NFL Week #2: le pagelle ignoranti di NYJ@GB

Le imperdibili pagelle ignoranti di Francesco Ferreri!

 

Attacco

McCarthy: ci siamo ragazzi. Il rossore del suo faccione (da schiaffi) rivela una sofferenza atroce delle carotidi del collo. Una felpa in più, un’altra delle sue cappellate da infarto e ci penserà il caro colesterolo del Wisconsin cheese ad esaudire le nostre preghiere. Continua così che duri poco.
Heart Beat

Sherrod: sappiamo giá che metterlo a protezione di Aaron è sicuro come avere il tetto di casa in pongo ai piedi del Vesuvio in eruzione (Richardson è forte forte, eh!). Viene inquadrato in panca (tra una figuraccia e l’altra) a parlottare fitto con Bulaga che gli spiega bene che il segreto per un buon soffritto sta nelle cipolle. Gli torna fame (agonistica??) e va in campo a cercarle, dimenticandosi di cosa fare in linea per metà gara. In halftime break si spara un kebab Raji-style e collassa definitivamente.
Scotto & frullato

Linsey: assolto a Seattle, stavolta si presenta ai blocchi piú teso. Una finta? Intanto è colpevole di due infarti e quattro sincopi tra i tifosi allo snap iniziale. Per tutto il resto della partita la sua posizione è sempre quella ad arretrare meno, infatti usa bene muscoli, panza e soprattutto testa. Eravamo preoccupati che i due Biscottini (vedi dopo) riuscissero a guidarlo dalla culla al terreno, ma adesso CHI aiuta CHI? (it’s a mistery). Non lasciare che Eddie gli corra dietro per sfruttare tutta sta massa, è un tragica miopia.
Little John

TJ lang & Sitton: le due forme di fontina si scaldano per bene solo alla conversione di
2pt. di Cobb, tenendo a bada Richardson & Wilkerson che fan volare le mani. Prima di ciò creano una linea dura come un frollino inzuppato da due giorni e dei blocchi penosi come al solito, che producono la vergogna di 40 yrds totali di corsa in 37 min di gioco.
A noi però la fame è passata da un pezzo, ragazzi.
Krumiri (bistefani)

Bakhtiari: aiuta l’attacco nel momento più teso, cioè immolandosi nella rissa post 2pt-conversion (in cui lui non c’entra un cazzo), collaborando a far espellere quel pirla di Wilkerson ed ergendosi a difensore dei compagni. Ogni volta che l’O-line affonda lui non è certo il primo colpevole ma neppure in prima linea a tappare le falle. Ringraziamo l’Altissimo che Aaron non si fa male nel 1°quarto in cui viene sackato 3 volte e colpito di brutto.
Però ricorda David: no sacrifice, no victory.
Bumblebee

Aaron: viene sbeffeggiato senza pietà nel primo quarto, combattendo da solo contro tutti. Fortunatamente più lo feriscono più lui si incazza e dal terzo quarto inizia una strage infilzando la D-line avversaria con scrambles salva-down e la secondaria con lanci al millimetro per +300 yrds praticamente in sola metà gara. Comandante indiscusso in campo, sbaraglia insieme solo coi suoi più fidi generali (Cobb & Nelson) tutta l’armata della Grande Mela, guidando una rimonta più di palle che di cuore e confermando che ovunque si posi il suo Occhio, succedono GRANDI cose.
Sauron Rodgers

Lacy: il nostro super eroe verdastro capisce presto che i compagni non gli porteranno UN blocco neanche a pagamento, allora ci pensa lui, che un blocco lo porta eccome, su una corsa di Rodgers, consentendogli di guadagnare il 1down in una situazione sofferta nel 1sr half. Pur ammettendo che a volte manca i varchi in linea per le corse, sprecando quel poco che gli concedono i compagni, siamo convinti che se la linea continua così, lui non andrà molto lontano (ma neanche noi), fidatevi.
Raggi gamma, please.

Cobb: pochi colpi, ma al fegato e con l’intensità giusta, ne fanno il risolutore di una partita la cui rimonta inizia proprio da lui appena prima di andare negli spogliatoi a fine primo tempo. Se in tutta la partita fa 5 prese delle quali due sono TD e una 2pt- conversion, possiamo dire che ha la precisione di un samurai navigato.
Arma letale Randall

Nelson: tiene testa da solo a metà della secondaria newyorkese trascinando la squadra con alcune prese illegali in sei Stati e una big play da 80 yrd TD (che mi fa saltare giù dal divano). Anche se la sua battaglia inizia male (incomprensioni con Cobb sulle tracce) è indubbiamente l’ammiraglio della nave piú affidabile nella tempesta, sia per scelta di strategie che per capacità di manovra.
Horatio Nelson

Adams: buon paio di ottime prese per ricordare che tra i Titani ricevono anche i comuni mortali. Cruciali ricezioni su 3&corti che spaccano la secondaria. Sembra aver trovato il suo posto nella famiglia “Adams”.
Mano

Quarless: molto utile stavolta, infatti riceve una sola volta per ben 8 yards. Si rende conto di strafare e dalla sideline gli urlano di stare calmo e infatti si blocca all’istante, ma il suo contributo più importante lo fornisce durante la rissa, in cui prova ad accoltellare un Jet alla gola con una fetta di taleggio.
Andrew “Samir” the Ripper

Green Bay Bench: magnifica flag in attacco per comportamento scorretto come non avevamo visto mai. Siete grandi ragazzi, continuate così. Se voi siete il nostro futuro costruiamoci subito una DeLorean (back to the future). Ricordatevi che l’umanità vi guarda (inorridita).
The Bench (from another planet)

Crosby: nel gruppo dei rimbambiti del 1 half lui fortunatamente non c’è, rispondendo con 3 FG ottimi, di cui uno da 55 yrds, che tengono sotto tiro New York nel punteggio e poi ci consentono di abbordarli e trucidarli senza pietà, con frecce incendiarie degne dell’assedio di Gerusalemme. I sui calci sono come arpioni che tengono a portata la belva che si dimena (e ci mena!) per ben 28 minuti, ma che permettono al cacciatore (Aaron) di avvicinarsi furtivamente alla preda e pugnalarla al cuore al momento giusto.
The Hitman

 

Difesa

Daniels: incatenato come un Uruk-ai rabbioso (Signore degli anelli) riesce a liberarsi dal terzo quarto in poi, terrorizzando i RBs di NY, che fuggono spaventati come Hobbits. Suo l’intervento di pressione su Geno che lo forza a lanciare per l’intercetto di Tramon, e se fa errori si redime velocemente con big play (gran sack, dopo flag) dimostrando certamente carattere e palle quadre, pur essendo allenato da uno dei Muppets.
Le coincidenze astrali favorevoli lo trasformano in una belva, però troviamo il modo di poterlo usare anche senza luna piena.
Mannaro

Peppers: per un vizio di forma non riesce a causare il fumble a Geno (forward progress del braccio) e per poco non lo intercetta mentre è in copertura su CJ2K (sì, avete letto bene). Prova in sostanza soddisfacente che per migliorare ha bisogno dell’apporto di gente che finora dorme (Guion?? Jones?? Dove siete?). Se lui è l’elephant man, allora con Daniels possiamo quasi mettere su uno Circo, tanto di pagliacci in sideline ne abbiamo da vendere. (Ma la cattiveria animalesca ci serve eccome e ci piace assai)
Jumbo Dumbo

Hawk: usate uno scolapasta per cercare l’oro nella vostra vasca da bagno e avrete i suoi stessi risultati contro l’O-line dei Jets. Le sue uniche “giocate” consistono in sbracciate incomprensibili ai compagni (che però cavano un occhio a Chris Johnson) e nello sfoggio del taglio di capelli da manicomio, dove accade che ci flaggano contro per unnecessary roughness al pubblico decoro.
Nascondete i bambini

Clay: lavoro sporco e tanto cuore perché li in mezzo è pieno di buchi da tappare. Viene imbrigliato subito dai D-linemen di NY, ma ha l’intelligenza di capire che stavolta è meglio coprire dietro piuttosto che cercare la gran giocata. Se tutta la linea mordesse una frazione di secondo in piú, lui e Neal riuscirebbero sicuramente a far più male. Ciononostante, un paio di big plays da Capobranco assoluto per marcare il territorio (e infiammare gli spalti) non se le fa sfuggire.
Maschio alfa

Lattimore: non ha voglia di giocare e si vede benissimo. Poi dice che le occasioni per mettersi in mostra non le ha mai, ma ormai non gli crediamo più.
Pinocchio !

Shields: la sua bambola su 3&3 in copertura su Decker ci costa il TD Jets del 14-0 fulmineo in apertura. Per fortuna nostra, Geno si spaventa dopo l’int e si dimentica come si lancia da metá gara in poi, concedendo un riposino a Sam & co in secondaria.
Sleepy Horror

Williams: timing quasi perfetto nelle coperture & int nel secondo quarto che spacca la gara a nostro vantaggio. Occhio che è già la seconda consecutiva che fai (molto!) bene, ci potremmo abituare.
Don’t wake me up

Burnett: la sveglia per lui squilla al 4°min del secondo quarto. Il leone gli porta le Gocciole e gli rifila un bel morso alle chiappe e lui finalmente si alza, mette i pantaloncini verde oro e va in ufficio. Tackles importanti quando l’inerzia è dalla nostra e l’attacco Jets in tracollo, però così son bravi tutti!..o forse no..? Tu continua.
Mastino