NCAA: 10 Runningback per divertirsi nel 2014

Oggi consigliamo qualche runningback NCAA che verrà la pena di osservare con attenzione, non solo in vista di eventuali salti al piano di sopra, ma per il gusto di vedere all’opera i migliori interpreti di un ruolo sempre più old fashion.

Ameer Abdullah, Nebraska Cornhuskers
Inutile perdersi in discussioni su chi sia meglio tra Gordon ed Abdullah: sono semplicemente le due migliori espressioni di due eccellenti reparti corse. Abdullah l’anno scorso ha messo assieme numeri veramente impressionanti con quasi 1.700 yard di corsa, meno impressionante è stato il numero di TD, fermo a 9 per il ragazzo di Homewood, Alabama, gran cuore e determinazione nelle giocate, che lo porta ad essere utilizzato più spesso, ma a non essere così eccellente nei big play. Rimane comunque uno dei due performer migliori della Big Ten nel ruolo. L’ordine lo lasciamo decidere a voi.

Jay Ajayi, Boise State Broncos
Un nome che potrebbenon dirvi nulla, tuttavia Ajayi è il terzo miglior rusher starter che tornerà al suo posto nel 2014. Ha guadagnato 1.425 yard e ha segnato 18 TD la scorsa stagione per i Broncos, con una eccellente media di 5.7 yard a corsa a cui vanno aggiunte 22 ricezioni per 222 yard. Con la partenza di coach Chris Petersen pare scontato che l’attacco di Boise non potrà essere così esplosivo come l’anno scorso, ma ci si aspetta che Ajayi continui ad essere la spina dorsale del reparto anche dopo la salita ad HC dell’ex assistente Bryan Harsin.

Mike Davis, South Carolina Gamecocks
Davis ha una particolarissima statistica: ovvero che è eccezionale quando la sua squadra perde. In tutte le sconfitte, Davis ha registrato almeno 6,5 yard a portata, il che la dice lunga su quanto sia chiamato in causa quando c’è da rischiare per rimettere in sesto la gara.
2013 eccellente, secondo diversi analisti è accreditato per essere uno dei top RB per la prossima stagione, e diventare un fattore determinante per una probabile ottima stagione di South Carolina anche dopo la partenza di Jadeveon Clowney.
Per lui ed il suo essere rapportato a Gurley, vale il discorso tra Gordon ed Abdullah: sarà il campo a dare il responso definitivo.

DJ Foster, Arizona State Sun Devils
Il Junior di Arizona State, dopo due stagioni in cui è passato da promessa a seconda opzione, ha la possibilità finalmente di dimostrare appieno le sue potenzialità dopo l’approdo di Marion Grice al professionismo e la sua promozione a runningback principale per il college dell’Arizona.
Compatto (5-11, 199), è stato molto utilizzato nel 2013 come slot receiver, ruolo che ricopriva prevalentemente anche alla high school. Questo lo renderà elemento versatile dell’attacco, ed imprevedibile, come si augurano tutti ai Sun Devils, desiderosi di ripetere quantomeno la stagione appena passata.

Melvin Gordon, Wisconsin Badgers
Stiamo parlando probabilmente del miglior runningback del panorama del college football, con una media impressionante di 8.1 yard a portata. Obbligo di candidarlo all’Heisman quantomeno, ed arma veramente eccezionale per Wisconsin che da sempre fa del gioco di corsa la sua espressione di punta.
Nativo del Wisconsin, Kenosha, 6-1 per 203, letteralmente esplosivo, l’anno scorso ha portato la palla per oltre 1.600 yard, e quest’anno ci si aspetta di nuovo un fortissimo apporto delle sue corse in una scuola che ambisce a rimanere tra le top-15 della nazione

Todd Gurley, Georgia Bulldogs
Se non avesse saltato tre gare l’anno scorso, avrebbe sicuramente avvicinato, se non superato, la soglia delle 1.300 yard a stagione, con una eccellente media di oltre sei a portata. Merito di un fisico assolutamente tosto (6-1 per 232, significa muscolarmente possente) che gli permettono di essere anche un fruttuoso ricevitore dato che nella stagione appena concluso ha fatto segnare più di 400 yard di ricezione. Il finale di stagione, che lo ha visto tornare dopo l’infortunio alla caviglia, è stato eccellente, e lo ha portato ad essere comunque il miglio rusher della squadra e ad essere inserito nei 25 migliori giocatori della SEC. Per diversi analisti è il miglior rusher della nazione, aiutato spesso da una linea che Georgia cura sempre molto.

Duke Johnson, Miami Hurricanes
Non c’è runningback più dinamico e produttivo di Johnson nel panorama della ACC, o meglio, non c’era, perchè il ragazzo torna da un serio infortunio alla caviglia che gli ha fatto terminare la stagione scorsa a metà, quando era già in vista delle mille yard corse. Johnson sano è uno dei capisaldi dell’attacco di U, avendolo portato al tredicesimo posto nazionale nella classifica di efficienza nelle corse, con una media di 5,4. Estremamente cinghialotto (5-9 per 193), se sarà recuperato al 100% dall’infortunio, come dice di essere, rappresenterà una grande valvola di sfogo per l’attacco di Miami, alla ricerca di una pronta resurrezione.

Jeremy Langford, Michigan State Spartans
Con i suoi 18 touchdown e le sue oltre 1.400 yard corse l’anno scorso, Langford è un’altra fortissima espressione del football old style della Big Ten. Figlio del Michigan, 6-0 per 206, ha fatto un finale di stagione l’anno scorso veramente positivo, correndo almeno 120 yard a gara nell ultime cinque partite e segnando anche un TD al Rose Bowl contro Stanford. Rappresenta a tutti gli effetti una arma anche in ricezione dove l’anno scorso ha collezionato 157 yard e una segnatura. Se MSU vedrà crescere Cook e Langford come ci si aspetta, ci saranno tante verdi soddisfazioni.

Karlos Williams, Florida State Seminoles
Il reparto rusher dei campioni in carica è scalpitante ma tutto sommato inesperto, nel 2014 lo guiderà un ragazzo che ha finalmente la possibilità di essere lo starter dopo aver collezionato comunque oltre 700 yard e 11 TD pur avendo avuto un ruolo limitato nel 2013.
Karlos Williams, 6-1 per 219, ha una combinazione fisico possente, velocità eccellente, che gli potrebbe permettere, con i dovuti accorgimenti, di diventare veramente un’arma pericolosissima nelle mani di un attacco che già conta un QB imprevedibile come Winston, soprattutto se mantiene le otto yard per portata di media. Peraltro è la sua ultima possibilità, perchè è appena entrato nell’anno da senior, dopo aver passato le prime due stagioni negli special team.

T.J. Yeldon, Alabama Crimson Tide
Che dire? Uno dei Big della categoria, capace di correre più di 2.300 yard in due anni affrontando molte delle squadre più attrezzate dal punto di vista difensivo, in SEC. Il ragazzo di Daphne, Alabama, nonostante sia stato uno dei più deludenti nella gara finale della stagione contro Oklahoma, rimane uno da sei yard a portata, giustificate da un fisico eccellente (6-2, 218) e che è destinato ad essere maggiormente stimolato dalla crescita di un’altra star nel ruolo, suo diretto concorrente a Bama, ovvero Derrick Henry. La competizione per dividersi gli snap tra i due porterà sicuramente beneficio al reparto, e fugherà alcuni dubbi sulla tenuta mentale di Yeldon emersi dopo il Sugar.