San Diego Chargers @ Arizona Cardinals: Week 1
La stagione 2014 si apre per Arizona e San Diego con il primo Monday Night della stagione alla University of Phoenix Stadium di Glendale. Una sfida che pone molti spunti di interesse da entrambe le parti. Per meglio conoscere i nostri avversari, abbiamo chiamato in causa Mario Pironti, sul forum conosciuto come CoachP, appassionato di San Diego Chargers da oltre vent’anni nonchè egli stesso dapprima giocatore e poi allenatore di football americano, con esperienze soprattutto legate al palcoscenico Salernitano. Ecco cosa ci ha detto il coach in una breve serie di domande.
1) Riassumendo con un quadro generale, sei soddisfatto della off-season dei Chargers? Quale sarebbe un obiettivo realistico per San Diego nel 2014?
Se per off-season intendiamo le partite di pre-season non mi dicono mai nulla di serio perché le ragioni di queste partite risiedono in aspetti che solo coach e front office devono valutare ai fini dei tagli finali del roster a 53.
Se invece ci riferiamo a tutto il periodo prestagionale quest’anno possiamo ritenerci piuttosto soddisfatti perché negli ultimi anni non ci si era mai mossi sul mercato dei free agent in questo modo. Gli arrivi di Donald Brown prima e di Brandon Flowers poi, hanno riempito di talento la squadra in reparti con necessità differenti. Se il primo acquisto è da leggere nell’ottica di una non sicura riconferma di Mathews già dal prossimo anno, quella di Flowers ha dato profondità e qualità ad un reparto lo scorso anno tra i peggiori in assoluto. Molto positiva è stata anche la riconferma dell’ILB Butler.
Ha lasciato perplesso il fatto di non essersi mossi anche nella direzione di rafforzare la linea di difesa altro vero tallone di Achille della squadra. I più ottimisti poi speravano anche nel rilascio di Jeromy Clary e nell’acquisizione di una guardia che ci consentisse un salto di qualità nel reparto offensivo fondamentale, movimento però che non c’è stato.
Date queste premesse, considerato il draft che qualche piccola perplessità ha lasciato e gli ulteriori movimenti minori di mercato, è realistico aspettarsi una riconferma dei risultati dello scorso anno che come noto ci videro secondi nella division con accesso rocambolesco alla wild card. Sarebbe lecito aspettarsi ancora di più ma va considerato il rafforzamento delle altre squadre nella division, Denver su tutte, e la difficoltà della schedule di quest’anno molto più dura della precedente.
2) In quale reparto del campo i Chargers sono migliorati maggiormente ed in quale credi siano peggiorati sensibilmente?
Gli interventi maggiori ci sono stati nel reparto dei DB al quale si sono aggiunti il citato Flowers e la prima scelta Jason Verrett i quali porteranno talento, capacità, versatilità e velocità che si aggiungeranno al pro-bowler Eric Weddle e agli altri. Poi, avere 3 RB del valore di Mathews, Woodhead e Brown è un lusso che non molti possono concedersi nella NFL e starà al nuovo offensive coordinator Frank Reich trovare il modo di utilizzarli al meglio in una squadra che annovera un QB come Rivers nelle sue fila.
Tutti siamo curiosi di vedere quali cambiamenti Reich porterà al sistema di Whisenhunt e come e se riuscirà a migliorarlo con la ventilata no-huddle offense. Non vedo reparti peggiorati ma peserà molto il mancato miglioramento della linea di difesa che era una need fondamentale.
3) Passiamo adesso alla sfida sul campo. I Cardinals hanno perso per un infortunio al piede il RB Ellington. Questo dovrebbe dare altra monodimensionalità ad un reparto che era già fortemente sbilanciato sui passaggi oltre a togliere dal gioco un playmaker dinamico. A questo punto diventa critico il lavoro della pass rush contro una linea offensiva tutta da testare.
L’assenza di Ellington delle ultime ore sarà un fattore decisivo sia per il talento puro del giocatore e la sua velocità che per il condizionamento tattico che potrà creare questa assenza.
Se i Chargers hanno un problema in questo momento è difendere bene le corse.
Nel momento in cui i Cardinals lanceranno più del dovuto, credo e spero che le secondarie giochino in modo ben diverso dalla passata stagione. Ma come si sa tutto parte dal lavoro in linea e qui c’è un gran punto di domanda. Stiamo aspettando l’esplosione almeno in pass rush di Liuget, Reyes e Ingram e il ritorno di Freeney. A queste condizioni, siamo favoriti.
4) La difesa di San Diego sembra piccola soprattutto nella secondaria. Nessuno dei DB arriva ai 6’0″. Arizona dal canto suo può schierare due WR fisici in Fitzgerald e Michael Floyd. Quanto conterà nell’economia dell’incontro?
Non ho mai pensato che questo fosse un fattore decisivo. Importante ma non decisivo.
Credo che oggi conti di più velocità ed atletismo che altezza o meglio solo altezza. E allora tolti casi limite in cui c’è abilità e altezza come Sherman, se dovessi scegliere mi terrei i miei DB. Dopodichè, i ricevitori fisici si contrastano anche in altri modi e cioè anticipandoli in modo aggressivo nel man to man, aggredendoli in press coverage e poi con un opportuno lavoro tattico-strategico di squadra che spetta al defensive coordinator.
5) Palmer ha mostrato buoni progressi nella seconda metà della stagione 2013. Cosa ti aspetti di vedere da John Pagano per mandarlo in confusione e vincere la battaglia dei turnover?
Una buona pressione su Palmer che non è il miglior QB della lega e non il più veloce, pressione sui WR per rompere il timing, rotazioni in copertura continue con OLB e SAF, presenza più frequente di “Nickel Package” ma diversificati tra loro. Insomma, si vedrà se Fitzgerald resta ancora una superstar della lega e gli altri WR non saranno da meno. Sono curioso di vedere poi se i nostri coach della difesa siano riusciti a migliorare la nostra incapacità di placcaggio in campo aperto, aspetto che può diventare arma letale contro alcuni playmaker come quelli dei Cardinals.
6) Dansby e Washington. Due assenze importanti per la difesa che era stata la prima per yard concesse su corsa nel 2013. Cosa avrà studiato McCoy per attaccare una difesa che ha perso entrambi gli ILB titolari?
Non credo che McCoy e Reich vadano a cambiare più di tanto il game plan per l’assenza degli ILB questo perchè di base già prediligiamo correre tra i tackle. Ora questo modo di correre si può realizzare in tanti modi come sappiamo e probabilmente alterneremo formazioni one back ad altre con la presenza del nuovo FB Johnson.
Io nel football moderno tendo a ritenere un po’ obsoleta la presenza del FB perchè tende a rallentare il gioco e a renderlo più leggibile. Dopodichè, come sempre, la sfida starà tutta nella capacità dei nostri OL di eseguire dei buoni blocchi al secondo livello che se portati contro giocatori con poca esperienza possono risultare letali per la difesa con RB elusivi come i nostri e con l’alternativa di un RB più punitivo come Brown.
7) Ecco proprio parlando del gioco su corsa di San Diego, Arizona negli ultimi anni ha dimostrato estrema aggressività contro linee che bloccano a zona. Di fatto la presenza in campo di LB rapidi nelle letture e l’uso di blitz variegati ha limitato di molto questa opzione per gli attacchi avversari. Come può San Diego sfruttare questa caratteristica della difesa sapendo anche che il DT Dockett sarà assente?
Ho sempre pensato l’esatto contrario e ho sempre cercato di far capire questo ai miei giocatori, e cioè che i blitz sui giochi di corsa non devono e non possono diventare un fattore soprattutto contro una squadra che blocca a zona.
I blitz invece restano un fattore sui giochi di lancio soprattutto contro squadre come la nostra che tendono spesso ad avere formazioni molto aperte anche con 5 ricevitori e che hanno un qb per niente mobile come Rivers.
Ma è sempre il gioco della coperta corta: tanta pressione se ben letta è facilmente punibile pur tenendo conto che nelle secondarie dei Cardinals c’è talento da vendere e questo potrà essere un fattore.
Riguardo la velocità nelle letture ovviamente questa è la chiave di ogni difesa e per ogni LB: se leggo prima degli altri, arrivo prima degli altri sul gioco e lo condiziono. Tutto qua, semplice ma la lettura veloce è anche sinonimo spesso di over-pursuit e contro lo zone blocking può diventare essenziale la presenza di RB capaci di tagliare alle spalle della propria linea offensiva.
8) Dall’altro lato del campo, Rivers ha dimostrato scarse capacità decisionali in situazioni di pressione. Contro una difesa 3-4 che fa uso consistente di zone-blitz e che fornisce tantissimi look diversi volti a confondere le letture pre-snap del QB, cosa dovrà evitare Rivers?
Questo potrà essere un fattore che probabilmente farà decidere a Reich su consiglio di D’Alessandris di essere meno aggressivo e spregiudicato nelle formazioni per dare un secondo in più a Rivers, ma l’aggressività difensiva si punisce anche attaccandola e non solo prevenendola. Per esempio i Chargers sanno fare un buon uso di screen e di bubble screen e hanno giocatori capaci di guadagnare yard con la palla tra le mani, si pensi ad Allen piuttosto che a Woodhead oltre ad avere due grossi bersagli fisici nel corto ma anche nel medio come Gates e il talento di Ladarius Green.
Sarà il gioco sul corto a fare la differenza perché già l’anno passato la soluzione migliore per dare tempo all’immobile Rivers fu individuata nel farlo liberare della palla in pochissimo tempo e quest’anno si è anche accorciata la distanza dal centro in shotgun almeno da quanto si è visto in pre-season, aspetto che lascia presupporre rilasci ancora più rapidi.
Che poi le zone blitz condizionino e confodino le pre-snap reads è una sacrosanta verità ma tenuto conto che Rivers non è un gran “lettore” la cosa non dovrebbe influire più di tanto. Certo se ci sarà penetrazione la partita i Chargers la perdono perché Rivers non ha le caratteristiche tecniche e soprattutto fisiche per risolvere da solo in scramble una situazione o un terzo down cruciale.
9) La secondaria di Arizona è ben strutturata fisicamente. Allen e Malcolm Floyd non eccellono sul profondo e questo forse darà ai CB di Arizona la possibilità di giocare più aggressivi. Come si ottiene la separazione fondamentale per liberarsi da questa marcatura che sarà presumibilmente molto fisica?
Mi permetto di non concordare sul fatto che Allen non abbia capacità in questo fondamentale perché basta prendere le statistiche della carriera e del suo primo anno riguardo le yard after catch.
Certo non è un velocista e non lo è neanche Floyd che ha altre caratteristiche di esperienza e di fisico. Ma la separazione si crea anche in altri modi non solo con la velocità. Prima di tutto sono decine le tecniche di uscita dalla bump ad run e dalla press technique e di sicuro in queste settimane ci avranno lavorato su. Poi la separazione si crea correndo traiettorie in maniera pulita ed adeguata e Allen lo scorso anno in questo particolare fondamentale è stato tra i migliori.
Le secondarie dei Cardinals come dicevo sono ricchissime di talento ma le armi dei Chargers di quest’anno vanno ritrovate non nel singolo talento, nel velocista ma nell’arsenale di talenti, nella loro combinazione. Il gioco è fatto di tante tessere da comporre. Intanto quelle secondarie dovranno ben supportare il gioco di corsa contro 3 RB talentuosi.
Poi, LB e DB dovranno vedersela con almeno due TE dalle mani ottime, con Gates che sul corto è ancora oggi una delle maggiori minacce della FLl proprio per quella capacità di correre le tracce. Gli stessi RB non sono monodimensionali ma in particolare Woodhead ha grandi capacità nel fondamentale della ricezione.
Infine, Allen è stato rookie dell’anno nel suo ruolo e ha concorso al premio generale, Floyd torna da una grave infortunio ma prima di questo era tra i più importanti split end della lega e poi Eddie Royal è un giocatore all-purpose capace di ricevere nel corto, di giocare bene i bubble screen, di portare blocchi decisivi.
Se manca proprio qualcosa è una classica minaccia sul profondo ma i Chargers non vanno più sul profondo con frequenza come provavano a fare con Turner e soprattutto se ci vanno lo fanno solo a seguito di aver costruito quel tipo di giocata con altre giocate propedeutiche ad esse.
Tanti lanci corti su almeno 8 obiettivi diversi, un uso efficace delle corse tra i tackle per costringere la difesa a risalire e ad accorciare il campo. Ed è allora che bisogna provare a colpire i Cardinals in profondità.
Insomma, sulla carta il quadro è chiaro ma poi solo il campo emetterà la sua sentenza e tutto sarà innanzitutto nelle mani di Reich che dovrà saper dar fuoco a quell’arsenale.
Ringraziamo CoachP per il tempo e la pazienza che ci ha dedicato. L’appuntamento per il Monday Night è nella notte tra Lunedì e Martedì alle ore 4:20 Italiane.