Ben McAdoo è il nuovo OC dei Giants
È il prototipo dell’americano tipo il nuovo OC dei Giants: pizzetto, occhiale da sole a specchio e fisico robusto. Deve far tornare il sorriso a milioni di tifosi disgustati dalla terribile stagione appena trascorsa che ha visto l’attacco passeggiare incapace sul campo. McAdoo è stato l’artefice dello scombinamento totale dell’immaginario dei tifosi Big Blue. I favori del pronostico erano, infatti, tutti per Mike Sullivan che, a parte la disastrosa stagione in quel di Tampa, veniva soprattuo visto come un Gilbride 2 “La vendetta”. Ma aveva dalla sua parte l’endorsement di mezzo spogliatoio, Coughlin compreso. I tifosi, invece, gridavano a gran voce un cambiamento totale e radicale a bordo campo e, questa volta, la dirigenza li ha ascoltati. Da oggi, quindi, il giovane McAdoo è il nuovo OC dei Giants in sostituzione di Kevin Gilbride ritiratosi qualche giorno fa. Proviamo a conoscerlo meglio.
Nato a Homer City (a proposito di americani tipo) in Pennsylvania ha 36 anni e bazzica sulla sideline da 13 anni quando, nel 2001, era special teams/offensive assistant a Michigan State. Passa qualche altro anno in NCAA dove si occupa anche di TE ed OL. Nel 2004 esordisce in NFL con i Saints con il compito di assistente dell’attacco. L’anno successivo viene assunto dai 49ers per un anno come assistente all’OL per poi iniziare la parte più importante della sua carriera con i Green Bay Packers. Qui per 5 anni è allenatore dei TE e per altri due allenatore dei QB. In questo periodo vince anche un Super Bowl. Arriva ai Giants con un’importante pressione su di lui ma soprattutto con l’obbligo di dimostrare il suo valore perché questo è senza dubbio il momento più delicato ed importante della sua intera carriera.
“È, ovviamente, un grande passo per me. È anche un grande passo per il cammino della mia carriera da allenatore. È un’opportunità d’oro. Un’opportunità per la quale mi sento pronto e non vedo l’ora di cominciare”.
Queste le prime parole del neo-coach che prosegue con i complimenti per Eli Manning e Tom Coughlin:
“Lavorare per un’importante squadra come i Giants e con un coach vincente come Tom Coughlin ed, inoltre, poter allenare Eli Manning, un QB pieno di talento, è molto stimolante per me”.
Anche Coughlin è sembrato molto deciso riguardo la scelta di McAdoo e, soprattutto, molto soddisfatto delle sue conoscenze in campo tecnico e dalla sua filosofia dell’attacco. Ma ha fatto anche riferimento ai cambiamenti che ci saranno ed in cui sarà coinvolto anche Eli Manning dopo 10 anni di filosofia d’attacco “statico”. L’HC ha dichiarato che ciò sarà di stimolo a tutta la squadra:
“Questo è quello che mi aspetto. Proveremo a cambiare le cose con quello che abbiamo qui. Ad ogni modo, ci saranno cambiamenti. E quello che cambierà sarà in senso positivo e sarà ben accolto da tutti i nostri giocatori. Sarà uno stimolo per loro”.
In particolare, Coughlin ha sottolineato l’intelligenza e la preparazione tecnica e tattica di McAdoo evidenziandoli come suoi principali punti di forza. Una persona amante del lavoro e dotato di grande etica.
Eli Manning ha detto di aver sentito telefonicamente il nuovo OC ed esserne rimasto piacevolmente sorpreso e di non veder l’ora di iniziare gli allenamenti e di migliorare il reparto di cui è capitano.
Alle richieste di spiegazioni su quali saranno i cambiamenti ed il nuovo modo di giocare dell’attacco, McAdoo ha dichiarato che i Giants giocheranno con un stile di attacco di tipo “up-tempo”. È ancora presto per sapere cosa ci riserverà il futuro, noi tutti speriamo sia finito l’attacco di tipo “3&out”.
Ma oltre tutta questa serie di dichiarazioni più o meno di circostanza, rimane la mossa spiazzante della dirigenza dei Giants sempre poco avvezza a rischiare qualcosa. Un avvertimento, in qualche modo, a Coughlin che premeva per Sullivan. Nonché un’occasione d’oro per McAdoo che, se otterrà risultati esaltanti, potrebbe rischiare di indossare un altro paio di cuffie fra qualche anno.
In chiusura, è d’obbligo la sua risposta alla domanda “Quando spera di iniziare?”:
“Ieri. Dobbiamo muoverci. Non vedo l’ora di iniziare e partire da tabula rasa”.