[Draft 2013] Ryan Nassib
Ed all’improvviso un fremito. Qualcosa che non ti aspetti da una front office notoriamente statico sia sul draft che in free agency. Durante il quarto giro arriva, infatti, la notizia: trade up per i Giants. Cediamo la sesta scelta di quest’anno ai Cardinals per scegliere come tredicesimi invece che diciannovesimi al quarto giro.
I cuori dei tifosi Giants vengono all’improvviso sconvolti: che sia finalmente l’ora del colpaccio? Magari di un LB rimasto nascosto finora?
No. Niente di tutto questo. Prendiamo, con grande stupore, Ryan Nassib, QB da Syracuse. Stupore legato non al valore del giocatore ma al ruolo.
Reese ha subito dichiarato che era nell’aria il progetto di un QB da “far crescere” dietro Eli Manning. È probabile che fosse prevista la scelta di QB ai giri più bassi, ma Nassib ancora disponibile ha cambiato i piani della dirigenza ed, essendo i Raiders potenziali concorrenti, si è ritenuta opportuna una trade up.
Ryan Nassib (Round 4, Pick 13, Overall 110)
Caratteristiche fisiche.
Altezza: 1,88 m
Peso: 103 kg
Combine.
40 yd dash: 5,06 sec
Vert jump: 72,39 cm
Broad jump: 2,67 m
3 cone drill: 7,34 sec
20 yd shuttle: 4,53 sec
Ryan, oltre ad essere un buon QB, è un ottimo studente. La sua famiglia è completamente dedicata al football. Il padre, Gil, ha giocato all’università di Delaware. Il cugino, Joe Nassib, gioca come CB a Syracuse ed, infine, anche il fratello più piccolo di Ryan, Carl, è un DE a Penn State.
Ryan arriva a Syracuse in un momento non felice per l’università: la squadra aveva vinto appena 9 partite in tre anni. Il 2008 è il suo anno da freshman (redshirt), dal 2009 inizia a fare le sue prime apparizioni in campo ma guarda la maggior parte delle partite dalla panchina. Inizia il suo triennio da starter nel 2010 (2,334 yds, 19 TD, 8 INT, 56.4% compl) facendo concludere Syracuse con un 8-5 che non gli riusciva dal 2001. Fino al 2012 (3,749 yds, 26 TD, 10 INT, 62.4% compl) le vittorie saranno 21.
Preciso e sicuro nel corto-medio raggio, dimostra buone capacità di lettura del gioco e grande intelligenza tattica. Si impegna spesso nel chiudere un down di persona anche se fuori dalla tasca non dimostra ancora molta tranquillità. Da rivedere sono alcune incertezze collegate probabilmente a doti atletiche non eccezionali.
Molti analisti evidenziano la sua grande capacità di tener d’occhio non solo i ricevitori ma soprattutto i movimenti delle secondarie. Intendiamoci, non ha un braccio in grado di sparare cannonate ma la tecnica di rilascio è soddisfacente. Negli ultimi tempi è migliorato molto nella lettura di gioco nella fase “pre-snap”. È, inoltre, universale il parere sulla sua stoffa da leader.
Tom Coughlin si è dimostrato immediatamente felice della scelta e della possibilità del ragazzo d’imparare tanto dietro Eli. Quest’ultimo da parte sua ha dimostrato disponibilità a fare da chioccia parlando anche della sua esperienza da rookie in NFL e del mondo completamente nuovo che ti si apre davanti.
Un prospetto da coltivare, cercando di migliorarne il punto di vista atletico ed alcune imperfezioni nella tecnica. Un lavoro che potrebbe essere anche più facile del previsto vista la grande voglia di lavorare di Ryan.
Ryan. Un ragazzo che al 99% non diventerà Aaron Rodgers ma (si spera) neppure Tebow.