NFL Week 1: Green Bay, difenditi se hai il coraggio!
“E’ meglio che non giochi nella NFC West, non arriverebbe neanche ai play off”
“Difesa in confusione e record di punti subiti all’esordio dal 1983”
“Non è stata una buona premessa per una squadra che è candidata al Super Bowl”
Questi, in definitiva, i vari commenti scritti dagli analisti nel sito NFL.com,di ESPN e di altre testate giornalistiche. Tutti concordano su una cosa: a Green Bay da due anni a questa parte ci sono più o meno gli stessi problemi. Che naturalmente riguardano la difesa. Troppo facile spiegare tutto con il fatto che era l’opener, con il fatto che si giocava fuori casa, con il fatto che si giocava contro i detentori del titolo.
No, troppo facile.
Ci portiamo appresso sempre lo stesso atteggiamento molle, ci portiamo dietro sempre il fatto che non siamo duri, cattivi e motivati; ma sopratutto ci portiamo sempre appresso Dom Capers. Dopo due anni di brutte esperienze ci facciamo ancora infilare dalla read option e andiamo in bambola di fronte a minacce multiple (chiedere a Harvin e Lynch). Forse sarebbe davvero ora di cambiare.
Analizzando più a fondo la partita davvero l’attacco dei Seahawks è così impossibile da fermare? Probabilmente si, quando si concedono 207 yard sul terreno e 191 in aria. Non c’è stata copertura, non c’è stata protezione, abbiamo mancato anche i tackle più semplici e abbiamo concesso praterie alle corse di Lynch. Hanno detto Michaels e Collinsworth (commentatori della partita):
“the Seahawks killed the Packers on the ground”.
Niente di più vero. Giocatori che sono sembrati davvero spaesati come Matthews, ottimo sulla pass rush ma male sul terreno; Shield, completamente fuori dalla partita come nel caso della mancata copertura del primo touchdown; il rookie Clinton-Dix che manca due tackle abissali uno dei quali apre la strada per il primo TD; Hawk non pervenuto e Jones che ha timbrato il cartellino a nostro sfavore con due holding nel momento topico (magari Elliott dopo la preseason sarebbe tornato utile?) e infatti abbiamo costretto Seattle al punt solamente due volte.
Naturalmente di questi problemi in difesa ne ha risentito anche l’attacco che è parso stanco e senza idee. Senza infamia né lode, infatti, la prova di Rodgers che è parso non avere tantissime alternative visto che Lacy è stato praticamente annullato sia sulle corse che nel gioco aereo. C’è da dire che la copertura offerta al #12 è stata minima e l’intesa con il nuovo centro non è stata sicuramente idilliaca. Bakhtiari si è confermato quello dell’anno scorso: vuole vincere anche quest’anno la classifica per le holding procurate.Oltretutto chi è subentrato non è stato all’altezza dei titolari (chiedere a Sherrod). E il fatto di aver lasciato le statistiche di Sherman intonse non è stato, a mio avviso, un buon segno visto che si è giocato nella parte di campo non coperta da lui quasi avendo timori reverenziali nei suoi confronti, che non faranno altro che spostare il super-ego del #25 a livelli altissimi.
Magari qualche alternativa in più non sarebbe male, come per esempio utilizzare di più Cobb in modo da togliere qualche responsabilità a Lacy. Da adesso in poi bisognerà lavorare veramente sul serio perché così, ora come ora, non si può competere con squadre contender e una squadra che si dichiarava come “nuova” e migliorata non può presentare gli errori del passato, a partire subito dalla week 2.
Spendiamo due parole anche sui Seahawks che non hanno deluso le aspettative e si candidano seriamente per il titolo anche quest’anno. I loro detrattori, che dichiaravano una difesa peggiorata rispetto all’anno scorso, si dovranno ricredere visto che siamo di fronte a una D# che può essere, con le giuste critiche e punzecchiature, addirittura da Hall of Fame, un attacco che non ha bisogno di tanti lanci per riuscire a fare male e un Harvin che se resterà in salute farà veramente male alle difese avversarie.
[Francesco Fele]