NFL Week #13: Disastro Panthers 2.0

Doccia gelata per Newton e compagnia, non solo per il freddo polare che domenica al TCF Bank Stadium di Minneapolis, ha accompagnato la sfida tra Panthers e Vikings, la sensazione è quella che il Titanic (Carolina) abbia impattato contro l’iceberg (Minnesota) e stia inesorabilmente affondando con tutta la truppa.

Doveva essere la partita della svolta ed in un certo senso lo è stata, ma in modo negativo, Vikings che impartiscono una severa lezione ai ragazzi di coach Rivera, mai realmente in gara.

A farla da padrone è stato lo special team della squadra di casa, capace di bloccare due punt e riportarli entrambi in touchdown, l’ultimo episodio simile a favore di Minnesota risaliva al lontano 1986, quasi trent’anni fa.

Non è stata solo una sconfitta, è stato un vero e proprio tracollo psicofisico, playoff ormai irraggiungibili, a questo punto ci sono due alternative, la prima è quella di chiudere dignitosamente la stagione, cosa che però nel football americano come nella maggior parte degli sport americani conta molto poco, la seconda, puntare al record di vittorie più basso per potersi accaparrare una chiamata favorevole al prossimo draft.

Opzione che ogni tifoso di Carolina a questo punto spera di realizzare, onestamente di chiudere con un record dignitoso non interessa davvero a nessuno, molto meglio mettere la coda in mezzo alle gambe e ripartire l’anno prossimo con innesti importanti, in arrivo dal campionato NCAA e lasciare tutte le problematiche (gravi) di questa sgangherata annata alle spalle.

La scarsa protezione della linea su Newton (4 sack ricevuti), ne limita ovviamente la tranquillità e di conseguenza la riuscita degli schemi offensivi, ottava partita di fila in cui Cam subisce un intercetto, un franchise record della quale avrebbe sicuramente fatto a meno, Griffen non lo molla un secondo e lo stende due delle quattro volte totali, qualcosa nell’offensive line dei Panthers non funziona, così come non funziona il reparto RB, ennesima prova da zero TD a referto con Stewart e Williams probabilmente restati in aeroporto a Minneapolis, basti pensare che è lo stesso Newton, il secondo miglior corridore con 49 yds guadagnate in nove tentativi, Benjamin e Olsen non incidono, i due terminali offensivi principali non riescono a combinare niente, o quasi, poco più di 100 yds in due, sorvoliamo sullo special team, capace di farsi bloccare due punt entrambi riportati in end zone da Thielen e Griffen, assoluto MVP di giornata.
Johnson e l’immenso Kuechly tengono alto l’onore della difesa, collezionando 3 sack ai danni di Bridgewater, onestamente un po’ poco per pensare di vincere la partita con dei Vikings nettamente superiori e decisamente in fase di rilancio.

Si era già capito dalla sconfitta di misura contro Green Bay la scorsa settimana che i presupposti per far bene c’erano, la squadra di Mike Zimmer ha dimostrato compattezza in attacco con il TE Kyle Rudolph ed il veterano WR Greg Jennings autori degli altri due TD, Bridgewater ha saputo dare sicurezza e continuità per tutta la partita, trascinando così i suoi ad una vittoria che avvicina sempre più Minnesota alla post season.

Tornando ai Panthers la situazione è molto meno rosea, la ‘’barca’’ sta affondando e pare non ci sia nessun modo per fermare il disastro, squadra totalmente diversa rispetto a quella vista la scorsa stagione, troppe cessioni illustri, il meccanismo non gira più, confusione all’interno del coaching staff, notizia fresca fresca di giornata, il CB Antoin Cason ed il LB Jason Williams sono stati rilasciati, segnale che c’è qualcosa di preoccupante oltre al gioco, all’interno della franchigia, come si può rilasciare un veterano come Cason che è uno dei pochi della secondaria quest’anno che si salva?!

Obiettivamente penso che la sconfitta contro Minnesota sia davvero la punta dell’iceberg, il calendario è tutt’altro che semplice e si rischia una situazione Fantozziana per questo finale di campionato, non ci sono dubbi che al 99% i playoff rimangono un’utopia.

Archiviata la sesta sconfitta consecutiva, si resta ‘’on the raod’’ e si vola a New Orleans, dove i Saints sono in piena lotta per il primo posto in division insieme ai Falcons, tornando alla partita contro Minnesota, ci sono pochissime speranze e quasi nessun segnale di risveglio, anzi pare proprio che Carolina sia entrata in letargo, non c’è dubbio che la pantera sia stata sconfitta dal vichingo, che ne ha staccato la testa, per poi appenderla sopra il caminetto come trofeo di caccia…

 

– Pier Ragazzini –

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