del College, aveva spalancato le porte dell’head coaching per Kelly, al primo incarico di questo tipo.
Il suo modo pungente di trattare con i giornalisti ed il suo atteggiamento carismatico ha sempre fatto da contraltare alla riservatezza sulla sua vita privata: con gente di football si parla di football, e si parla magari con quelle che i fan delle papere hanno ribattezzato “chipismi” (chipisms), frasi lapidarie sparate con un lato della bocca, da far impazzire i giornalisti avidi di interviste sbrodolate e costretti ad andarsene con mezza riga, così come impazzivano per i giochetti che Chip prepara sulla sideline come i quarti down e le conversioni da due punti.
Con lui, Oregon ha messo in fila quattro anni fulgidi, con una percentuale di vittorie oltre il .860 che sale a oltre .910 per gli scontri di Conference.
Quattro bowl in quattro anni, di cui quello per il titolo nazionale 2010, perso come detto sopra con Auburn, sono il suo lascito al programma di football del college di Eugene.
Anni iniziati in una maniera non tanto positiva, quando alla prima gara con Boise nel 2009, LaGarrette Blount prese a pugni in diretta TV il DE di Boise Byron Hout reo di un taunting sotto al naso dell’HC degli ospiti (un destro da KO cercatelo sul tubo). Poi la squadra aveva fatto un grande cammino interrotto solo dalla sconfitta con Stanford, la vittoria del Pac-10 e la partecipazione al Rose Bowl avevano chiuso un anno iniziato senza i due QB che si erano alternati in cabina di regia (Dixon a Pittsburgh, e Brady Leaf diplomato) ed un ranking fermo a #21 in preseason.
imageIl 2010 fu ancora di peggiori auspici direttamente prima dell’inizio del campionato, quando per vari motivi ben nove ragazzi dovettero lasciare la squadra, tra questi destò scalpore l’esclusione del QB titolare Masoli, finito al centro di una vicenda di furto con scasso, e l’esclusione di LaMichael James e Rob Beard dalla gara inaugurale per una storia di molestie.
Ma Kelly aveva lavorato bene e anche con il QB di riserva, Darron Thomas, e le previsioni degli “esperti” che rankavano le papere #11 a livello nazionale, fu una stagione coi fiocchi, tanto che il 16 ottobre, all’uscita del report settimanale di AP Poll, Oregon, per la prima volta nella sua storia fatta di 117 anni di football, risultava #1 del ranking. E lo rimase sino al termine della stagione regolare, la prima nella storia senza sconfitte e senza pareggi. Purtroppo il BCS Championship non andò come tutti i tifosi speravano e la sconfitta con Auburn (per un field goal a tempo scaduto) privò i Ducks del titolo nazionale. Kelly vinse una fila di premi come coach dell’anno ma restava a secco di Bowl.
Nel 2011 venne anche il turno di sfatare questo incantesimo: dopo il traumatico inizio e la sconfitta con LSU, Oregon riprese il cammino interrotto solo dalla sconfitta con USC che poi per via delle sanzioni NCAA non potè disputare la finale di Conference, dove i Ducks regolarono UCLA 49-31 e guadagnarono il titolo a disputare il Rose
Bowl contro Wisconsin, battuta finalmente 45-38 con un ultimo quarto da 10-0 che cambiò padrone alla gara.
Il 2012 ha concluso il ciclo dell’allenatore ad Eugene, un anno in cui l’unica sconfitta è arrivata all’overtime contro Stanford, e questo ha impedito ai Ducks di giocarsi il titolo di Conference ed ha fatto perdere il ranking #1, alla fine della stagione la squadra ha giocato e vinto il Fiesta
Bowl contro Kansas State, di fatto chiudendo l’epoca di Chip Kelly.
Al suo posto ci sarà Mark Helfrich, già OC, che continuerà nella tradizione offensiva di un college cresciuto tantissimo negli ultimi tre lustri. Per Kelly invece un grande in bocca al lupo per il suo volo dal nido delle papere al picco delle aquile.