NCAA Conference Preview: ACC

Grazie all’eccellente risultato di Florida State nella stagione appena conclusa, ed all’arrivo di Louisville nel lotto delle partecipanti, la ACC nel 2014 si presenta stabile come Conference, e sicuramente di belle speranze, dettate anche dall’accordo con Notre Dame. La Balena Bianca giocherà contro squadre ACC quattro volte quest’anno, sei l’anno prossimo e cinque nel 2016.

Doveroso iniziare parlando dei campioni nazionali di Florida State. I Seminoles possiedono senza dubbio uno dei migliori roster nel college football per il 2014, uno dei migliori allenatori della nazione, Jimbo Fisher, e vedranno il loro Heisman Jameis Winston tornare a guidare l’attacco, chele di granchio permettendo. Con un calendario favorevole e un roster importante, Florida State è da molti ritenuta pronta a ripetersi come campione nazionale. Naturalmente, questo è più facile a dirsi che a farsi: olo una squadra durante l’era BCS è stata in grado di fare back-to-back, Alabama, perchè le aspettative e le pressioni si moltiplicano enormemente.

Nello specifico, il corpo ricevitori ha bisogno di essere rinnovato con la partenza di Kenny Shaw e Kelvin Benjamin, ma c’è anche un sacco di talento: Ermon Lane e Travis Rudolph (due recruit da cinque stelle) aggiungono profondità e potrebbero avere un impatto immediato se Christian Green o Jesus Wilson non riusciranno a garantire standard degni. La secondaria è tra le migliori della nazione, ma il front seven ha un paio di pezzi da sostituire. Il tackle Timmy Jernigan è la più grande perdita rispetto al 2013, e proprio nei ruoli interni Florida State non ha una depth chart troppo profonda. Inoltre va assolutamente ricordato che i Seminoles hanno un nuovo coordinatore difensivo in Charles Kelly, sarà interessante guardare il comportamento del reparto col nuovo “capo”. Sia chiaro, nessuno degli ostacoli citati potrebbero avere un impatto su Florida State durante la stagione regolare, ma potrebbero diventare più importanti con l’avvicinarsi del Championship e dei nuovi playoff.

Florida State beneficia del ritorno del proprio QB, cosa che invece non accadrà per le sue più dirette concorrenti, ed in generale per molti top program della ACC che potrebbero pagare la loro inesperienza nel ruolo di signal caller. È il caso delle dirette inseguitrici di Florida State in Atlantic Division, Clemson è sicuramente la miglior squadra, anche se due pedine fondamentali in attacco hanno dato l’addio: il quarterback Tajh Boyd ed il WR Sammy Watkins, ma c’è ancora un sacco di talento su entrambi i lati della palla e la decisione di Vic Beasley di rimanere a Clemson per il suo anno da senior trasforma automaticamente la linea difensiva in una delle migliori della nazione.

Nonostante le partenze del quarterback Teddy Bridgewater e dell’allenatore Charlie Strong, Louisville è accreditata per finire terza in Atlantic. I Cardinals dovrebbero rimanere esplosivi in attacco con il quarterback Will Gardner, il running back Michael Dyer ed il WR DeVante Parker, ma la difesa ha dei buchi da riempire, soprattutto nel secondario, con la perdita di safety eccellenti come Hakeem Smith e Calvin Pryor. Alcuni esperti hanno sostenuto che inserire Louisville nella Atlantic, dove già sono presenti due programmi forti come FSU e Clemson, sia stato un nuovo colpo inferto a scuole minori della Division come Boston College e North Carolina State, e contestualmente un “favore” a due malaticce ex-grandi come Virginia Tech e Miami, nella Coastal Division.

Il secondo livello della Atlantic Division inizia con Syracuse: gli Orange hanno finito il 2013, vincendo quattro delle ultime sei partite e hanno un quarterback in miglioramento come Terrel Hunt, insieme a uno dei migliori OT della conference con Sean Hickey.

Syracuse dunque, ma Boston College e North Carolina State non sono molto indietro. Il Wolfpack potrebbero essere il team sorpresa della ACC dopo il trasferimento del quarterback Jacoby Brissett, tuttavia stentiamo a credere che, nella migliore delle ipotesi, possa andare oltre la quarta piazza del raggruppamento.

 

Se la Atlantic Division ha una chiara gerarchia, la Coastal è tutta in palio. Sei squadre sembrano avere chance per titolo di divisione, con Virginia più staccata in ultima piazza.

In testa mettiamo Virginia Tech. Gli Hokies hanno i loro problemi in attacco, ma la difesa sarà eccezionale. La schedule sarà inoltre molto favorevole: Miami a casa e non giocano con le prime tre squadre in Atlantic Division (Florida State, Clemson e Louisville).

Virginia Tech sembra molto ben messa per la prima piazza, ma c’è poca distanza tra la squadra di Frank Beamer e Miami o North Carolina. Gli Hurricanes hanno preoccupazioni al quarterback e in difesa, ma in termini di talento complessivo, Miami possiede come al solito uno dei migliori roster nella ACC. Tuttavia il programma di Miami è molto difficile – Louisville e Florida State sono gli avversari interdivisionali, e la difesa dei ‘Canes ha sempre faticato negli ultimi anni. Inoltre, vi è preoccupazione al quarterback con Ryan Williams che viene da un crociato.

I Tar Heels hanno un attacco esplosivo ma una linea claudicante, che sarà necessario con una difesa che invece lascia molto a desiderare soprattutto in linea e nella secondaria.

Duke è stata una delle più grandi sorprese della nazione nel 2013, ma ci sono volute alcune circostanze fortunate per i Blue Devils per vincere la corona divisionale, come la gara con Virginia Tech a Blacksburg, vinta 13-10. Senza nulla togliere a Duke, la squadra dovrebbe rimanere competitiva, ma è difficile immaginare che possa rappresentare di nuovo una seria sfida al titolo in Coastal. L’attacco dovrebbe ancora una volta essere potente, ma la difesa rimane un problema: i Blue Devils si sono piazzati #13 su 14 in ACC nel 2013 in difesa totale, permettendo 451 yard a partita.

Pittsburgh potrebbe rappresentare una lieta sorpresa. Aaron Donald è una perdita enorme per la difesa, ma l’attacco ha la possibilità di essere finalmente e completamente ad immagine e somiglianza di Paul Chryst, al terzo anno in sideline. Il nuovo quarterback Chad Voytik è promettente e ha fatto una bella figura nella vittoria al Bowl su Bowling Green. I Panthers hanno anche un solido backfield con James Conner e Isaac Bennett che torneranno al loro posto dopo la scorsa stagione. Il ricevitore Tyler Boyd è uno dei migliori della nazione, e la linea offensiva, una fonte di preoccupazione in questi ultimi anni, appare migliorata. Inoltre, la schedule di Pittsburgh è favorevole: niente Florida State, Louisville o Clemson, gare possibili con Syracuse e Boston College. E partite chiave contro avversari costieri come Virginia Tech e Georgia Tech entrambe in casa.

Georgia Tech, dopo il 5-3 in conference lo scorso anno hanno una notevole striscia di 19 stagioni consecutive senza un record perdenti in campionato. La posizione così bassa è un gioco ad esclusione: le prime sei squadre nella divisione sono con valori molto vicini, la scelta di mettere gli Yellow Jackets dietro Pittsburgh e Duke è legittima pur non condivisibile. Le jackets hanno alcune preoccupazioni per le skill position, in particolare al quarterback dopo il trasferimento inaspettato del quarterback Vad Lee. Inoltre, i due principali rushers di Tech (David Sims e Robert Godhigh) se ne sono andati, e la difesa deve sostituire sei starter. La schedule inoltre non si presenta semplice: a differenza di Miami, Pitt e Duke, devono incontrare Clemson dalla Atlantic Division e due dei match fondamentali saranno in trasferta a Pittsburgh e North Carolina.

Ovviamente, tutto può succedere, ma i Virginia Cavaliers hanno un enorme divario da colmare rispetto agli altri programmi. Virginia è andata 0-8 in campionato lo scorso anno e non sembra molto meglio (su carta) in questa stagione. Inoltre, il programma è molto difficile, con incroci proibitivi contro Florida State e Louisville.

 

Abbinamenti per la post season

Orange Bowl Sec o Big Ten o Notre Dame
Capital One Bowl SEC
Russell Athletic Big XII
Armed Forces Bowl Army o Big XII
Gator / Music City Bowl SEC
Belk Bowl SEC
Sun Bowl Pac-12
Pinstripe Bowl Big Ten
Military Bowl C-America
Independence Bowl SEC
Detroit Bowl Big Ten
St. Petersburg Bowl C-America