NFL Week #3: San Diego Chargers @ Buffalo Bills recap
Dopo la bellissima vittoria contro i campioni Seahawks, eravamo chiamati ad una riconferma immediata che cancellasse le ombre del quarto periodo contro Arizona. La partita ha avuto due volti. Nel primo tempo l’abbiamo dominata giocando in maniera abbastanza fluida in attacco e aggressiva e puntuale in difesa. Nella ripresa, invece mentre la difesa si è mantenuta sugli stessi standards, in attacco Reich ha gestito in modo mediocre il vantaggio.
Al secondo gioco della partita perdiamo Woodhead per un infortunio alla caviglia. A quel punto Brown si carica il gioco di corsa sulle spalle tanto che finirà col suo record di portate ben 31 ma con sole 62 yds dovute alle difficoltà della linea di attacco nel gestire il fortissimo front seven dei Bills soprattutto al centro, alle formazioni utilizzate da Reich e alle necessità di cronometro del secondo tempo.
I Bills decidono di andare con un Db su Gates anche quando proviamo qualche volta ad isolarlo come domenica scorso tanto che il nostro tight end riceve una sola palla.Si rivede invece in campo in modo efficace Ladarius Green colpevolmente lasciato ai margini nelle prime due partite il quale riceve 4 lanci con una corner di 26 yds come ciliegina ed una bella ricezione dopo uno slip block sull’out estro. Anche Floyd timbra alla grande il cartellino con due ricezioni per 98 yds entrambe di 49 yds che ci danno la sensazione di come ieri si si tentato in più di una occasione di andare profondi. Allen riceve solo due lanci invece è piuttosto assente e si mette in luce più che altro quando manca malamente un crack block su una delle rarissime corse esterne chiamate a Brown. Fluker si rende colpevole di due false start ma tutto sommato vince la battaglia con Williams soprattutto in tasca.
Sin da subito si capisce che in I formation non andiamo da nessuna parte mentre la OL gestisce davvero bene le passing situations tanto che Reich rischia anche qualche empty formations e manda sistematicamente Brown a ricevere fuori dal backfield, sintomo di confidenza nella propria linea che alla fine concede un solo sack da parte di Lawson. A conferma di ciò, le due segnature vengono da due azioni di lancio a seguito di lunghi drives. Nella prima occasione, Reich fa una chiamata inusuale in prossimità della endzone dove Rivers gioca uno slip screen vincente su Royal. Partiamo in twins a sinistra e Royal è il ricevitore esterno: fa un passo in avanti poi si accentra leggermente dietro la l.o.s. per ricevere immediatamente il lancio di Rivers mentre Allen, il ricevitore interno, fingendo un breve curl out va a bloccare il cb esterno. Intanto, Dunlap lasciato penetrare Mario Williams si sgancia sull’out sinistro in maniera tecnicamente corretta per evitare di incorrere in penalità e va a bloccare la S originariamente in marcatura su Allen. Royal riceve e si infila nel buco creato dal doppio blocco per il 7-0.
Seguiranno due field goal di Novak, uno dei quali a seguito di un incredibile drive di 17 giochi. Andiamo a segno nuovamente ad inizio ripresa ancora con Eddie Royal che in prossimità della endzone profitta di una combinazione di traiettorie con Floyd che gli pulisce la strada per eseguire una slant in perfettamente imbeccata da Rivers per il momentaneo 20-3. Novak gioca una partita strana, una delle sue. Le statistiche personali ad inizio partita indicavano come tra tutti i kick off calciati il nostro kicker avesse ottenuto un solo touchback e grazie al nostro ottimo kick off team avevamo concesso partenze di media dalle 22 yds. I primi due kick off però sono due touchbacks ai quali, per tornare alla normalità, segue un calcio addirittura sulle 30 yds … Infallibile invece resta sui field goals.
Rivers chiude con un 18 su 25 per 256 yds e 2 td pass quindi praticamente perfetto. Sembra presente a se stesso sempre come quando chiude in scramble un terzo e lungo dopo essersi reso conto che i ricevitori erano coperti o quando lancia un bellissimo swing pass su Brown dopo aver cercato a lungo un ricevitore sul lato opposto. Tutto di gran pregio tranne alcuni audibles chiamati ed alcuni non chiamati in situazioni chiare da leggere.
Qualche penalità di troppo da parte di Buffalo agevola lo sviluppo di alcuni drives mentre in difesa giochiamo una partita magnifica in copertura. Flowers che gioca una grande gara e Wright con l’assistenza di Verrett annullano del tutto Watkins e Woods che ricevono entrambi per sole 19 yds. L’attenzione sui wide receivers va però a danno delle coperture su rb’s e tight end. Non a caso Fred Jackson finirà con 8 ricezioni e Chandler con 5. Colpe attribuibili soprattutto ai LB’s e talvolta alle chiamate difensive come quando in una chiara azione di zone blitz, Butler, che ribadisco non è il nostro miglior Lb in coverage, dopo aver fintato il blitz taglia verso l’out sinistro ma è costretto a rallentare la sua azione per la concomitante azione in slant di un ricevitore e finisce col perdersi Jackson che si invola sulla linea laterale per un lungo guadagno. Difendiamo piuttosto male gli screen pass sui quali la responsabilità primaria è dei Lb’s e che mai vengono letti bene dai DE’s. Weddle invece si rende protagonista di alcuni placcaggi bellissimi dei quali uno tecnicamente perfetto e durissimo su Goodwin. Finirà con 9 tackles ed 1 assist ed un tackle for loss in occasione di un dog esterno. Contro le corse è buona la prestazione anche di Jarret Johnson molto impiegato per le assenze di Ingram e Attaochu ed anche Te’o gioca nel complesso una gara molto attenta. Ma è la linea di difesa la lieta novella considerato che mette a segno 3 sacks con Reyes (primo stagionale), Liuget e Freeney e da sempre l’impressione col fronte a 4 di poter mettere sempre pressione sul qb. I sack si generano su chiamate di stunt e per merito dei DL nell’uno contro uno. Anche per questo tipo di prestazione i db’s giocano una grande partita. La difesa mette a segno anche una safety grazie alla pressione su Manuel il quale si libera intenzionalmente della palla in endzone per evitare il sack. Pagano mischia le carte e privilegia spesso fronti a 4 sia in 42 under e over e sia in Nickel nelle quali spesso come sempre Weddle sale all’altezza dei Lb’s. Utilizziamo anche la dime con un fronte a 4 e senza alcun Lb.
La nota negativa della giornata è che come nel quarto periodo contro i Cardinals la partita aveva preso la piega che ricordiamo, da metà terzo quarto in poi non produciamo più niente in attacco inanellando una serie di punt magnificamente calciati da Scifres come sempre e di three and out. Questa volta però la magnifica prestazione della difesa ha consentito di conservare il vantaggio acquisito. Reich una volta in vantaggio ha pensato ad un gioco molto conservativo così come il manuale insegna ma nel football moderno non si può ancora insistere con cocciutaggine solo ed esclusivamente sul gioco di corsa centrale con formazioni imbottite di bloccatori per lasciar correre il tempo. Almeno un quarto e mezzo passato a correre sui primi due down e a ricorrere al lancio forzato sul terzo e lungo. Ma il punto è come si è corso: Troutman e Rinehart con la collaborazione di Ohrnberger hanno semplicemente perso la battaglia con Daraeus e Williams assolutamente inamovibili in mezzo per tutta la partita e non si doveva giocare in I formation, formazione che ha indoto la difesa dei Bills a chiudersi ancora più facendo salire in linea coi i Lb’s la strong safety. Quando invece si è provato a correre con la abituale draw dalla shotgun, lo sviluppo lento della giocata dovuto allo snap di Ohrnberger e la lentezza conseguente di Rivers nel dare l’handoff hanno reso facile la lettura e la reazione della difesa e ancora peggio se l’azione prevedeva un blocco supplementare della guardia in pull. Il cronometro può correre anche con piccoli lanci nelle zone corte e non uscire dal campo come si è anche provato ma solo con degli swing pass su Brown che raramente nella ripresa hanno portato i risultati sperati. Oppure ricorrendo molto più alla play action pass che nel contesto tattico di ieri sarebbe stata davvero molto utile se chiamata dalle stesse formazioni conservative utilizzate da Reich. Rivers, autore di una nuova grande prestazione, è stato in parte complice come dicevamo in quanto ogni audible chiamato è andato nella stessa direzione di pensiero di Reich.
Gli special teams non producono ritorni e questo è un dato sul quale riflettere. Perso Woodhead per infortunio e rimasto solo Brown nel backfield i kick returners son diventati Oliver e Allen. Il prodotto di Buffalo esordisce e porta anche 3 palloni per 11 yds.
Il mostro a 3 teste purtroppo è diventato Brown dipendente e dispiace tantissimo per questa altra tegola ma bisogna essere moderatamente ottimisti. Ora ci aspetta un calendario non impossibile e vedremo se sapremo capitalizzare questo vantaggio che servirà moltissimo prima della prima sfida divisionale contro i Chiefs tra qualche settimana e delle altre gare complicate che seguiranno.
GO BOLTS !!!