Dieci Interor Lineman offensivi da seguire con attenzione

Rimaniamo a parlare estensivamente di linea offensiva, Guardie e Centri sono il fulcro della spinta dell’attacco, centro della protezione della e presidia tori di gap “tra i tackle” da aprire per i Running Back. La OL è composta dal centro, che è il responsabile per mettere la palla in gioco con lo snap, due guardie che fiancheggiano il centro, e poi abbiamo all’esterno in cui giocano due tackle che fiancheggiano le guardie, la cui classifica abbiamo già visto. Le regole NFL esigono che una squadra debba avere tutti e cinque questi lineman in campo per ogni gioco offensivo. I giocatori di OL non possono catturare un passaggio in avanti, e non gli è permesso di avanzare più di 2 yard oltre la linea di scrimmage. Il compito primario della linea offensiva è quello di creare uno spazio per il portatore di palla, sia spingendo tutti i giocatori difensivi all’indietro oltre la linea di scrimmage, o spingendo i giocatori difensivi di lato a seconda dello schema applicato. Sul passaggio la linea offensiva è responsabile del blocco dei giocatori difensivi che mirano al quarterback prima del passaggio della palla. Fermare questi giocatori a tempo indeterminato non è possibile, soprattutto date le limitazioni imposte dai criteri di blocco, quindi l’obiettivo principale della linea offensiva è di rallentarli, fornendo al quarterback alcuni secondi per individuare un ricevitore. Il movimento di un lineman offensivo durante un gioco è spesso limitato a pochi passi veloci per stabilire la posizione, seguito da un incontro di lotta, simile se vogliamo al sumo. Gli OL tendono così ad essere i più grandi giocatori in campo, con un’eccellente agilità ed equilibrio, ma limitata velocità e scatto verticale.

Come per i Tackle, vi offriamo dieci nomi, senza stabilire una vera classifica: a nostro avviso sono i dieci migliori Interior Lineman offensivi della NFL

 

Jahri Evans – New Orleans Saints

Evans è un artista nel suo ruolo:  193 cm per 144 kg… il solito omone del mezzo, si potrebbe dire, ed invece è un giocatore che per gioco di gambe, tecnica delle mani, forza e intelligenza si posiziona sopra la media delle guardie della NFL. La sua agilità, in particolare, è speciale per un giocatore della sua stazza, ma l’elemento che fa la differenza è comunque la velocità, che già possedeva a livello universitario e che è riuscito a mantenere al livello NFL. C’è un motivo per cui i Saints hanno firmato con Evans un contratto di sette anni per 56,7 milioni dollari, di gran lunga il contratto più ricco mai siglato per una Offensive Guard: il ragazzo è tra i migliori del settore. Quando il roster 2015 del Pro Bowl verrà annunciato, si andrà sul velluto scommettendo che Evans sarà presente, così come ha rappresentato i New Orleans Saints all’Hawaii dopo ciascuna delle ultime cinque stagioni. Nella sua carriera, questa roccia sulla linea ha iniziato 126 su 128 gare in cui è stato a roster.

 

Travis Frederick – Dallas Cowboys

Quando una squadra prende un lineman offensivo nel primo turno del draft, in genere i fans muoiono di sbadigli; vogliono eccitazione e vogliono chi è appariscente e si mette in evidenza. Quando quel giocatore è un centro, poi, c’è una rivolta borderline: è una posizione tipicamente riservata per le selezioni dei round medi o finali e undrafted. Ma i Cowboys hanno trovato un gioiello con Travis Frederick, pick #31 nel 2013: giocatore di 191 cm per 141 kg, ha grande potenza nella parte superiore del corpo, dominante nell’uno contro uno riesce a non arretrare anche quando subisce due push, ottimo nello scegliere gli angoli di posizionamento per affrontare i linebacker, ha solo un problema di rapidità nel traffico e in movimento. Con i suoi 23 anni i Dallas Cowboys hanno posto una lunga e fruttuosa ipoteca al centro, assicurandosi il futuro.

 

Ryan Kalil – Carolina Panthers

25 anni, 188 cm per 135 kg, è il Centro più forte della NFL. Nessuno sta al passo, nel mezzo, con Ryan Kalil. Quando è sul campo, Kalil è semplicemente il migliore. E’ un tipo intelligente, istintivo, che è pronto a prendere colpi e sa come usare il suo corpo per guidare il suo uomo fuori dal raggio della palla: è rapido nel leggere i blitz, ha agilità e prontezza per i tagli o per gli spostamenti, entra bene nel secondo livello, è un giocatore praticamente senza difetti. Dal 2009 al 2013, ha guadagnato quattro Pro Bowl, ed è mancato solo quando si era limitato a cinque partite nel 2012. Ma lui non ha perso più una gara da quando è stato di ritorno da un infortunio nella scorsa stagione, ha guadagnato la prima squadra All-Pro: sensazionale sia nella corsa che nei giochi di passaggio, dirigendo una linea offensiva dei Panthers in modo da eccellere in entrambe le fasi del gioco.

 

Alex Mack – Cleveland Browns

I Jags hanno offerto un sacco di soldi per Mack per non a caso: 193 cm per 141 Kg, è il classico Center atletico con grandi bicipiti e una costruzione solida nella parte inferiore del corpo. Mette il suo pieno sforzo su ogni giocata, arrivando a lottare per un secondo o terzo blocco. Abbastanza agile anche per arrivare ad eliminare i linebacker al secondo livello. Grande bloccatore e pusher, arriva a spingere indietro di 5-7 metri. Crea enormi gap sui blocchi in combinazione all’interno. A volte manca il suo bersaglio nello spazio. Manca una grande spinta in situazioni di corto yardaggio non eccelle in rapidità di piedi e movimento laterale a protezione del passaggio e si trova un po’ in difficoltà con i Tackle veloci in 3-technique e con i linebacker in blitz interno. Durante la FA, i Jaguars hanno cercato di attirare Mack di Cleveland con un quinquennale da 42 milioni di dollari; ma i Browns sapevano che non potevano lasciarsi scappare il loro centro, hanno rapidamente coperto l’offerta e hanno fatto di Mack uno dei centri più pagati del campionato, che ripaga la franchigia con continuità, sicurezza ed affidabilità. Durante le sue cinque stagioni in NFL, Mack non ha mai saltato una partita, giocando ad un livello da Pro Bowl per tutta la sua carriera.

 

Logan Mankins – New England Patriots

Mankins incarna i Patriots. La sua capacità e costanza di rendimento ne fanno ormai un personaggio leggendario a New England. Certo, ormai ha 32 e anche se il suo fisico da 140 Kg per 193 cm è integro (non ha mai subito lesioni serie), è chiaro che ha già cominciato la fase finale della sua luminosa carriera. Ciò non vuol dire che non mantenga saldamente una posizione dominante tra i lineman: è un blocker fisicamente duro, che fa sentire agli avversari tutta la sua forza, dotato di ottimo equilibrio e potenza, è un giocatore intelligente ed estremamente aggressivo. Il suo ottimo controllo del corpo e la grande competenza tecnica ne fanno un giocatore molto apprezzato. Non eccelle nei giochi al secondo livello, e la sua aggressività lo ha spesso portato a provocare falli personali. Alla fine della stagione 2014, Mankins avrà completato un intero decennio in uniforme Patriots, come Left Guard si è guadagnato un viaggio per il Pro Bowl dopo ciascuna delle ultime cinque stagioni, una testimonianza del fatto che è stato capace di fare sempre la differenza nella trincea di Bill Belichick.

 

Evan Mathis – Philadelphia Eagles

Mathis ha trovato una casa nel suo 30mo compleanno,con i suoi 196 cm per 136 kg: partito come Tackle, ora gioca come Left Guard. Ha buone dimensioni, ha buona velocità con ottime capacità atletiche, è un lottatore, ottimo bloccante ha buona velocità di base per ottenere la posizione in linea, non eccelle nello spazio e nella pass-protection, dove con il tempo e l’esperienza è diventato abbastanza efficiente. Mathis ha avuto un percorso di carriera interessante, avendo iniziato la sua carriera come riserva a Carolina, durante la stagione 2005, diventando titolare l’anno dopo per poi non giocare praticamente nel ’07 e ’08. Dopo l’esperienza a Cincinnati, è finalmente sbarcato a Philadelphia, dove ha iniziato 47 su 48 partite e ha fatto il sua primo Pro Bowl, all’età di 32. Ed ora, ha un contratto pesante da onorare, mostrando che non lo sfiora l’età.

 

Josh Sitton – Green Bay Packers

Sitton si inserisce perfettamente nello standard fisico del lineman interno, il 28enne di 191 cm per 144 kg ha giocato in molti ruoli della linea, dimostrandosi adatto ad ogni posizione. E’ un lineman interno classico e molto versatile: ha iniziato la sua carriera come Tackle, poi si è si trasferito a Right Guard per quattro stagioni – dove ha guadagnato gli onori del Pro Bowl nel 2012 – e poi si è trasferito nel ruolo che scotta, il Left Tackle la scorsa stagione, quando è lì che Green Bay aveva bisogno di lui per giocare. Ha una buona pass-protection, ottimo bloccatore, difetta un po’ in rapidità. Ha sempre svolto egregiamente i compiti in una IOL che deve proteggere uno dei QB più preziosi della NFL, ed aprire i gap ad uno dei RB più talentuosi. Questo è quello che è stato chiesto al ex quarto round di Central Florida, che finora ha messo assieme una bella carriera NFL. Quest’anno verosimilmente, con la crescita di Bakhtiari e il rientro a pieno regime di Bulaga, dovrebbe tornare a ruolo di Guardia.

 

Max Unger – Seattle Seahawks

Unger è sbocciato nelle ultime due stagioni: 28 anni, 196 cm per 138 kg, si distingue perché ha le caratteristiche fisiche e di potenza di un tipico centro sullo stile di gioco di una guardia riconvertita, il che significa che è possibile ottenere da lui un incredibile flessibilità nelle giocate. E’ fiorito tardi, essendo stato un giocatore abbastanza standard come rendimento durante le sue prime tre stagioni a Seattle. Ma nel corso degli ultimi due anni, quando le fortune dei Seahawks sono veramente decollate, lui è stato al centro del successo, lo dimostra la doppia convocazione consecutiva al Pro Bowl.

 

Louis Vasquez – Denver Broncos

Vasquez ha dato quello che serviva ai Broncos al centro. Guardia di 27 anni, 196 cm per 147 kg, a Denver hanno trovato un giocatore dai grandi mezzi soprattutto molto forte in Pass-protection dove raramente viene battuto uno contro uno. Ha velocità di piedi sufficiente per arrivare al linebacker o alle safety al secondo o terzo livello. Domina difensori più piccoli nello spazio. Manca un po’ di esplosività fuori dalla sua posizione, come detto è dominante con i più piccoli, ma subisce i difensori più forti. Certo che quando i Broncos hanno dato a Vasquez un quadriennale da 23,5 milioni di dollari, prima della scorsa stagione, un sacco di gente ha pensato che John Elway fosse impazzito con il libretto degli assegni di Pat Bowlen. Ma Denver sapeva quanto aveva da migliorare il centro, dove Peyton Manning è più vulnerabile a una pass rush. E Vasquez è uno dei migliori contro pass-rusher e blitz. Questa era la risorsa cercata per mantenere Peyton Manning in posizione verticale, e Vasquez li ha aiutati a fare proprio questo, fornendo un muro di protezione che ha portato il futuro Hall of Fame quarterback a guidare il più grande attacco della regular-season nella storia della NFL. Un impressionante statistica di Vasquez: Nel 3435 snap di carriera, è stato chiamato per una sola penalità.

 

Larry Warford – Detroit Lions

A soli 22 anni, Warford ha subito brillato come rookie. Come terzo giro nel 2013, non ci si aspettava così tanto da questo ragazzone di 191 cm per 151 kg. Ma Warford, messo a Right Guard quasi dal primo giorno, è diventato titolare da rookie per tutte le 16 partite dei Lions. E non ha solo tappato un buco: Warford è riuscito ad eccellere, diventando una delle migliori guardie l’anno scorso, e sta tuttora lavorando per migliorarsi, ha avuto qualche problema con i difensori rapidi e deve gestire meglio le situazioni di corto yardaggio, ma non c’è nulla che non faccia intravedere in lui un IOL dominante per i prossimi anni. Ci sono un sacco di persone che lo ritenevano già meritevole Pro Bowl, ma a meno di grossi sconvolgimenti, si può stare certi che la 22enne stella nascente di Detroit potrà colmare questa lacuna diverse volte, in futuro.