Ravens season recap: amare soddisfazioni

I ravens hanno terminato la stagione alle divisional round a causa della sconfitta subita contro coloro che sono poi diventati i campioni: i New England Patriots. La stagione dei Ravens è stata comunque abbastanza positiva, infatti, sono approdati ai playoff per la 6 volta in 7 anni da quando John Harbaugh è alla guida della squadra del Maryland, dato molto importante che ogni volta rende i tifosi Ravens orgogliosi della propria squadra. Ma ricapitoliamo ora la stagione dei Ravens analizzandone i tratti più salienti.

In primis la linea è stata un fattore molto importante, riuscendo a protegger ottimamente il suo quarterback Joe Flacco e riuscendo ad aprire ottimamente i buchi per i running back. Senza ombra di dubbio il lavoro svolto in FA e con il draft in questo reparto è stato ottimo, piazzando questo reparto tra i migliori della lega, cosa che l’anno scorso è stata diversa e di fatto ha negato i playoff alla squadra. Grazie ad una linea monumentale, e all’arrivo di Gary Kubiak come OC, la prestazione di Joe Flacco ha avuto un netto rialzo. Grazie al nuovo playbook e ad una linea completamente rinvigorita, Flacco è riuscito a vivere la sua miglior stagione. Il quarterback si è dimostrato molto preciso nei lanci per tutta la stagione, anche se spesso nelle partite si limitava ad una prestazione da compitino che però si dimostrava molto efficace. Inoltre, Flacco in questa stagione ha dimostrato di sapersi muovere dalla tasca e di poter correre per guadagnare yard, nel momento in cui non trovava compagni liberi. Nota positiva è stato il reparto corse: se con la sospensione a tempo indefinito del pugile provetto Ray Rice tutti erano convinti che il sipario fosse calato in modo definitivo su un reparto che nella scorsa stagione è stato uno dei peggiori della lega, il free agent Justin Forsett e il rookie Lorenzo Taliaferro hanno smentito le attese rinvigorendo questo reparto e portando tra i migliori 10 della lega. Inoltre, Forsett quest’anno ha vissuto la sua miglior stagione smentendo così quei tifosi scettici che non vedevano in lui un buon acquisto o comunque un giocatore in grado di essere il primo running back. Non tutto però è rose e fiori, infatti, il reparto ricevitori in alcune circostanze ha lasciato un po’ a desiderare. Nonostante l’arrivo in FA di Owen Daniels e Steve Smith SR, questo reparto è stato la causa dell’ingresso ai PO con il 6° seed per via di numerose partite giocate con troppa sufficienza che spesso sono valse la sconfitta o una vittoria più sofferta di quanto non dovesse essere. Importante sottolineare che anche loro hanno avuto un ruolo importante positivamente, nelle partite in cui il gioco di corse a stento riusciva ad ingranare e che se non fosse stato per loro il numero di sconfitte sarebbe stato più ampio.

La difesa è stata il vero fulcro di questa squadra sia in positivo che in negativo: Infatti, il livello di pass rush e di run stopping è tornato ad essere quello che ha sempre contraddistinto i Ravens, grazie alle prime 2 scelte al draft ovvero CJ Mosley e di Timmy Jerningan che si sono dimostrate pedine fondamentali per lo scacchiere difensivo di John Harbaugh. Importante è stato anche l’apporto di Elvis Dumervil che ha battuto il record di franchigia di sack e che si è piazzato al 3° posto nella lega con 17.5 sack e, insieme al resto del front 7, è riuscito a portare ai vertici della lega la squadra con 49.5 sack. Come già detto, sono stati fondamentali anche nel run stopping che ha reso Baltimore la 4° miglior squadra per yard concesse su corsa con 88 yard di media concesse ha partita. Anche in difesa i problemi, però ci sono stati, e sono stati la vera mannaia di questa squadra e la secondaria è stata la problematica primaria di questa squadra. I Ravens sono piazziati tra le peggiori squadre per yard concesse sui lanci ma è anche riuscita a piazzarsi tra le peggiori per intercetti collezionando numeri talmente brutti che non li cito solo per non causarvi il mal di stomaco. Problemi di infortuni e un livello non eccezionale del personale a disposizione, ha reso tragico questo reparto negando alla squadra l’opportunità di riuscire a schierare i 3 CB titolari tutti assieme almeno in una partita. Come se non bastasse, le safety partite titolari ad inizio stagione sono state le migliori in placcaggi mancati, costandoci più volte la vittoria soprattutto nella partita di playoff contro New England.

In sostanza, l’annata dei Ravens non è stata malvagia, ma sicuramente condita di troppe amarezze per poter rendere i tifosi contenti. Sapere che non era impossibile ottenere il seed numero 1 o il numero 2, oltre che alla testa della division, sicurmente non li rende tra i più felici a causa di partite perse malamente. Inoltre se ci aggiungiamo una partita di playoff completamente gettata alle ortiche nella quale per ben 2 volte non è stato mantenuto il vantaggio di 14 punti, rendono molto evidenti i problemi sopra citati. Si spera che la prossima stagione possa essere migliore, ma questa stagione, seppur dall’amaro in bocca, è un buon punto di partenza su cui costruire le basi.