Draft 2014 Aftermath: Carolina Panthers

In questa offseason, Carolina ha dovuto subire diverse partenze importanti nel parco ricevitori e nella linea offensiva. Ci si poteva aspettare che i Panthers cercassero anche in altre posizioni, ma era chiaro che le due aree principali fossero quelle.

Nello specifico, per la linea, il Left Tackle, dato che Jordan Gross si è ritirato; Right Tackle con Byron Bell molto poco consistente nel 2013, il buco più grosso della linea. Come Wide Receiver, Steve Smith ai Ravens, Ted Ginn ai Cardinals, Brandon LaFell ai Patriots significavano almeno due scelte da immettere nel ruolo.

A questo potevano essere aggiunte altre need meno pressanti:

– Cornerback: i Panthers dovranno fare a meno del talentuoso Captain Munnerlyn, e considerati i prospetti presenti al draft, valeva la pena usare una pick.

– Safety: in attesa di sapere la fine di Quintin Mikell, la firma di  Roman Harper poteva non bastare per mettersi al riparo.

– Weakside Linebacker: un giocatore che non sfiguri affianco a Luke Kuechly e Thomas Davis, e non è Chase Blackburn.

– Running Back e Backup Quarterback.

Carolina non poteva coprire a dovere tutte queste necessità con sole sei pick, ma un lavoro accurato poteva dare una forte mano a migliorare la situazione. Vediamo come è andata dalle parti della loro War Room:

 

Round #1, Pick #28, Kelvin Benjamin (WR, Florida State)

Mah, subito una sorta di amaro in bocca: Benjamin? Quello che se n’è andato prima dal meeting senza dire niente con nessuno? Sia chiaro: bloccatore da primato, creatore di ampi varchi di campo, a tutto beneficio degli inserimenti del secondo ricevitore, ottima tecnica di ricezione, scarso utilizzo del tronco corporeo, pericoloso nello spazio, ma prende velocità con difficoltà. Il problema è: riusciranno i nostri eroi a sistemargli la testa? Lee probabilmente sarebbe stata la scelta migliore, ma come pick 28 potrebbe essere una scelta accettabile dati i problemi pressantissimi sul ruolo. Va detto che tra Cam e Kelvin a testine si intenderanno!

GRADE: B

 

Round #2, Pick #60, Kony Ealy (DE, Missouri)

Questa è un gran steal, anche se per la seconda volta Carolina ha ignorato la need della linea ed in generale non è andata apparentemente su nessuna vera necessità. Ealy era accreditato per essere scelto molto in alto, chi addirittura a Dallas con la 16, io stesso avevo ipotizzato uscisse alla 29 per andare a New England. Portarselo a casa con pick #60 mi sa da gioioso furto dato che Greg Hardy sarà free agent la prossima stagione e difficilmente Carolina riuscirà a rinnovargli il contrattone, specialmente se dietro ci sarà Ealy, pronto a far coppia con Charles Johnson dopo averlo visto in azione per una intera stagione spalla a spalla.

Ealy è un giocatore estremamente versatile, rapido allo snap, da cui però esce ancora troppo alto, esponendosi ai blocchi. La velocità (causa stazza) non è certo il suo punto di forza, ma l’abilità che ha dimostrato nel girare l’angolo e nel muovere le lunghe braccia, ma soprattutto nel trovare il giusto angolo di collisione per provocare fumble, lo possono portare a svilupparsi in un abile pass rusher anche al piano di sopra, per cui già oggi la sua tecnica è in positivo sviluppo, anche perchè la difesa sulle corse per lui è un optional piuttosto fastidioso in cui ha maturato esperienza veramente esigua, potrebbe inaspettatamente essere schierato da subito come WILL che, guardacaso era comunque una delle necessità, seppur non pressanti, della squadra.

GRADE: A-

 

Round #3, Pick #92, Trai Turner, (G, LSU)

Bloccatore decisamente potente, difficilmente aggirabile data la sua mole e le sue braccia lunghe, la sua potenza e rapidità allo snap gli consentono di arrivare facilmente ai LB. La sua scelta di dichiararsi a questo Draft dopo la stagione da sophomore potrebbe essere discutibile, perchè ha alcuni tratti che innegabilmente vanno affinati come un equilibrio tutt’altro che spiccato e rapidità laterale ancora latitante, questo lo penalizza assai quando si tratta di difendere spazi ampi e quando affronta DE veloci che non riesce a fermare, letteralmente improvvisando soluzioni infelici. Considerando l’ampissimo spazio di crescita, trovo che Carolina abbia fatto un buonissimo investimento per il futuro anche se temo che sulla linea succederà qualche disastro se si proverà a schierare tackle da subito.

GRADE: C+

 

Round #4, Pick #128, Tre Boston (S, North Carolina)

Tre Boston è una scelta intelligente dettata da una esigenza come la copertura del buco in safety, ed in base ai vari mock, non mi sembra una scelta avventata, stiamo pur sempre parlando di quarto giro ed i valori iniziano ad essere controversi ed i giudizi meno precisi. Penso che Carolina bene abbia fatto, specialmente se riteneva sufficienti le prese di Turner e Benjamin per coprire le due need più impellenti. Boston è un agazzo molto atletico, che picchia forte e con il fiuto per gli intercetti (13 in carriera collegiale), probabilmente non potrà essere usato subito con costanza causa le sue qualità grezze soprattutto in copertura, ma merita di essere preso in considerazione per un lavoro di sviluppo.

GRADE: B

 

Round #5, Pick #148, Bene Benwikere, (CB, San Jose State)

Capitolo draft impazzito: i cornerback se ne vanno come i topi quando la nave affonda, ai Panthers serve un cornerback, ed appena finiscono di sistemare need più importanti, ne scelgono uno. La loro politica non fa una piega, anche se la scelta di Benwikere significa avere un cornerback sicuramente non fisico e non particolarmente abile nel run support, ma intelligente, battagliero e “football player” nel senso che la somma delle sue qualità atletiche/fisiche/tecniche non gli rende giustizia. Non è Captain Munnerlyn ma non ci si può lamentare.

GRADE: C+

 

Round #6, Pick #204, Tyler Gaffney (RB, Stanford)

Il RB era una delle necessità secondarie di Carolina, giusto non ignorarla del tutto ma giustissimo coprirla con una late round pick. Tyler Gaffney “fits the range”, ed è una logica ed adeguata scelta a questo punto del draft. Potente, solido, bilanciato, non fa dell’agilità e della rapidità di pensiero la sua arma migliore, e risulta un po’ “pericoloso” a livello di fumble quando stacca gli occhi dalla palla. C’è un grande punto interrogativo su di lui, ed è il suo interesse per il baseball: si rischia di vederlo partire improvvisamente per la MLB qualora arrivasse una chiamata importante?

GRADE: B-

 

DRAFT GRADE: C

Occorreva forse qualcos’altro nelle due need principali: Benjamin è monotematico e Turner non credo possa ancora fare la guardia, e questo non credo possa far molto piacere ai tifosi. Tuttavia penso che in Draft Room si siano considerate chiuse le partite per quei due ruoli e si sia pensato a tutto il resto, con scelte tutto sommato interessanti ed azzeccate.

Però rimane quell’impressione di non aver fatto tutto quello che si poteva per dare ai Panthers quelle armi in più che serviranno per cercare di ripetere l’ottimo 2013, anche se, a differenza di altri, trovo Ealy una ottima presa e un grande steal.

Per il resto, eh… staremo a vedere, a chi lancerà Newton, e come riuscirà a farlo, se protetto o meno da una linea adeguata, non lo sapremo finchè non iniziaranno le gare vere, sarebbe bello essere in questi giorni nella testa di Ron Rivera per vedere quanto si ritiene soddisfatto di queste sei scelte.