Il football, la grazia e l’entusiasmo

In occasione del football day di Ferrara ho avuto l’opportunità e la fortuna di assistere al primo Rose Bowl CIFAF tra le formazioni delle Lobsters Pescara e delle Furie di Cernusco sul Naviglio. Quando dico fortuna non uso un termine a caso, e vi spiegherò anche perché.

Ovviamente il main event della giornata era il XXXIII Italian Superbowl, e il Rose Bowl era né più e né meno considerato come un evento di contorno. Ebbene, dopo aver assistito ai due incontri, devo dire che quello che mi ha lasciato la bocca più dolce è stata proprio la partita delle ragazze. Forse per un motivo “sentimentale”: sono uno dei reduci di quel lontano Campionato LIF del 1980, e l’atmosfera su quel campetto era la stessa di Castelgiorgio. Nulla a che vedere con la perfezione dell’organizzazione del Superbowl, trattato dalla città di Ferrara con un rispetto sconosciuto alla maggior parte delle sedi italiane, ed organizzato con una precisione maniacale, degna quasi della NFL.

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Sul Mike Wyatt Field si respirava entusiasmo, gioia di partecipare, consapevolezza di essere lì a scrivere una pagina importante per il football e per lo sport femminile italiano. E poi c’era tanta grazia e bellezza, quella grazia e bellezza che solo lo sport – seppur rude come il football – sa conferire alle donne: occhi magnetici che scrutavano da dietro i face-masks, sorrisi splendenti solo a momenti nascosti dai paradenti. E la gioia di aver partecipato, anche se il risultato alla fine non aveva premiato tutte le aspettative.

In più, anche una partita bella, equilibrata (conclusa all’overtime) e ben giocata dalle due squadre, che si sono affrontate lealmente e con una tecnica che mai mi sarei aspettato. Grandi corse, ma anche un TD delle Furie su lancio, quindi nulla da dire (a parte qualche intemperanza verbale del tifo, purtroppo ancora troppo legato alla mentalità calcistica: il football è sport leale, e mai si augura a un atleta in campo di “tornare a casa in barella“!).

Una disamina di pancia la mia, non certo tecnica. Non sarebbe giusto per una disciplina all’esordio. Vorrei concludere solo facendo i complimenti a tutte le ragazze che hanno dato l’anima nell’arco di tutto il campionato, al Commissioner Paschetto e a tutti coloro che si sono adoperati per portare al successo questa realtà. La seguirò con piacere e farò il tifo perché possa affermarsi velocemente.

Foto ©2013 Stefano Schwetz e Fabio Oriani