[Draft 2013] Justin Pugh
Sei a casa con gli amici, purtroppo non puoi essere lì a NY per assistere in diretta alla cerimonia del Draft 2013 e ad un certo punto ti arriva la telefonata di Tom Coughlin per dirti che entri a far parte dei suoi ragazzi: scelto al primo giro dai New York Giants. Può partire la festa degli amici che ti saltano addosso.
Questo è stato l’inizio di carriera professionistica di Justin Pugh. Vediamo di conoscerlo meglio.
Justin Pugh – (Round 1, Pick 19, Overall 19)
Caratteristiche fisiche.
Altezza: 1,93 m
Peso: 139 kg
Combine
40 yd dash: 5,14 sec
Vert jump: 72,39 cm
Broad jump: 2,62 m
3 cone drill: 7,45 sec
20 yd shuttle: 4,63 sec
Justin è un ragazzo che dieci anni fa era un giocatore di hockey con ben poche speranze. Una vita non tanto semplice la sua, solo poco tempo fa ha perso il padre con il quale si era riavvicinato in seguito al divorzio con la madre avvenuto quando aveva soli cinque anni. Piccola curiosità. La madre si è successivamente sposata con un costruttore proprietario di un’impresa che ha lavorato alla costruzione del MetLife. Justin vanta tanti complimenti dai suoi allenatori di liceo ed università che sottolineano il suo ottimo carattere ed il tipico “viso da bravo ragazzo” fuori dal campo per diventare “una bestia” quando si gioca. Finalmente la sua vita gli ha proposto un svolta. E di quelle serie. Sembrerebbe, insomma, il tanto abusato “sogno americano”.
Scott Shafer, coach di Syracuse, lo ha paragonato a David Diehl che proprio lui ha allenato ad Illinois.
Justin ha un buon bagaglio di esperienza di gioco in NCAA, avendo giocato da starter praticamente tutte le partite negli anni universitari, ad esclusione di uno stop a causa di un intervento chirurgico alla spalla. Ha giocato sempre come OT ma potrebbe riadattarsi anche come OG. Sia a destra che a sinistra del centro. Rendendolo di fatto utilizzabile per 4 slot sulla linea offensiva.
Due sono le sue caratteristiche principali: “good feet” (ossia quella capacità estremamente importante per un OL nell’utilizzo degli arti inferiori) e la mobilità, requisito fondamentale nell’utilizzo di schemi che presentano movimenti di pull ma in generale utile nella protezione del proprio QB. Una buona dose di forza gli permette inoltre un solido posizionamento in linea, come una sorta di Spiderman aggrappato al terreno.
Le pecche principali arrivano dal punto di vista fisico come le tanto criticate “braccia troppo corte” (poco più di 80 cm) e quindi non adatte a tenere a dovuta distanza i DL avversari. Questo aspetto non è da ignorare in quanto in NFL i tempi sulla linea di scrimmage sono infinitesimi e sicuramente inferiori a quelli della NCAA. Qualcuno lo critica anche sul fisico che dovrebbe irrobustire un po’ di più, pagando magari sull’agilità.
Numerose le proteste dei tifosi che avrebbero desiderato altri giocatori talentuosi rimasti in gioco che avrebbero potuto coprire buchi più importanti. La risposta di Jerry Reese ha la solita pachetezza:
“Era il ragazzo più forte in gioco. Forse pensate che io stia scherzando quando dico questo, ma era il ragazzo più forte in gioco.”
Per concludere citiamo Mike Mayoch che in un mock draft aveva affibbiato Pugh proprio ai Giants con questo commento:
“Penso che sia particolarmente adatto per quello di cui i Giants hanno bisogno. Il lato destro del loro linea offensiva sta invecchiando e questo ragazzo è molto tecnico. Non mi preoccupo per le braccia troppo corte. Mi interessa il suo gioco di gambe, i suoi angoli, la sua comprensione del gioco. La sua versatilità renderà i Giants una migliore squadra di football”
Come dicevamo sul forum, fidiamoci.
Benvenuto, Justin.
In bocca al lupo!