NFL Draft 2015: Marcus Peters per i Chiefs
Marcus Peters scelto al primo giro dai KANSAS CITY CHIEFS con la diciottesima pick assoluta è una riskypick o una fantastica mossa?
Secondo molti analisti da un lato bisogna tener conto delle potenzialità incredibili del ragazzo che fisicamente incarna il prototipo del cornerback,: forte, agile, veloce, con un senso della posizione ed una capacità di lettura del gioco avversario da far invidia a qualche collega pro meno dotato.
D’altro canto, è difficile non considerare le alzate di testa che gli sono costate un paio di sospensioni dal suo team, l’ultima della quale, a novembre, gli ha fatto saltare buona parte della stagione.
Andy Reid è felice, gli piacciono le scommesse e nella conferenza alla fine del primo giorno di draft ha dichiarato senza mezzi termini che Peters sarebbe stato scelto tra i primi 10 se non avesse avuto quei problemi di disciplina.
Il coach dei Chiefs è convinto che Marcus abbia imparato tanto dalla sospensione e che il coaching staff di Kansas City lo seguirà con attenzione, facendolo crescere tecnicamente ed umanamente, impedendogli di ripetere gli errori del passato.
In conclusione, afferma Reid, “sarò onesto con voi, siamo certi che Peters era il miglior CB in questo draft”.
Anche il GM John Dorsey non ha dubbi ribadendo che sono state fatte tante verifiche con i coach che hanno seguito Peters, con i parenti e con gli amici ed in tutti i casi è emerso che il ragazzo è molto competitivo ma non è assolutamente un cattivo ragazzo.
Dorsey poi aggiunge: “penso che Marcus abbia le migliori abilità con la palla di ogni defensive back di questo draft, è incredibilmente fisico contro le corse ed ha una capacità sensazionale di sentire il football. Un famoso defensive coordinator mi ha detto che Peters è il miglior defensive back degli ultimi 4 anni”.
Insomma a Kansas City si è sicuri di aver fatto una grande scelta e che il ragazzo non sia una riskypick.
Antonio Carugo