“HERE WE GO S#%$?ERS!”
Dopo la debacle di Cleveland si rende necessaria la diagnosi precisa di un malanno che si sta irrimediabilmente cronicizzando.
Le mie sei chiavi di lettura per descrivere il crollo:
– OFFENSE –
1) L’OC T.Haley sta sconvolgendo per la sua totale incapacità di dare all’attacco appigli utili per condurre il team alla segnatura in red zone. Si vede senza occhiali e senza una laurea in psicologia che la sua mente è nel caos molle ed informe. Era stato criticato per la scelta contro Tampa di giocare un 3° & short sulle 2 yards dalla end line in pass (fallito). Contro Cleveland ha chiamato su un 3° & 4 dalla end line una corsa di L.Blount (fallita). Fare al contrario no? Ridicolo. Anche mio nipote avrebbe fatto le chiamate corrette.
Ancora. Ad oggi è da imputare alla sua presenza a OC la scelta di D.Archer al 3° giro nel trascorso draft. Haley aveva garantito al FO un maggiore impiego di screen play/reverse/trick-play e gli serviva un interprete abile e capace di fare grandi cose (proprio come C.Rainey un paio d’annetti fa… ). Il risultato è fallimentare (ancora: proprio come con Rainey un paio d’annetti fa…). Sprecare, buttare via, la presa di un giocatore da top 100 al draft per impieghi limitati e numero di snap minimi è stata scelta che ad oggi possiamo definire, ancora, ridicola.
Visti i grandi problemi che avevamo e abbiamo in red zone potevamo prendere la strada che portasse dritti su un TE, e invece adesso ce lo dobbiamo trovare al prossimo draft. Avremmo coperto già una need, visto che H.Miller non ha più la mobilità di un tempo e al suo fianco il piatto piange.
2) Accanto a A.Brown, a WR, si osserva una grande regressione di M.Wheaton e il vuoto appresso a lui. Le connessioni tra il nostro QB e tutto il personale in campo atto a ricevere l’ovale – al netto del magico #84 – sembrano fin troppo intermittenti. Il risultato è un attacco in pass troppo monocorde, che conta solo e soltanto sull’asse Roethlisberger-Brown per produrre yards.
Aspettando di capire se il rookie M.Bryant potrà dare da subito il suo contributo una volta rientrato (che a questo punto sarebbe una manna dal cielo), non c’è un solo WR a roster a cui lancerei l’ovale con sufficiente sicurezza di successo (e siccome Tomlin lo sa, infatti spesso fa giocare addirittura Bell nello slot e non solo…a questo siamo arrivati…).
3) Capitolo QB. Domanda: siamo sicuri che Big Ben sia ancora, davvero, Big Ben? la forza del nostro QB è sempre stata la continuità. Pur non avendo le doti di P.Manning, B.Roethlisberger ha ritmato serie impressionanti di prestazioni convincenti nonostante O-line a dir poco inguardabili negli anni addietro. Adesso, che la OL pare forse il punto più forte del nostro attacco insieme al running game, Ben comincia ad alternare troppo spesso santi e diavoli. Sarà tutta colpa dei giochi chiamati da Haley o il nostro #7 da inconfutabili segni di pesanti scricchiolii? Forse un concorso di colpe nefasto.
– DEFENSE –
1) La Defensive Line è povera di talento. Siate onesti, quanti di voi pensano che S.McLendon e C.Thomas siano parenti anche lontani di Hampton e Smith? Se hai due di tre DL-man che non vedranno mai in vita un Pro Bowl neanche in TV, hai poche speranze di fare grandissime cose in campo ogni santissima domenica, anche contro attacchi mediocri (figuriamoci contro corazzate). C.Heyward da solo deve rushare, fermare la corsa, scalare in fire-zone-blitz, e, nel frattempo, curarsi di tamponare le falle create dai suoi due inutili colleghi.
Credo che l’infortunio di McLendon (spalla) cada a fagiolo. Il 2° rounder ’14 S.Tuitt sta già scaldando il motore. Lui è il presente, e non il futuro.
2) La Pass-rush è inesistente. J.Worilds alla fine di scorsa season pretendeva un contratto da primo della classe. Visti i risultati di questa prima parte di regular (la miseria di 2 sack messi a stats finora e fin troppo leggero il suo apporto in run stop), confido che vedremo dei cambiamenti anno prossimo nella posizione di LOLB.
Dall’altra parte dello schieramento difensivo, nel bordo opposto, c’è un certo A.Moats (former Bills), che pare la controfigura di un player professionista canadese.
L’infortunio di J.Jones, che pure doveva e deve ancora dimostrare tutto il suo valore, è pesante come un macigno, e il richiamo alla casa madre di J.Harrison non sta aiutando a chiudere una falla che resterà aperta almeno fino a fine Novembre (quando cioè i giochi saranno presumibilmente già belli che chiusi).
3) Il backfield difensivo è un colabrodo. Con I.Taylor out per quasi tutta stagione (braccio), C.Allen da una parte e W.Gay dall’altra stanno facendo piangere. Allen, a cui è stato di recente rinnovato un contratto corposo di dollari, non sta rispondendo alle aspettative come io per primo mi aspettavo. Viaggia troppo a corrente alternata, e quando è nella sua fase no della partita gli lanciano in faccia 50 yards per volta. Dietro la coppia di partenza a CB, anche qui, il vuoto cosmico profondo.
Prossimo draft, tra 1° e 2° round, è imperativa la chiamata di un Cornerback, anche perchè è verosimile l’uscita di scena di Taylor ormai prossimo al pensionamento.
A Safety non stiamo di certo messi meglio. T.Polamalu (forse perchè senza R.Clark ora ai Redskins) palesa errori di lettura, posizione, copertura e recupero mai visti prima. Il suo compagno di reparto a FS, M.Mitchell (former Panthers), a parte un paio di tackle ben assestati, sta deludendo ampiamente.
Con una secondaria così conciata, anche avessimo (e non l’abbiamo) una difesa da 5 sack e 10 QB-hurries a partita, saremo sempre destinati a penare anche contro il pass game dei Reggio Emilia Hogs (che è quanto dire).
Mi sa che da qui a fine stagione continueremo ad urlare: “HERE WE GO S#%$?ERS!” (cit.)