NFL Week #5: Minnesota Vikings @ Green Bay Packers preview
La gara di stanotte tra i Packers ed i Vikings, oltre a dare qualche informazione in più sulle due squadre, potrebbe chiarire un po’ meglio gli ordini di grandezza in gioco in tutta la NFC North, abbiamo realizzato una breve preview in collaborazione con Andrea Cresta di Footballnation.it
Le due squadre, nel weekend scorso, potrebbero essere arrivate ad un punto di svolta della stagione, entrambe in senso positivo: Aaron Rodgers e attacco su passaggio di Green Bay ha risposto alle critiche completando ogni drive contro Chicago almeno un tentativo di field goal. La difesa parzialmente ritrovata, che vede crescere il first round Clinton-Dix sembra finalmente poter dare il giusto apporto alla causa verdeoro.
Dall’altra parte, Minnesota ha visto fruttare in maniera spettacolare il suo ultimo Draft: Anthony Barr è terzo nelle statistiche della D# con 18 takle, due sack e un passaggio deflettato; e Teddy Bridgewater ha passato 467 yard in meno di due gare mettendo 31 passaggi su 50. L’alba di una nuova era? Ancora è presto per dirlo ma i tempi magri di Cristian Ponder sembrano ormai alle spalle e quello che sembrava essere il miglior prospetto della nazione allo scorso draft, poi sceso nel gradimento (a mio avviso inspiegabilmente) ora sta facendo vedere di che pasta è fatto.
Le chiavi dell’incontro
I numeri che riguardano le yard passate a gara da GB e quelle che subisce a gara Minnesota sono simili in maniera inquietante, e si attestano attorno alle 240, si può già dire che sarà quello il valore che vedremo stasera? A mio avviso si potrebbe anche sforare: i Packers hanno incontrato in queste prime quattro gare una difesa fortissima sul passaggio (Seattle) e nella gara contro Detroit hanno giocato in maniera spaventosamente sottotono. Nelle due gare con Jets e Bears, GB è andata oltre le 300 yard su passaggio, mostrando Jordy Nelson e Randall Cobb in grande spolvero. D’altro canto, Minnesota ha testato alcuni attacchi aerei tradizionalmente forti in questa stagione con le sue ultime tre partite contro New England, New Orleans e Atlanta, ed ha permesso solo una gara da oltre 300 yard, occorrerà capire quanto la crisi di NE e NO sia stata frutto di buone prestazioni difensive o di problemi dell’attacco stesso. Sicuramente le secondarie ospiti devono evitare di farsi fare a fettine da Rodgers (che contro Minnesota ha quasi 310 yard di media nelle ultime nove sfide) se non vogliono replicare l’esito del Soldier Field di domenica scorsa, ma dovranno avere il supporto dei pass rusher che finora hanno collezionato otto sack e non hanno nessun giocatore di punta per quanto riguarda i tackle for loss, anche se ogni settimana Anthony Barr fa sempre meno rimpiangere la partenza di Jared Allen.
Dove i Packers latitano, sono le corse: sono stati asfaltati 235-56 dai Bears, e le loro 73,0 yard a partita li pone notevolmente nell’ultima parte della classifica. Eddie Lacy ha corso 48 yard in 17 portate e deve ancora rompere le 50 yard in questa stagione dopo una media di 78,5 nel 2013. Minnesota ha una difesa “average” contro le corse, che concede comunque circa 133 yard a gara: non sarà assolutamente peregrina la possibilità di vedere i Vikings migliorare questo dato, contro la scarsa attitudine alla corsa espressa quest’anno dai formaggiari.
Il dato ricordato sopra, sulle corse, indica un punto dove invece Minnesota può fare una grande differenza: Teddy Bridgewater contro Atlanta ha avuto affianco nel backfield il running back rookie Jerick McKinnon che ha fatto il botto correndo 18 volte per 135 yard, affianco alla solida prestazione del veterano Matt Asiata con 20 portate per 78 yard e tre segnature. Un picco per una squadra che comunque corre estremamente bene anche senza Adrian Peterson (ottava in NFL, quarta in NFC, con quasi 135 yard a gara), e che andrà ad affrontare il groviera della NFL per quanto riguarda le corse, GB infatti è ultima in lega nella difesa a terra con 176 yard a gara. Un’altra partita di gloria per i rusher di Minnie? Green Bay ha l’obbligo di essere più produttiva sulle corse, perchè questo determinerebbe non solo il prosciugarsi di una fonte importante del gioco di Minnesota, ma anche la chiusura della valvola di sfogo per Bridgewater, che è pur sempre un rookie al secondo start della sua vita in NFL.
Un aspetto seriamente importante, che accomuna le due squadre in una statistica assolutamente mediocre, è la conversione di terzi down: 19 su 28 conversioni riuscite per i Vikings che invece hanno permesso metà delle conversioni, e solo i Packers (52,6 per cento) e la derelitta Jacksonville sono stati peggio. Motivazioni? Così, di primo impeto direi la gragnola di penalità messe assieme da Minnesota (penultima in lega per “disciplina” e la scarsa efficienza della linea per Green Bay, sesta in lega per numero di sack subiti.
Infermeria
Tra i padroni di casa, dopo un allenamento parziale lunedì, Clay Matthews torna a lavorare appieno coi compagni e probabilmente sarà in campo stanotte. Out invece Jarret Boykin, mentre il tackle Josh Boyd è in dubbio per via del ginocchio. Mike Neal e TJ Lang, pur non avendo partecipato a nessuna seduta di questa settimana breve, sono dichiarati “probable” per stanotte. Per quanto riguarda Minnesota, sulle spine per le condizioni di Bridgewater infortunatosi alla caviglia, la sua presenza è “questionable”. Out il LB Chad Greenway ed il TE Kyle Rudolph, i Vikings dovrebbero recuperare anche Jerick McKinnon che ha avuto un problema anch’esso alla caviglia, ed il CB Captain Munnerlyn alle prese con i cosiddetti “mali di stagione”.
Infine, le statistiche che lasciano il tempo che trovano: i Packers sono 15-4-1 in casa contro Minnesota nella stagione regolare nel corso degli ultimi 20 anni, e 3-0-1 nei loro ultimi quattro match contro i Vikings al Lambeau Field.