NFL Draft 2015: Carolina Panthers recap
Round 1, Pick 25 (25) Shaq Thompson OLB 6’0″ 228 Washington
Thompson può ricoprire diversi ruoli dal LB esterno specialmente weakside, all’ILB fino alla safety. Ma quello che secondo me fa meglio è il tenere d’occhio la palla: raramente viene ingannato dalle fine e dalle option, ancora più raramente l’ho visto andare a farfalle quando si tratta di corse: chiude bene e in fretta, e soprattutto molto spesso dietro la linea di scrimmage. Ovviamente non stiamo parlando di un prospetto che fa della potenza la sua arma migliore, ma l’ho visto essere tackler affidabile e puntale. Ottimo in copertura, non offre molta capacità di pass rushing per una mancanza di inerzia dovuta alla massa. Questo vale anche per tutte le situazioni in cui il placcaggio deve essere effettuato in mezzo ai linemen avversari. Tolto questo, è un prospetto assolutamente da tenere d’occhio, atleticamente eccellente, e sufficientemente “ignorante” per sopperire ad una buona fetta dei problemi di massa che potrebbe avere al piano di sopra. Moltissimi hanno dato Thompson più indietro, nel tardo secondo giro o anche peggio. Io personalmente la vedo in maniera molto diversa, sarà che il sistema Washington l’ha aiutato, ma lui è stato parte funzionale del sistema, ritengo che sia una presa assolutamente adeguata anche se non risultava essere una necessità primaria per Carolina.
Round 2, Pick 9 (41) (from Rams) Devin Funchess WR 6’4″ 232 Michigan
Devo dire che Funchess intanto ha assolutamente il fisico del TE, e la versatilità con cui ha risposto nei vari schieramenti in cui è stato mandato in campo, non possono che deporre a suo favore. Mani assolutamente educate, grande presenza nell’uno contro uno, capacità di aggiungere yard dopo la presa sia nelle giocate a breve yardaggio che in quelle di profondità dove sfrutta l’inerzia di un fisico erculeo, non ha una velocità che gli permette di bruciare l’avversario ma presenta una buona progressione, e sui bloccaggi ha fatto un buon lavoro soprattutto a livello di linea. Sui TE sono sempre molto prudente, io personalmente non avrei tradato tre scelte per lui, sapendo di aver usato la mia prima pick per un ruolo di cui non vi era strettissima necessità, anche perchè pur avendo mezzi per diventare WR o TE, deve essere sbozzato, così com’è difficilmente può trovare posto come starter.
Round 4, Pick 3 (102) (from Raiders) Daryl Williams OG 6’5″ 327 Oklahoma
Al quarto round arriva il giocatore da linea che aiuta una OL in difficoltà nel 2014 (nel quarto inferiore per yard perse su sack). Williams è un giocatore già navigato grazie ai suoi tre anni da starter in un programma di punta come Oklahoma, che qualche analista dava anche in uscita al terzo giro. Carolina aveva estremo bisogno di un upgrade in questa area, e Williams, pur non essendo particolarmente atletico e dai limitati movimenti laterali, rischia di guadagnarsi da subito il posto da titolare anche perchè ha sempre dimostrato un forte carisma, ed ha una potenza sufficiente per trovare posto tra i professionisti, o muovendosi stabilmente a guardia, oppure right tackle. Nel complesso sono d’accordo con chi la ritiene un pick adeguato.
Round 5, Pick 33 (169) (compensatory selection) David Mayo LB 6’2″ 228 Texas St.
Continua il draft riempitivo al LB per Carolina, con l’arrivo del giocatore difensivo dell’anno nella Sun Belt, giocatore anch’esso non particolarmente atletico ma con buon istinto ed un motor sempre ben acceso, conosciuto per essere un eccellente run stopper e placcatore estremamente produttivo. Su Mayo si pongono i soliti quesiti che fanno dubitare di chi viene da Conference “minori”: qual’è il suo vero valore, nel 2014 ad esempio gli avversari più prestigiosi sono stati Navy ed Illinois, ma aver postato con buona frequenza gare a doppia cifra per quanto riguarda i tackle fanno capire che si sta parlando quantomeno di un giocatore che ha sufficiente istinto per sapere dove va la palla. Sono più ottimista di chi pensa sia una pick sprecata, pur non capendo fino in fondo la scelta di usare due pick sul linebacker in un draft così corto come quello di Carolina
Round 5, Pick 38 (174) (compensatory selection) Cameron Artis-Payne RB 5’10” 212 Auburn 5.3
Runningback si cercava, e runningback si è trovato, e nemmeno una pezza da piedi. Per sostituire Deangelo Williams arriva da Auburn (college di Cam Newton) Artis-Payne, produttivissimo e compatto rusher che è già stato addestrato a ritmi forsennati dall’attacco di Malzahn. Ha alcune note negative come a volte un eccessivo attendismo per trovare il buco giusto, ed un atletismo sotto la media per il ruolo, ma compensa con lo sprezzo delle botte che prende ed una integrità fisica piuttosto rara per chi frequenta le linee della SEC. Su di lui però cala la domanda che si fa di solito da chi proviene da sistemi iperproduttivi come l’attacco di Auburn: quanto è merito suo, e quanto del sistema dei Tigers? A mio avviso comunque rimane una pick di ottimo livello, scelta a fine quinto giro.
Considerazioni
A conti fatti, il draft di Carolina ha mantenuto le aspettative: l’intenzione di non utilizzare tutti i 7 pick era abbastanza prevedibile ed i trade fatti in quell’ottica sono (perlomeno sulla carta) provvidenziali.
Resta l’amarezza di aver visto Humphries sfumare proprio prima del primo pick (a posteriori l’ideale sarebbe stato proprio un trade con Arizona), ma si torna a casa con innesti ragionati ed evidentemente voluti in maniera ferma dallo staff: abbiamo un LB tanto versatile quanto veloce, un WR che, per quanto non si scosti molto da quanto stia già offrendo Kelvin Benjamin, offrirà a Cam Newton un altro target importante nella red zone (proprio insieme al solito Benjamin), un RT (anche se la carenza maggiore è quella a sinistra) che realisticamente andrà a sostituire Remmers come backup RT, che a sua volta andrà a fare il backup ad Oher come LT. A questi si aggiungono un LB un po’ striminzito (possibile vederlo in veste di CB prossimamente) e, finalmente, un RB in una delle classi più ricche in questo ruolo dell’ultimo periodo.
Dovendo rapportare queste scelte alle necessità primarie della squadra, ci si può dire soddisfatti: ci sono il WR e l’OL che servivano, LB per dare un po’ di ricambio al reparto ed il tanto agognato RB dopo una stagione che ha visto la squadra produrre pochissimo sui giochi di corsa.
Al solito, il training camp prima e le partite di pre-season poi, ci daranno le maggiori indicazioni sui prospetti scelti da Gettleman e soci, le cui scelte al momento sono sembrate fatte con congnizione di causa ed in ottica di un progetto che sicuramente non porterà la squadra ai vertici della lega nell’immediato futuro, ma saprà sicuramente dare profondità all’organico e formare giocatori interessanti, uno su tutti Shaq Thompson.
B+