Buccaneers: valutazione dei rookie 2014

Oggi, per la valutazione del parco rookie 2014, scendiamo in Florida, dove nella pessima annata di Tampa Bay occorre inserire anche la classe degli esordienti, falcidiata dagli infortuni e non particolarmente brillante per quanto riguarda i prospetti di linea offensiva, uno dei punti deboli della squadra. Ma vediamo nel dettaglio:

 

Round #1, pick #7: Mike Evans, WR, Texas A&M

Dopo che Tampa Bay ha lasciato partire Mike Williams, hanno avuto assolutamente bisogno di trovare un secondo ricevitore. Evans era il miglior giocatore con queste caratteristiche al Draft, e ha rappresentato per i Bucs un gemello, addirittura più produttivo in realizzazioni, di Vincent Jackson. Con una squadra apparsa completamente nelle pesche nel ruolo di quarterback, Evans è riuscito nella grandissima impresa di racimolare 1.051 yard e 12 touchdown in ricezione, e sarebbe stato sicuramente l’Offensive Rookie of the Year se a New York non fosse sbarcato un marziano come Odell Beckham Jr. Lato più luminoso in una stagione con tanti angoli bui per Tampa come questo 2014, Evans offre ai Bucs una pietra angolare su cui costruire un castello offensivo degno.

Grade: A +

 

Round #2, pick #38: Austin Seferian-Jenkins, TE, Washington

Seferian-Jenkins aveva denotato alcuni problemi di maturità in uscita dal college, ma sulla questione talento, è stato decisamente da secondo giro del Draft. Ha mostrato una produzione solida nella prima metà della stagione con 198 yard delle 221 di stagione, ed entrambi i TD realizzati, nelle prime nove gare. Una offseason piena di lavoro assieme alla squadra, per uscire dai guai fisici, dovrebbe permettere al promettente tight end di fare passi avanti e mostrarsi in tutto il suo potenziale nella stagione da sophomore.

Grade: C +

 

Round #3, pick #69: Charles Sims, RB, West Virginia

In quello che sembrava un backfield già completo, la presa di Sims sembrava un rischio per i Bucs, soprattutto con Tre Mason, finalista all’Heisman, ancora in giro al Draft. Sims è tornato da un infortunio alla caviglia che lo ha bloccato nella prima parte di stagione, giocando un sacco di snap nelle otto partite finali dei Bucs, pur non risultando mai lo starter della squadra. Sims ha così chiuso con 66 portate per 185 yard e un touchdown, oltre a 19 ricezioni per 190 yard. La sua produzione è stata limitata da un continuo litigio tra le sue mani e la palla ed una linea offensiva a tratti orrida, ma come Seferian-Jenkins, Sims ha dato l’impressione di potersi ritagliare un futuro di livello a Tampa Bay, il coaching staff sembra disposto a scommettere maggiormente su di lui nella prossima stagione in cui Tampa dovrà assolutamente bilanciare meglio l’attacco.

Grade: C

 

Round #5, pick #143 Kadeem Edwards, G, Tennessee State

I Buccaneers avevano bisogno (e ancora ne hanno) di più uomini di linea offensiva possibile, ma Edwards fu un rischio, preso anche così tardi nel Draft. Un tipo come John Urschel avrebbe pagato dividendi maggiori, ma si spera Edwards possa fornire una certa profondità nel 2015, perchè la linea deve essere di nuovo, quantomeno, ripuntellata in questa offseason. Per il 2014 il ragazzo non ha avuto praticamente nessun impatto prima di terminare anzitempo le sue fatiche per un infortunio alla caviglia.

Grade: C-

 

Round #4, pick #149: Kevin Pamphile, OT, Purdue

Poche scelte più tardi, i Bucs hanno fatto molto meglio, muovendosi per portare in baia un offensive tackle che quest’anno ha portato a casa due gare da starter e nove in cui è sceso in campo in rotazione. Pamphile attualmente non può essere più di un utile backup a lungo termine, ma degli 11 rookie OT presentatisi ai nastri di partenza della stagione, solo due hanno giocato più snap di lui, segno evidente che gli offensive tackle usciti dal Draft 2014 non sono stati di certo una classe pazzesca. Inoltre ci si deve domandare quanto posto può esserci per lui in una linea a cui occorre un forte potenziamento in questa offseason.

Grade: C++

 

Round #6, pick #185: Robert Herron, WR, Wyoming

Herron era pur sempre una bella presa per il sesto round, ma durante la preseason ha litigato spesso con il pallone, e di conseguenza ha fornito un ridotto impatto durante la stagione, ricevendo solo sei passaggi per 58 yard e un touchdown. Herron ha giocato un minor numero di snap dello special teamer Russell Shepard, e probabilmente si dovrà sbattere per riguadagnarsi il ruolo di quarto ricevitore nel 2015, quando si presenteranno i nuovi arrivati al training camp. Herron ha velocità d’elite (segnò 4,35 al Pro Day dei Wyoming Cowboys), e i Bucs sperano comunque che possa contribuire nel doppio ruolo di receiver e returner.

Grade: C

 

Complessivamente, a nostro avviso, una classe che in un breve futuro potrebbe scoprirsi molto importante per la squadra perchè copre con buona qualità le skill position, tuttavia i problemi ed i limiti dei due prospetti di linea (area in cui Tampa Bay ha cronicamente di gravi problemi) abbassano decisamente la valutazione globale.

Il nostro Grade: C