Nfl Draft 2015: Houston Texans recap – Day #3

Dopo i primi due giorni di draft durante i quali Houston è riuscita a coprire gran parte delle principali need, si passa al Day #3, con i Texans che saltano il quarto giro per via della precedente trade up.

Round 5, Pick 39 (175) (compensatory pick): Keith Mumphery WR (6’00” 215), Michigan
Subito dopo la scelta del wide receiver Jaelen Strong al terzo giro, arriva un altro ricevitore da schierare come slot. Mumphery risulta un po’ limitato atleticamente e dovrà quindi lavorare duramente per ritagliarsi un ruolo rilevante all’interno del roster. Tuttavia, dopo l’addio di Andre Johnson , il pacchetto ricevitori necessitava assolutamente di rinforzi e due scelte in questo reparto possono considerarsi una mossa intelligente da parte di Houston.

Round 6, Pick 35 (211) (compensatory pick): Reshard Cliett LB (6’2” 235), South Florida
Come per il pacchetto receiver, questa pick (che arriva dopo la scelta di McKinney al secondo round) può essere interpretata più come un intervento sulla depth del reparto piuttosto che sulla qualità. I continui problemi fisici di Brian Cushing e soci, infatti, sono stati un problema nella scorsa stagione, ed era necessario intervenire aggiungendo profondità al reparto. Reshard Cliett è comunque dotato di grande agilità e velocità nelle gambe e potrebbe, anche per questo, risultare utile e di grande aiuto sui terzi down.

Round 6, Pick 40 (216) (compensatory pick): Christian Covington DT (6’2” 289), Rice
Se riesce a superare i problemi fisici e a rimanere sano fisicamente per tutta la stagione, Covington potrebbe rivelarsi un vero e proprio steal, soprattutto vista la posizione nella quale è stato scelto. Aggiungendosi infatti ad un reparto già ben fornito, il ragazzo potrebbe rinforzare una linea che già spaventava gli attacchi avversari e che è stata ulteriormente rinforzata in free agent con l’arrivo di Vince Wilfork.
Purtroppo però, Covington ha saltato gran parte della stagione 2014 per un grave infortunio al ginocchio, che ha fatto scendere notevolmente la sua posizione al draft. Sarà proprio la salute e la forma fisica del ragazzo la vera scommessa di Houston.

Round 7, Pick 18 (235): Kenny Hilliard RB (6’00” 226), LSU
Houston, secondo molti, necessitava di un running-back da affiancare ad Arian Foster ed Alfred Blue, vista anche l’età che avanza del primo. I texani decidono di spenderci l’ultima scelta disponibile e, come per Blue lo scorso anno (scelto al sesto round), decidono di affidarsi ancora una volta alla scuola running-back della Louisiana. Hilliard per ora non sembra essere al livello di Blue, che ha fatto bene quando è stato chiamato in causa per compensare ai problemi fisici di Foster lo scorso anno; ma non per questo è da considerare come una pick sprecata. Come terzo running-back era giusto utilizzare una pick non troppo alta e il ragazzo avrà il vantaggio di avere ottimi compagni dai quali imparare.

A mio parere, il draft di Houston può considerarsi nel complesso più che soddisfacente: Kevin Johnson alla 16 è un’ottima presa, e il pacchetto ricevitori è stato rinforzato con due scelte a metà draft.
Il front 7 dei Texans è uno dei reparti più importanti nella gestione di O’Brien e in questo draft si è intervenuti massicciamente per mantenerlo temibile e competitivo: Benardrick McKinney può rivelarsi una vera e propria forza in più in un reparto già incisivo, mentre Cliett aiuta a dare profondità al reparto. Infine Covington, come già detto, se in forma può rivelarsi il jolly del late draft e potrà inserirsi bene in un reparto forte come quello di Houston.
L’unico neo del draft dei Texans è la scelta di non intervenire nella linea offensiva, che era vista da molti come una delle need principali della squadra. Sarà interessante scoprire se Houston è già soddisfatta del reparto così com’è o se verrà fatto qualche piccolo ritocco con qualche undrafted.