NCAA Game Of The Week: Georgia @ Clemson
Georgia-Clemson inizia nella notte dei tempi, e precisamente il 9 ottobre 1897 nell’Herty Field di Athens, Georgia. Quelli che poi diventeranno i Bulldogs, al sesto anno del loro programma di football, vinsero 24-0 in quell’apertura di stagione che poi si rivelerà drammatico: tre settimane dopo avverrà morte del FB Richard Von Albade Gammon ( Se ne parla qui ) durante la gara contro Virginia. Solo l’appello contro la fine dello sport universitario, lanciato dalla stessa madre del ragazzo morto, Rosalind, convinse poi il governatore che non controfirmò la legge per il bando del football universitario, e Georgia tornò in campo regolarmente per terminare la stagione. I rossoneri, nonostante il travagliato periodo che li aveva colpiti, ripeterono la vittoria contro Clemson anche nel 1898 vincendo 20-8 e nell’ultimo anno del XIX secolo con una vittoria 11-0.
Con la fine del secolo, finì anche il dominio georgiano nella gara che si ripropose senza interruzioni sino al 1916. I Clemson Tigers, che avevano approntato una squadra di football solo dal 1896, entrarono a regime ed i loro sforzi culminarono nella serie di vittorie che andarono dal 1900 al 1906, con punteggi che non lasciarono che le briciole ai rossoneri, non erano anni felici in Georgia, costretti a cambiare frequentemente coach (14 tra il 1892 ed il 1908). Nelle successive sfide, i Bulldogs allenati da Cunningham, riportarono l’inerzia della rivalità dalla loro parte con sette vittorie contro le due di Clemson, oltre ad altri due pareggi.
Tra le due guerre, le due squadre si sfidarono più raramente, Georgia non perse nessun incontro dei sei disputati (5 vittorie e un pareggio) in un periodo in cui maturò anche il suo primo titolo nazionale sotto la direzione di Woodruff, e per Clemson i tempi continuarono ad essere duri anche per tutti gli anni ‘40 quando tutte le gare vennero giocate nel già attivo Sanford Stadium capace all’epoca di ben 30.000 posti.
Clemson ruppe il digiuno di vittorie il primo ottobre 1955 sul proprio terreno 26-7: sarà l’unica W prima che si facciano gli anni ‘70 e la sfida diventi un classico, ben più combattuto e con ben altre poste in palio.
Georgia Bulldogs e Clemson Tigers sono stati vicendevolmente una spina nel fianco sin dalla fine degli anni ‘70 quando le gare si tennero a carattere annuale ininterrottamente dal 1973 al 1987; le uniche sconfitte in regular season di Clemson nel 1978, 1982 e 1991 sono arrivate per mano dei Bulldogs, mentre l’unica battuta d’arresto di Georgia durante i tre anni di Herschel Walker fu nella Death Valley nel corso della stagione 1981 che portò la squadra guidata da Danny Ford al titolo nazionale.
Durante gli anni ‘80, quando i due programmi ebbero i loro migliori momenti, nessuna rivalità in tutto il college football era più importante a livello nazionale, questo nonostante la gara fosse sempre giocata entro le prime tre settimane di stagione.
La partita del 1980 fu segnata dal fantastico ritorno di punt del DB Scott Woerner che sfruttò un’ottima serie di blocchi dello Special Team, incuneandosi sul versante destro dopo aver rotto un placcaggio ed essere sfuggito a due avversari. Georgia sarà campione nazionale dopo aver battuto Notre Dame al Sugar Bowl 17-10.
Le nove palle perse forzate dalle Tigri l’anno dopo contro i quotatissimi campioni in carica diedero a Clemson l’ingresso nel ranking, scalato sino all’Orange Bowl vinto contro Nebraska ed a quello che finora è l’unico titolo nazionale degli arancioni della Carolina del Sud.
A cavallo tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 le gare si fecero meno fitte, in coincidenza del non esaltante periodo che ha attraversato Georgia. La gara non venne messa in programma nel 1988, nel 1989, nel 1992, nel 1993 e dal 1996 in avanti fino al 2002 quando Georgia sconfisse Clemson 31-28.
La sfida che aveva infiammato gli anni ‘80 tornò in ghiaccio dopo che Georgia massacrò i Tigers 30-0 a domicilio il 30 agosto 2003, in assoluto la peggior sconfitta di una annata comunque di luci ed ombre. Una rarità, veder finire una gara tra Tigers e Bulldogs con un tale scarto. Di solito i match rimangono molto equilibrati come testimoniano due degli ultimi tre incontri: due punti di differenza nel 1995 e tre punti nel 2002. Tuttavia, nell’arco di una rivalità nata nel 1897, Georgia mantiene un record ampiamente positivo di 41-17-4, in cui spiccano le 5 vittorie di fila iniziate nel 1991. La serie è ancora aperta. La gara del 2013 verrà giocata in casa da Clemson, mentre Georgia è stata padrona di casa in 41 occasioni su 62 gare.
Per l’occasione, si rispolvereranno le migliori tradizioni del popolo arancione, come la corsa giù per la collina, considerati “The Most Exciting 25 seconds in College Football”, o come l’Howard’s Rock, una pietra che coach Frank Howard ricevette in dono da un ex studente classe 1919 e che tenne in ufficio come fermaporta finchè non decise di liberarsene facendola portare via da Gene Willimon che la piazzò su un percorso pedonale in cima alla collina che dava sull’East Endzone: la settimana successiva la squadra vinse contro Virginia e Howard sfruttò la coincidenza facendo un po’ di psicologia “Give me 110% or keep your filthy hands off of my rock”.
La gara di domani vedrà contrapposte due squadre che iniziano la stagione nella top 10 di molti ranking prestagionali. USA Today ed AP hanno Georgia al quinto posto, Clemson all’ottavo. Non un buon segno per Clemson, che negli anni in cui è partita nella top 25 ad inizio stagione è sempre andata incontro a stagioni semi-disastrose: l’ultima volta, nel 2008.
Clemson Offense vs. Georgia Defense
Clemson gioca l’incontro in casa, e dovrà sfruttare il fattore ambientale. Gli 82.000 del Memorial Stadium dovranno essere un punto a favore da subito per dare una mano ai giocatori in campo. I coach di Clemson saranno consapevoli di potersi giocare questa carta, ed ecco perché ci aspettiamo una partenza veloce dei Tigers.
Quando si parla di Clemson, l’aggettivo veloce è ben appropriato: l’attacco guidato dall’ OC Chad Morris ha come fondamento una filosofia up-tempo volta a minimizzare i tempi morti tra le giocate. I vantaggi della up-tempo sono notevoli per un attacco: principalmente uno stress fisico per la difesa, costretta a dover giocare ad un passo molto più alto del normale.
Un grande stress mentale data la concentrazione richiesta per affrontare al meglio ogni giocata: senza huddle fra le azioni la gestualità viene accentuata per trovare le contromisure all’attacco, e quando una difesa deve allinearsi con molta comunicazione gestuale ci potrebbero essere malintesi che un QB esperto come Boyd saprebbe subito punire.
Morris inoltre avrà a sua disposizione una varietà di formazioni, look, che aumenteranno la confusione nella difesa di Georgia. Sebbene la formazione base di Clemson sia una Spread (4 WR, 1 RB), Clemson non disdegna formazioni come la Pistol (sia ad uno, due o tre back), Shotgun, I-Formation, Empty, Unbalanced Line. Tutte giocate ad un ritmo frenetico. Ci aspettiamo dunque da parte della difesa di Georgia un rallentamento del ritmo se possibile, cioè nei momenti in cui l’attacco di Clemson cambia personale in campo. Per dare un’idea, qualcosa di molto simile a quello che fece Alabama contro Texas A&M l’anno scorso quando anche senza necessità impellente, Saban ruotava i suoi giocatori in campo e ordinava loro di uscire molto lentamente dal terreno di gioco.
Clemson inoltre si è dimostrata una squadra avvezza a giocate non convenzionali, se è vero che Boyd ha ricevuto una conversione da 2 punti, Watkins ha lanciato un TD, corso per tante yards nelle scorse stagioni. Anche questa una sfida per la difesa di Georgia, chiamata ad uno sforzo di disciplina non indifferente data la giovane età di molti ragazzi della secondaria.
Quello che la difesa di Georgia può fare per rallentare l’attacco di Clemson è controllare la linea di scrimmage cercando di non concedere nulla all’interno sulle corse e forzando le giocate all’esterno dove si segnala la presenza dell’OLB Jordan Jenkins, chiamato a sostituire l’ottimo Jarvis Jones volato a Pittsburgh. Una volta rallentato il gioco su corse Georgia potrebbe concentrarsi di più sul gioco aereo decisamente più pericoloso, senza sottovalutare i pericoli residui derivanti da giocate su corsa come la ormai celebre zone-read option, sempre capace di creare break in un incontro.
Georgia dovrà inoltre costringere Tajh Boyd a restare nella tasca, non concedendogli tempo per effettuare pericolosi scramble. Ancora una volta si evidenzia dunque il difficile lavoro di disciplina richiesto alla difesa di Georgia, che potrà contare in difesa solo su 3 titolari dalla scorsa stagione.
Georgia Offense vs. Clemson Defense
Ben altra musica per Georgia quando si parla di attacco. Aaron Murray guida una unità molto solida ed esperta che darà del filo da torcere a tutte le difese della nazione, compresa quella di Clemson che non è fra le migliori.
La sfida principale per gli uomini di coach Richt sarà controllare il cronometro tenendo la palla per se. Solo con lunghi drive Georgia sarà in grado di dare tempo alla difesa di rifiatare e allo stesso momento di non dare palla in mano a Boyd.
Un aspetto fondamentale sarà quello di non concedere turnover, ma qui non scopriamo nulla di diverso rispetto a qualsiasi partita. Georgia cercherà quindi di controllare la linea di scrimmage per attuare il suo potente gioco su corse, carburato dal ritorno in toto della linea offensiva dell’anno scorso e dall’esplosività dei sophomore Gurley e Marshall. Questo dovrebbe consentire a Murray di non forzare col gioco aereo, considerata anche la scarsa attitudine del ragazzo alle gare di cartello in cui tende a non giocare al meglio, fra fumble persi ed intercetti. Certamente la linea offensiva sarà chiamata ad un passo in avanti data la scarsa protezione concessa a Murray nel 2012 (27 sack).
Una volta stabilito un gioco su corse dominante Georgia potrebbe allungare il campo sul profondo, con finte di play action volte a liberare Mitchell e Conley, coppia di solidi ricevitori. La secondaria di Clemson infatti non è un punto di forza, data la mancanza di tutti i titolari dello scorso anno. La presenza di Travis Blanks da sola non basta a rendere l’unità sufficiente e siamo sicuri che Georgia voglia sfruttare qualche match-up di questo genere.
Certo una mano per Clemson potrebbe arrivare dall’esperto gruppo di linea difensiva e linebacker. Il DE Vic Beasley proverà a dare pressione dall’esterno, coadiuvato dal buon lavoro del gruppo di DT Jarrett, Watson, Williams. La linea difensiva porterebbe giovamento anche ad un gruppo di linebacker chiamato ad una gran prova per cercare di limitare le corse di Georgia, forzando situazioni di chiaro passaggio, situazione in cui Venables potrebbe portare in copertura qualche DB in più senza rinunciare ad una pass rush sufficiente anche se portata dalla sola linea difensiva.
Gli analisti vedono Georgia leggermente favorita, ma pronosticano una gara molto equilibrata che si preannuncia a punteggio elevato. Staremo a vedere.
Per la prossima settimana, NCAA Game Of The Week si trasferirà a nord, e precisamente ad Ann Arbor in Michigan, dove andrà di scena Notre Dame @ Michigan. Due squadre che assieme hanno una ventina di titoli nazionali. Insomma, cosucce da nulla…
Parte storica a cura di Gataz13
Ottimo esordio ragazzi.