Divisional Saturday: la nostra videopreview
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Il weekend dei divisional inizia subito con una sfida che ha il sapore del recente passato, a Foxboro saranno di fronte i New England Patriots ed i Baltimore Ravens. Baltimore ha eliminato la scorsa settimana i Pittsburgh Steelers battendoli a domicilio 30-17, e subito sono partite le analogie con la stagione del Super Bowl, anch’essa iniziata dalle gare di Wild Card. La tanto vituperata secondaria dei Ravens ha portato a casa due intercetti ai danni di Big Ben anche se in generale gli Steelers hanno macinato yard ma segnato con il contagocce: un solo TD nei sessanta minuti giocati davanti al proprio pubblico.
New England viene da una settimana di riposo successiva ad una gara tutto sommato riposante con Buffalo, ed attende nella propria tana Baltimore che su quello stesso campo la sgambettò il 20 gennaio di due anni fa nel Championship. Le squadre sono cambiate e per alcuni questi Pats sono tra i migliori messi in campo da Belichick.
La chiave dell’incontro probabilmente sarà la capacità dei Ravens di limitare Rob Gronkowski. La secondaria più amata dai Receiver della lega, sorprendentemente si è ben comportata contro i Tight End, e sta cercando di trovare un assetto nel martoriato reparto dei conrnerback, luogo dove probabilmente andranno a parare i ricevitori più piccoli dei Pats, come Amendola ed Edelman.
La passrush inoltre determinerà a conti fatti quanti palloni invitanti Tom Brady riuscirà a spedire ai ricevitori, e per questo probabilmente saranno chiamati a rendere conto Pernell McPhee, Terrell Suggs ed Elvis Dumervil.
Per i Pats, la chiave invece sta nell’evitare un brillante gioco di corse di Baltimore, in special modo con Justin Forsett. Le corse logorano, tengono per lungo tempo l’attacco in panchina, e danno modo a Flacco di non sentirsi in dovere di vincere da solo la gara. costringere il quarterback di Baltimore a lanciare in una secondaria che quest’anno è stata la 12ma in lega per intercetti sarà una sfida che quella vecchia volpe di zio Bill deve vincere, per evitare che i fantasmi del 2013 rispuntino fuori.
Nella seconda gara, che si giocherà in piena notte alle 2.15 ora italiana, i Panthers di Ron Rivera saliranno a Seattle per affrontare i migliori della NFC, ovvero i Seattle Seahawks.
Carolina è reduce dalla buona vittoria contro i Cardinals senza timoniere, in una gara dove è valso il fattore campo e la difesa di Arizona è riuscita a tenere sotto controllo Newton, Benjamin e Olsen tenendoli a meno di 200 yard, ma è stata sopraffatta dalle corse di Jonathan Stewart e, soprattutto, non ha ricevuto nulla da un attacco assolutamente sterile rimasto sotto le 100 yard di total offense.
Le notizie per Carolina non sono invitanti, Star Lotulelei ha finito la stagione per una frattura al piede e Carolina perde un uomo importante di linea difensiva, che se la dovrà vedere con un attacco su corsa che passa le 170 yard a gara, ed una difesa che dopo la registrata successiva al rientro di Bobby Wagner, sta lasciando le briciole agli avversari, e segna meno di 16 punti a gara concessi.
I temi della gara sono già stati presentati: la difesa di Carolina complessivamente è da Top-10 come yard concesse, ed è comunque nella parte superiore della lega sia contro le corse che contro i passaggi, guidata da giocatori eccellenti come Luke Kuechly e Charles Johnson, tuttavia i Panthers fanno raccogliere agli avversari molto, con 23,4 punti a gara, 21mi in NFL per minori punti concessi. Dall’altro lato la grande difesa di Seattle metterà in campo una Legion of Boom in spolvero contro i già menzionati Olsen, Benjamin e Newton, ed una rush defense che lascia gli avversari ben sotto le 90 yard a gara, bella sfida per Stewart.
Le due squadre si sono già incontrate il 26 ottobre, in condizioni certo ben diverse, e la guerra delle difese venne vinta da Seattle 13-9 con un Cam Newton mediocre così come Marshawn Lynch, fermato a 62 yard e zero segnature. Staremo a vedere se le condizioni sono così cambiate come sembrano, ed a favore di chi, ma ad occhio sembra il Divisional più scontato, anche grazie al grande apporto del pubblico del CenturyLink.