NCAA – Profumo Di Bowl (Terza Parte)
Vogliamo farvi gustare al meglio i BCS Bowl che stanno per andare in campo, così abbiamo chiesto ad esperti ed appassionati di college football di darci la loro opinione. Di seguito troverete le impressioni di:
Enrico Basta, curatore per Endzone.it di “NCAA Game of the Week”
Giovanni Ganci, giornalista, commentatore sportivo e curatore di Huddle Magazine
Gabriele Balzarotti, blogger curatore di Ballin’ e writer per Huddle Magazine
Federico Pasquini, ex giocatore IFL e commentatore NCAA per Eurosport
Andrea Campagna, ex giocatore e commentatore NCAA per Eurosport
Luca Domenghini, writer e curatore delle pagine NCAA per Huddle Magazine
Roberto Gotta, giornalista, scrittore e commentatore NCAA per FOX
Francesco Ciavattini, curatore del blog Quel Che Passa il Convento ed appassionato NCAA
Rose Bowl – Pasadena, CA – 1 gennaio: Stanford vs. Michigan State
Federico Pasquini: Chiamatemi tradizionalista, ma questo é il Bowl a cui guarderò con maggiore interesse dal punto di vista tecnico. Due squadre costruite in modo estremamente simile e, nell’era di spread-offense e allineamenti difensivi sperimentali, alla vecchia (e vincente…) maniera. In attacco, il vero punto di forza sono le rispettive linee e la loro capacità di bloccare sulle corse. Pesanti, tecniche e infarcite di senior, hanno spianato la strada ai loro runningback per tutta la stagione e reso la vita facile ai quarterback. Nota personale: Jeremy Langford e Connor Cook sono il QB e il RB più migliorati da inizio a fine stagione. Ma la colonna portante delle due squadre sono le rispettive difese. MSU ha una 4-3 classica che ama anacronisticamente lasciare il personale di base in campo per i primi due down senza troppi riguardi per gli allineamenti offensivi, per poi scatenare creatività e look esotici una volta costretti gli avversari al terzo e lungo. Stanford é invece sponda 3-4 e tutto ruota attorno ad un grande pacchetto di linebacker in grado di fornire tutta la flessibilità che questo allineamento richiede. Pick: STANFORD
Andrea Campagna: Il mio pronostico è per Michigan State, anche se il margine è molto risicato. Stanford ha un talento complessivamente superiore ma ha già dimostrato contro USC di soffrire le squadre con un attacco simile a quello degli Spartans, basato sulle corse dirette dalla I-Formation, probabilmente perché la difesa dei Cardinal è progettata e costruita per fermare Oregon. D’altra parte i ragazzi di coach Mark Dantonio hanno dimostrato nel Big Ten Championship di essere diventati una squadra completa in attacco, andando quindi a colmare la propria maggiore lacuna, grazie soprattutto alla rapida maturazione del QB Connor Cook, cosa che ha fatto nascere qualche rimpianto per non aver puntato su di lui fin da inizio stagione (BCS National Championship Game? Non impossibile). L’esplosione del RB Jeremy Langford, uscito dal nulla ma capace di superare le 100 yard su corsa nelle ultime 8 partite, è una conferma della concretezza di questo attacco e soprattutto della sua linea offensiva. La difesa 3-4 di Stanford, molto performante in pass rush e all’esterno grazie soprattutto al rushbacker All-American Trent Murphy, mi sembra invece un po’ troppo permeabile all’interno e il fenomenale ILB Shayne Skov, giocatore che adoro, non può mettere una pezza a tutto. Parlando di OL, entrambe le squadre prediligono gli schemi di corsa basati sulla G-Power, quindi prepariamoci a vedere tantissimi pull delle guardie (spettacolare in questo ambito del gioco David Yankey dei Cardinal, due volte All-American) e in generale un gioco che si sviluppa molto tra i tackle. Per Stanford il workhorse Gaffney è una garanzia e l’assenza per gli Spartans del MLB e leader Max Bullough potrebbe favorirlo ulteriormente. Ma la vera differenza per me potrà farla la secondaria di MSU guidata dal CB All-American Darqueze Dennard, vincitore del Jim Thorpe Award come miglior DB della stagione e sicuro protagonista in NFL dalla prossima stagione (il soprannome ‘No Fly Zone’ gli si addice). Kevin Hogan, il QB dei Cardinal, ha dimostrato una preoccupante involuzione nel gioco di passaggio rispetto al suo promettente 2012 e non credo che abbia le qualità per scardinare la difesa degli Spartans, che si basa su una particolarissima cover 4-press ed è complessivamente una delle più forti della nazione (se non la più forte), frutto dell’eccellente lavoro di Pat Narduzzi, uno dei migliori DC della nazione nonché vincitore del Frank Broyles Award come miglior assistant coach. Proprio per questo mi aspetto che il brillante head coach dei Cardinal David Shaw usi Hogan maggiormente come possibile minaccia nel gioco di corse, visto che il ragazzo ha tutto per essere un ottimo QB dual-threat. Ma anche questo potrebbe non bastare contro la squadra che ha fermato Ohio State e il duo Miller-Hyde. Pick: MICHIGAN STATE
Luca Domenghini: Dico Stanford per due motivi. Il primo è che nel corso della stagione le partite importanti le ha vinte senza sbagliarle (chiedere a Oregon, Arizona State). Il secondo è l’attacco: se le due difese sono di livello simile, per l’attacco il discorso è diverso, Gaffney, Hogan, Montgomery son giocatori che gli Spartans si sognano. MSU troppo anemica in attacco per cercare di provare a reggere il ritmo di Stanford, e soprattutto la difesa dei Cardinal non è quella di Ohio State. Pick: STANFORD
Francesco Ciavattini: Dovessi scommettere…Metterei under qualsiasi sia la quota; scherzi a parte sono due ottime difese, ma Stanford nel complesso mi pare una squadra più completa. Pick: STANFORD
Giovanni Ganci: La vincitrici di Pac-12 e Big Ten si affrontano nel Bowl con il pronostico più incerto. Michigan State arriva dalla vittoria contro Ohio State che ha dato morale alla truppa mentre Stanford è più abituata a questi palcoscenici e alla pressione che portano. Vado controcorrente e se la difesa di Michigan State ferma Gaffney gli Spartans hanno la possibilità di raggiungere una vittoria storica. Pick: MICHIGAN STATE
Enrico Basta: Partita che ovviamente si deciderà in trincea, troppo facile questa previsione. E allora la chiave della partita secondo me potrebbe essere il gioco dei due QB, Hogan e Cook. Se qualcuna di queste due squadre avrà successo a stabilire il proprio gioco su corsa, la chiave saranno le play-action con cui allungare le difese e renderle oneste. In questo senso mi piacciono molto le prospettive di Stanford, più abituata a partite di alto livello nei suoi maggiori interpreti e favorita anche dalla mancanza di Bullough, il miglior tackler di Michigan State. Pick: STANFORD
Gabriele Balzarotti: gli Spartans contro Stanford. Una delle gare più equilibrate! Attacco di Stanford e difesa di Michigan State, vado per la difesa degli Spartans. Pick: MICHIGAN STATE
Fiesta Bowl – Glendale, AZ – 1 gennaio: Baylor vs. UCF
Andrea Campagna: I Bears sono stati una delle squadre dell’anno e solo nel finale di stagione si sono disuniti, complici anche gli infortuni ad alcuni dei principali playmaker del pirotecnico attacco orchestrato dalla sideline dal geniale Art Briles. UCF è una buona squadra che merita una vetrina importante per una stagione decisamente al di sopra delle attese ma un BCS Bowl è obiettivamente troppo per i Knghts. Purtroppo il maggiore dei tanti limiti del BCS è il posto di diritto nei bowl principali alla vincente della ex Big East, conference da troppi anni major di nome ma non di fatto, e parliamo di uno di quei privilegi derivanti da accordi politico/economici nei quali il merito sportivo non conta. Per fortuna la cosa cambierà dal prossimo anno anche perché non sempre ci si può aspettare un Teddy Bridgewater che gioca alla sua maniera permettendo a Louisville di avere la meglio su quei Florida Gators già in versione 2014 che abbiamo visto nell’ultimo Sugar Bowl, quando abbiamo assistito al più clamoroso upset della storia dei BCS Bowl. Resta il fatto che il football, soprattutto quello collegiale, è imprevedibile per definizione quindi tutto può succedere, come sempre. Ma a livello di pronostici non c’è storia, come non c’è storia nell’indicare il Fiesta come il meno interessante dei BCS Bowl a livello di appeal. Pick: BAYLOR
Federico Pasquini: In molti si chiederanno come Central Florida sia giunta ad un BCS bowl. Bizzarrie del sistema in cui non vale la pena di addentrarsi nel suo ultimo anno di esistenza. In ogni caso, non far segnare punti agli avversari é senz’altro un buon inizio, e i Knights sono dodicesimi nella nazione in questo aspetto del gioco. Pronosticati per finire quarti nella American Athletic Conference a inizio stagione, l’hanno invece vinta e hanno perso unicamente con South Carolina di 3 punti. La questione chiave é ovviamente se riusciranno a non far segnare punti anche a Baylor, ovvero l’attacco più prolifico della nazione. UCF ha buoni atleti in difesa, ma personalmente non credo che abbia personale sufficiente per contrastare tutte le opzioni e il ritmo dell’attacco di Art Briles. Pick: BAYLOR
Gabriele Balzarotti: la squadra più calda della NCAA nell’ultimo mese è UCF mentre Baylor è in calo, vado per Bortles! Pick: CENTRAL FLORIDA
Enrico Basta: Partita dall’esito che sembrerebbe abbastanza scontato, ma che potrebbe essere più combattuta del previsto. Baylor parte con i favori del pronostico e UCF nell’ultima parte di stagione è sembrata in calando. L’unica speranza di UCF di vincere la partita è quella di fermare il gioco su corsa di Baylor. Baylor è una squadra che attacca molto bene con il suo gioco aereo, ma non disdegna dosi massiccie di corsa tra i tackle. Una volta reso monodimensioinale, il loro attacco diventa più prevedibile e la gara con Oklahoma State lo dimostra. UCF dovrà essere in grado di creare blitz creativi e mandare al tappeto tante volte Petty, facendogli perdere confidenza. Difficile, ma non impossibile data l’ottima linea difensiva dei Knights. Pick: BAYLOR
Luca Domenghini: Baylor per me parte favorita ma non sottovaluterei per nulla UCF. Baylor è una squadra completa, l’attacco e la difesa sono tra i primi della nazione, mentre UCF vive di una difesa ferrea abbinata ad un attacco equilibrato ma efficace. La differenza per me lo farà il talento superiore della squadra della Big-12, i Knights sono un ottimo collettivo come Baylor, ma manca un po’ di talento per fare quel passo in più e giocarsela ad armi pari. Pick: BAYLOR
Francesco Ciavattini: ammetto di non conoscere molto UCF, ma Baylor è troppo divertente per essere pronosticata perdente, un attacco imprevedibile che credo resterà tale nonostante un mese per studiarlo. Pick: BAYLOR
Giovanni Ganci: Due squadre a 11-1 e probabilmente le due sorprese ad un Bowl BCS. L’attacco dei Bears è troppo forte per la difesa dei Knights e UCF non può sperare in una gara dal punteggio basso da vincere nel finale. Pick: BAYLOR
Sugar Bowl – New Orleans, LO – 2 gennaio: Alabama vs. Oklahoma
Giovanni Ganci: Oklahoma non è mai da sottovalutare, ma non vedo come McCarron e compagni possano aver problemi nel portare a casa questo Bowl. Pick: ALABAMA
Gabriele Balzarotti: Alabama sará una furia totale, vorrá vincere almeno il suo Bowl e Oklahoma sará la vittima. Pick: ALABAMA
Enrico Basta: Altra partita dal pronostico sbilanciato: Alabama parte con tutti i favori della vigilia. Interessante la sfida di filosofie fra Stoops e Saban. Curioso vedere come verrà studiato il gameplan offensivo dei Sooners considerato il tipo di difesa di Alabama che mira proprio a togliere all’attacco le corsie centrali predilette dalla spread offense. Oklahoma manca di centimetri sui propri WR per impensierire la secondaria di Alabama e il gioco su corsa non è certamente quello di Auburn. Inoltre quando Saban ha un mese per prepararsi ad una gara non la perde quasi mai… Pick: ALABAMA
Luca Domenghini: non credo in due sconfitte consecutive dei Tide e dico assolutamente Sooners sconfitti. Troppa differenza tra le due squadre e Saban, fresco di rinnovo vorrà dimostrare, annientando Oklahoma, che Alabama è la squadra più forte nonostante non sia al National Championship. Troppo discontinui e troppa confusione offensiva a volte per Oklahoma nell’arco della stagione per avere chance importanti contro la corazzata dei Crimson Tide. Dico quindi Alabama con buon margine sui Sooners. Pick: ALABAMA
Andrea Campagna: Nonostante la sconfitta patita ad Auburn, dal mio punto di vista prevedibile (e infatti da me pronosticata) per questioni squisitamente tattiche, credo che Alabama resti la squadra complessivamente più forte della nazione. L’armata di Nick Saban non ha particolari punti deboli, né in attacco né in difesa. Quando ha il possesso può schierare il mio RB preferito nell’attuale college football, ovvero T.J. Yeldon, e una batteria di ricevitori già da NFL, come da NFL è la linea d’attacco in almeno 2-3 elementi mentre personalmente nutro dubbi su un futuro tra i pro per il QB A.J. McCarron, comunque più che eccellente a questo livello. La difesa non è quella degli anni scorsi, soprattutto sul perimetro, ma vanta uno dei migliori giocatori della nazione in C.J. Mosley e rimane un reparto di qualità eccelsa che è però vulnerabile quando affronta squadre con QB mobili che sappiano correre e lanciare. Non è un caso che i problemi maggiori per Alabama siano arrivati contro Texas A&M e, appunto, Auburn. Da questo punto di vista sarebbe stato interessante un confronto, tecnicamente possibile, con Oregon, non solo perché erano le due squadre favorite per il Titolo Nazionale in pre-stagione ma anche perché l’attacco dei Ducks avrebbe secondo me messo molto in difficolta i Crimson Tide, più di chiunque altro. Logiche di marketing, stavolta però supportate da innegabili meriti sportivi, hanno invece portato a New Orleans la powerhouse Oklahoma, la squadra con più presenze ai BCS Bowl nella storia e una delle squadre più seguite in assoluto dai tifosi, anche da noi. I Sooners hanno finito la stagione in netto crescendo (a differenza di Oregon che si è invece spenta) ma non credo che abbiano il potenziale tattico per fare male ad Alabama. Il talento invece sì, quello come al solito abbonda tra le fila di Oklahoma e se le cose girano bene per i ragazzi di Stoops l’upset potrebbe arrivare. Ma sarebbe appunto un upset, anche abbastanza clamoroso. Pick: ALABAMA
Francesco Ciavattini: ho sempre avuto in simpatia la Big-12, ma questo sarà un massacro. Pick: ALABAMA
Federico Pasquini: Miracoli a parte, se chiedete a me Alabama rimane la miglior squadra della nazione. Per batterli, negli ultimi due anni, si é dovuto ricorrere fondamentalmente a sortilegi e stregonerie. Altrimenti, gli avversari hanno dovuto sbattere la faccia, in genere dolorosamente, contro la solidità di “The Process”, il termine che Saban usa per parlare della filosofia alla base del suo programma. Per i dettagli tecnici, vale quanto detto al capitolo Rose Bowl (versione 3-4 per la difesa), uniti ad una cura maniacale per qualunque possibile dettaglio. Alabama é superiore ad Oklahoma in tutti gli aspetti del gioco e il risultato rifletterà tale superiorità. Pick: ALABAMA
Orange Bowl – Miami Gardens, FL – 3 gennaio: Clemson vs. Ohio State
Giovanni Ganci: Clemson ringrazia Florida State per il posto all’Orange Bowl mentre Ohio State arriva con la scimmia Michigan ancora sulle spalle. Annata così e così per i Tigers con troppe sconfitte importanti, ma ricordiamo la clamorosa vittoria contro LSU dell’anno scorso. I Buckeyes “devono” assolutamente vincere per rimanere in alto nella classifica finale e sono nettamente favoriti. Pick: OHIO STATE
Gabriele Balzarotti: ho visto spesso Clemson e solo una volta Ohio State. Tanto gioco aereo contro tante corse. Vado per i passaggi di Clemson contro la brutta secondaria dei Buckeyes. Pick: CLEMSON
Enrico Basta: BCS Bowl che è il più incerto sulla carta. Clemson e Ohio State sono due squadre nettamente in calando in questo finale di stagione. Bella la sfida tra l’attacco creativo di Chad Morris e la secondaria di Ohio State, apparsa tutt’altro che irreprensibile in questo 2013. Sfida ad altissimi livelli tra Sammy Watkins e Bradley Roby, due future prime scelte NFL. Dall’altro lato, Meyer dovrà essere bravo a limitare la pressione della linea difensiva di Clemson guidata dall’ottimo Vic Beasley. In questo senso mi aspetto all’inizio della gara tanta zone-read option per tenere i DE di Clemson maggiormente a casa ed escluderli dal gioco. Ohio State sono sicuro colpirà Clemson sui linebacker, vera debolezza della difesa dei Tigers. Pick: OHIO STATE
Luca Domenghini: Ohio State potrebbe pagare psicologicamente la sconfitta del Big Ten Championship con gli Spartans e quindi Clemson potrebbe approfittarne, in virtù della difesa dei Buckeyes che mi è sembrata troppo porosa. Sarà l’ultima partita per Boyd, Watkins e Beasley e vorranno lasciare il segno con una vittoria importante. Penso che sarà una partita punto a punto e credo che la differenza la farà la difesa di Clemson, che vedo superiore a quella di Ohio State e quindi potrebbe essere decisiva nei momenti importanti quando si dovrà fermare l’attacco dei Buckeyes. Ma mai sottovalutare Urban Meyer. Pick: CLEMSON
Francesco Ciavattini: probabilmente il bowl più incerto, io sono uno degli innamorati (benché sempre traditi) del Flying Circus dei Tigers. Vado con loro e penso sarà una bella partita. Pick: CLEMSON
Federico Pasquini: Negli ultimi anni, l’Orange Bowl ha costituito una sfilza di partite relativamente poco interessanti e a senso unico. Non quest’anno. C’é grande interesse e presumibilmente ci sarà grande equilibrio. Entrambe le difese sono sospette, avendo entrambe fallito sonoramente nei test più importanti in stagione, ma gli attacchi valgono ampiamente il prezzo del biglietto. Dal punto di vista tattico, i Buckeyes sono in fase offensiva una copia fedelissima dei Gators con cui Meyer ha vinto due titoli nazionali – ci sono ibridi perimetrali in meno (mancano elementi del calibro di Harvin o Hernandez), ma corridori puri in Hyde e Miller che a Florida non esistevano. Dall’altra parte, Clemson dipende fortemente dal talento del proprio QB per innescare un elevato numero di opzioni perimetrali. Non basterà. Pick: OHIO STATE
Andrea Campagna: L’Orange potrebbe essere il BCS Bowl più spettacolare e meno facile da pronosticare. La logica vorrebbe favorita Ohio State, uno squadrone arrivato ad un passo dal NCG e guidato da quello che a mio avviso è il miglior coach del panorama del college football, con buona pace di Nick Saban. Ovviamente mi riferisco a Urban Meyer, il quale in due anni ha costruito una squadra a sua immagine e somiglianza soprattutto in attacco, dove il duo Braxton Miller-Carlos Hyde è forse la miglior coppia QB/RB della nazione. Come tra le migliori della nazione è la linea d’attacco, grazie alla quale Ohio State è ai vertici delle statistiche delle yard guadagnate su corsa. I problemi per i Buckeyes arrivano però in difesa, non certo nel front-7 molto efficace contro le corse e in pass rush ma in una secondaria troppo facilmente perforabile nel gioco di passaggio. E qui entra in ballo il ‘circus’, l’attacco aereo di Clemson orchestrato dalla sideline da Chad Morris, uno dei migliori OC della nazione, che può contare su un paio di playmaker di livello assoluto. Sarà l’ultima partita in NCAA del QB Tajh Boyd e molto probabilmente sarà l’ultima anche per il WR Sammy Watkins, due giocatori per i quali personalmente stravedo. Proprio loro sono i maggiori indiziati per rendere questo Orange Bowl un giro sulle montagne russe, che probabilmente terminerà ad alto punteggio e che, come detto, potrebbe farci divertire molto. Per quanto riguarda il pronostico, rimango però con Ohio State soprattutto perché credo che con i 15 allenamenti supplementari in vista del bowl Meyer e il suo staff possano inventarsi qualcosa per arginare l’attacco di Clemson, mentre non sono certo che lo stesso possa succedere per la difesa dei Tigers. L’attacco di Ohio State ha infatti troppe frecce al proprio arco, tutte disponibili ad ogni azione (o quasi) visto il massiccio utilizzo dei cosiddetti packaged play, che prevedono diverse opzioni di passaggio e di corsa incorporate nella stessa chiamata. Dovendo fare un pronostico a tutti i costi, vado per l’alto punteggio e la vittoria di Ohio State, con il primo più probabile della seconda. Pick: OHIO STATE
BCS National Championship – Pasadena, CA – 6 gennaio: Florida State vs. Auburn
Roberto Gotta: Devo prima capire cosa diavolo abbia Florida State per essere così forte. la ACC non è certo la SEC, come sa chi segue le partite, e si arriva al solito dilemma delle comparazioni di calendari e avversarie diverse: né però abbiamo la verifica che Ohio State o addirittura Alabama (nonostante la sconfitta) siano migliori. Mistero… Pick: FLORIDA STATE
Gabriele Balzarotti: per il BCS, Auburn ci ha abituato a miracoli durante l’anno e sembra davvero la squadra del destino, secondo me batterá anche Florida State e Winston! Pick: AUBURN
Enrico Basta: partita incerta, anche se i bookmaker danno Florida State favorita di una decina di punti. Io non ci credo. Aldilà degli arcinoti discorsi di facilità di calendario, Florida State è andata in relativa difficoltà solo nella partita con Boston College, squadra molto vocata alla corsa come Auburn (anche se il sistema offensivo è totalmente diverso). Curioso di vedere come Florida State difenderà l’attacco di Malzahn: Alabama data la propria forza tra i tackle ha provato a sigillare la linea di scrimmage e saturare il box con raddoppi costanti anche off-tackle, mentre Missouri ha provato a penetrare la linea offensiva di Auburn creando casino nel backfield con uomini di linea difensiva veloci. Nessuno dei due approcci ha funzionato ma Florida State ha la capacità per provare entrambe le soluzioni e creare un mix difficile da digerire per gli uomini di linea offensiva di Auburn. Florida State dovrà avere molta pazienza, cercando di forzare Auburn a drive lunghi e lenti senza big play. Da Auburn mi aspetto un inizio aggressivo, magari con qualche play-action per giocare gli uno contro uno con il fenomenale Sammy Coates. Anche dall’altro lato la sfida mi sembra abbastanza sbilanciata, fattore che mi fa propendere per una gara ad alto punteggio e in cui il DC Ellis Johnson potrebbe fare la differenza con delle modifiche in corso d’opera come contro Missouri. Le incognite sono tutte legate al QB Winston: come reagirà ad una preparazione condita da tanti premi? Avrà perso concentrazione? E se Florida State avesse bisogno del drive decisivo a due minuti dalla fine, come si comporterà Winston? Questo è l’unico rovescio della medaglia di una stagione in cui Famous Jameis spesso sedeva in panchina perché la partita era già in ghiaccio nell’ultimo quarto. In ogni caso, Florida State farebbe bene a non arrivare all’ultimo drive con un solo possesso di vantaggio. Di miracoli se ne sono visti già tanti. Il destino è una strana cosa… Pick: AUBURN
Luca Domenghini: sfida molto aperta ed equilibrata per svariati motivi ma dico FSU, non credo all’ennesimo miracolo di Auburn anche se con Missouri ha dimostrato di esserci eccome. FSU mi è parsa una corrazzata e chiunque si sia messa sul suo cammino è stata demolita, Clemson ne è la dimostrazione. I Seminoles non sono solo Winston ma pure la difesa è solida e l’ha dimostrato nell’arco della stagione. Malzahn è uno stratega e preparerà al meglio la partita, ma Jimbo Fisher non è da meno e penso che FSU avrà le contropartite per fermare l’attacco dei Tigers e portarsela a casa. Pick: FLORIDA STATE
Francesco Ciavattini: Auburn; lo dico per due motivi:
1) A fari spenti hanno messo su una squadra completa, probabilmente più “scarsa” nel complesso di Alabama…ma quantomeno al suo livello in quei 60 minuti. Gus Malzahn merita questo titolo.
2) Non credo, da appassionato, di meritarmi un anno di hype a livelli assurdi attorno al seppur impressionante Heisman Winston (che poi vincere l’Heisman porta male in ottica National Championship, ma vado a memoria…). Pick: AUBURN
Andrea Campagna: Questo è il pronostico per me più difficile, ma in un senso diverso rispetto all’Orange. Non è difficile per l’imprevedibilità dell’esito ma perché sono portato ad andare contro la logica. La quale vorrebbe una preferenza per Florida State, una macchina da guerra senza veri punti deboli che ha lasciato le briciole agli avversari e ha portato alla vittoria dell’Heisman Trophy il QB redshirt freshman Jameis Winston, un ragazzo che in poche settimane è passato dall’essere un semi-sconosciuto (ma chi segue il recruiting lo conosceva già bene) allo status di celebrità, con tutto quello che ne consegue anche in senso negativo. Ma, per assurdo, la cosa che più mi lascia perplesso dei Seminoles è proprio il fatto di aver dominato in lungo e in largo, o quasi, tutti gli incontri disputati, senza dover mai veramente lottare. “Untested” è il termine che usano gli americani, un termine che di certo non si addice invece ad Auburn, passata attraverso le proverbiali forche caudine. La squadra guidata per il primo anno da Gus Malzahn, per me il miglior HC della stagione per come e quanto ha cambiato questo programma in così poco tempo, ha infatti superato mille avversità ma alla fine ha vinto la durissima SEC grazie soprattutto a un gioco di corsa che ha pochi precedenti nel football ad ogni livello e ad una difesa solidissima, in particolare in linea. I miracoli contro Georgia e soprattutto contro Alabama fanno dei Tigers la squadra del destino, ma sappiamo che nel football i fattori trascendenti hanno peso solo sulla carta, quello che conta in campo sono ben altri valori. E se talento, completezza e forza sono decisamente a favore di FSU, Auburn ha dalla sua una tempra forgiata in battaglie che i Seminoles hanno visto solo in televisione. Quando si parla di ragazzi intorno ai vent’anni alle prime vere prove importanti della vita, sportiva ma non solo, questo è un fattore che può diventare decisivo se, come nel caso dei Tigers, si basa su un organico comunque di livello altissimo e allenato magnificamente. Per questo il mio pronostico è per un secondo Titolo Nazionale in quattro anni per gli Auburn Tigers, un titolo che rimarrebbe quindi nello stato dell’Alabama per il quinto anno consecutivo, anche se mi rendo conto che di tutti i pronostici fatti questo è quello che ha meno probabilità di avverarsi. Ma era così anche in occasione dell’Iron Bowl, per il quale pronosticai con ampio anticipo una vittoria dei ragazzi di Malzahn. Mi hanno premiato, mi sembra il minimo puntare su di loro anche stavolta. Stavolta però non lo garantisco… Pick: AUBURN
Giovanni Ganci: Auburn ha già troppi miracoli al suo attivo in stagione e Jameis Winston vorrà dimostrare che l’Heisman Trophy non è stato uno sbaglio. Se Florida State riuscirà a contenere Tre Mason sarà una vittoria agevole. Pick: FLORIDA STATE
Federico Pasquini: Michigan State (battendo Ohio State nel Big Ten Championship) ha permesso a Auburn di capitalizzare i miracoli di cui é stata protagonista, approdare alla finale e, per quanto mi riguarda, estendere a 8 anni la striscia di titoli nazionali firmati SEC. Sempre a parer mio, e finché qualcuno non dimostrerà il contrario battendola, un BCS Championship senza la rappresentante della SEC non sarebbe stato legittimo. Quindi, da questo punto di vista, giustizia é stata fatta. Florida State é estremamente completa in tutte le fasi del gioco ma credo che nella SEC avrebbe raggranellato almeno un paio di sconfitte e il suo solo vero test in stagione é stata Clemson, liquidata a onor del vero con estrema autorità. A rompere l’equilibrio c’é l’attacco supersonico di Gus Malzahn, che si basa su 4-5 concetti di corsa e nulla più, ma giocati da più formazioni, con una esecuzione e, soprattutto un ritmo tali da risultare sostanzialmente incontenibile. FSU ha statistiche difensive impressionanti, ma ammassate durante una schedule assai poco sfidante. Chi esce vivo dalla SEC, lo deve fare invece contro le migliori squadre della nazione, settimana dopo settimana. Pick: AUBURN
Raccolta opinioni a cura di Gataz13
Mi inchino a Enrico e ai suoi ospiti