2008

Il campo un po’ spelacchiato del football domestico è vulcanico, arrivano colate sotto forma di altre leghe (una è nata quest’anno e un’altra arriverà il prossimo): la NFLI inizia l’ultimo campionato della sua storia.

I Gladiatori affronteranno una stagione lunga e travagliata e neppure orecchiabile come quella cantata dal quartetto di Liverpool. L’arena è quella del Girone Centro , dove incontreranno i Guelfi Firenze, gli Angels Pesaro, i Briganti Napoli e i Marines Lazio.

A metà marzo si aprono i giochi; meglio, il gioco dello zero.

I Gladiatori mettono in campo contro i Briganti una squadra decisamente giovane e inesperta.

A fine partita (0-19) Marcello Loprencipe dichiarerà:

“A Roma si poteva temere questo primo incontro proprio per l’inesperienza dei ragazzi, non tanto per il risultato, quanto per lo “stare in partita” e reggere il confronto con gente mediamente più esperta e comunque fisicamente e per età decisamente più “grande”.

Sotto questo profilo, non solo i timori si sono rivelati infondati, ma si può senz’altro affermare che fino al td annullato ad inizio ultimo quarto di gioco, che avrebbe potuto cambiare radicalmente l’andamento della partita, i Gladiatori si sono battuti assolutamente alla pari con i Briganti, che poi hanno vinto la partita”.

Nella seconda gara (trasferta a Pesaro) senza il QB titolare i giovani hanno combattuto, hanno avuto coraggio, non hanno potuto contare su alcuni veterani carichi di infortuni; qualcuno di loro è riuscito ad uscire dalla trincea, come il corridore Lazzari, e il ritornatore Pietragalla…

Poi le altre saranno cinque sconfitte a zero punti e una vittoria a tavolino. Anche al derby, come racconterà Antonio Maggiora Vergano nell’apertura di un suo articolo: “Il derby che non c’è, perchè la differenza tra le due squadre in campo, in termini di tecnica, esperienza e fisicità, si rovescia senza alcuno sconto sul punteggio finale. I Gladiatori hanno opposto quello che avevano, senza crollare dal punto di vista mentale, tanto da impedire, nell’ultimo drive del match, la segnatura dell’attacco avversario guidato dal giovane Mingoli.(…)”.

E’ arrivata un’altra era glaciale per la blasonata squadra della Capitale, un lungo periodo che sarà ancora più complicato del rinnovamento stesso: è arrivata anche la crisi economica a sottrarre al movimento le già scarse risorse.