I tight end

La posizione ibrida che ha rivoluzionato il football negli ultimi anni, il Tight End è un giocatore che in passato veniva pensato con attività primaria da blocker e che ora, spesso, gioca nel pass game un ruolo importante quanto i WR1.

Innanzi tutto le dimensioni, la misura ideale è 6’’6” per 265 libbre (198 cm per 120 kg). Sono spesso i ricevitori più alti, sicuramente più lenti dei WR o meno sguscianti dei RB, ma usano il fisico dominante sul passaggio corto e medio e la resistenza al tackle quando hanno la palla in mano. Devono conoscere, e bene, le tecniche di blocco come i tackle offensivi, perché spesso sono schierati alla fine della linea offensiva, a designare il lato forte (strong side). Se un cornerback o una safety o un linebacker sta cercando di entrare per andare sul quarterback, il compito del TE è quello di fermarlo o rallentarlo con successo. Se in una giocata il quarterback è nei guai a causa dei difensori che si affollano su di lui, il tight end non solo deve colpire almeno uno di questi ragazzi, ma poi lo deve rilasciare rapidamente per mettersi allo scoperto. Il tight end è quindi, un ricevitore di uscita: deve, con la sua altezza essere un faro per un passaggio di salvezza se il quarterback è nel traffico e non ha tempo per trovare un ricevitore libero. Infine, il tight end deve essere un buon blocker, in modo che se il quarterback chiama un gioco sulle corse, può aiutare in runner nel suo percorso.

Un tight end è come detto un ragazzo grande in modo che sia un grande target per il quarterback. Se entra in un gioco di pass stabilito generalmente è inviato a ricevere in mezzo al campo, dove sarà coperto da una coppia di linebacker piuttosto che dai cornerback. I linebacker sono grandi, veloci, aggressivi e cattivi, per contrastarli il tight end deve avere una fisicità che compete con la loro, oltre ad avere presa morbida, mani forti ed una capacità particolare nel tenere la palla appena è stato colpito, questo perché, praticamente in ogni passaggio, riceverà un colpo duro contemporaneamente alla presa della palla: questo è il risultato del cercarsi rogne dove operano i linebacker. Per giocare in questo modo è sufficiente un tempo da 5 – 5,2 sec. sulle 40 yds. Ci sono TE, magari meno prestanti, ma più veloci e scattanti, usati come situazionali nelle tracce esterne o in zone alla larga dai LB, sfruttando la difficoltà difensiva della secondaria a strutturare la copertura su questa sorta di WR aggiunto.

E’ chiaro che, con l’evoluzione della NFL, nessuna squadra può fare a meno di avere nel roster un TE che crea problemi in un matchup nel passing-game. La possibilità di utilizzare un TE come un giocatore jolly diventa di un’importanza capitale negli approcci offensivi no-huddle dato che lo si può schierare sia come bloccante che come ricevitore. Ha la possibilità lungo tutto il fronte offensivo, di posizionarsi a spalla del Tackle o molto largo, può effettuare movimenti pre-snap visto lo schieramento difensivo. Esistono set offensivi a due o addirittura a tre TE. Un ruolo eclettico e duttile, contro cui è complicato difendere. I prototipi del TE moderno sono Rob Gronkowski o Jimmy Graham, più pesanti dei defensive back, spesso più veloci dei linebacker, e più alti di tutti. L’unica difesa nel passaggio, è cercare di anticipare i loro percorsi ed essere in grado prendere il tempo sulla palla davanti a loro. Un TE d’elite deve ovviamente avere un grande atletismo di base, abbastanza veloce per fare gli allunghi verticali quando serve, con un buon controllo del corpo per fare i tagli repentinamente in modo da creare separazione e poi, ovviamente, salire alto tanto da poter battere in presa una safety. Come detto dev’essere un buon bloccatore perché se manca di capacità o volontà da blocker si riduce ad un giocatore da 1 o 2 down. Questo vuol dire, a volte, non aver paura di andare nel centro con il traffico pesante che lo intasa lavorando come un OL, con la consapevolezza di essere colpito dai duri della linea difensiva. In quei casi, non potendo competere fisicamente, il TE dovrà sfruttare la agilità ed il coordinamento dei movimenti, deve possedere ottima tecnica della mano, forza distribuita nella parte superiore del corpo, gambe salde e soprattutto cuore impavido. Molto spesso dovrà competere nei blocchi, quando va bene, con le safety, quando va male con i linebacker e quando va peggio con i Defensive End.

Nella NFL moderna il TE può essere il giocatore più versatile sul campo, si allinea come bloccante sulla OL, nel backfield come un FB, esterno con assegnazioni da WR, nello slot o a traccia esterna o si impegna in un blocco per favorire la corsa verso l’esterno. Tony Gonzalez, Tony Scheffler, Jason Witten, Gronkowski, Graham, Julius Thomas e altri hanno fatto vedere l’enorme potenziale offensivo di questo ruolo, che per alcuni osservatori sta rivoluzionando il sistema d’attacco. Quando entrano nello slot per i corner o per le safety, se sono deputate al marcamento e se non si chiamano Kam Chancellor, sono dolori. Una grande rivoluzione nel football è stata la West Coast come sistema offensivo: le difese hanno trovato una equilibrata soluzione adottando la Cover 2 con il presidio a zona del centro. Il TE scardina quest’equilibrio giocando nella zona debole della difesa centrale, sia essa fra i due safety o fra un safety e un linebacker, mettendo facilmente pressione alle free safety, eseguendo una traccia seam (derivata dalla fly, una traccia profonda con una deviazione nel corto o nel medio). Inoltre la doppia attitudine di ricevitore e bloccatore del TE rende difficile capire la tipologia d’attacco, soprattutto quando giocano gli atleti più ibridi, o quando, per esempio, due o tre TE entrano in schieramento. Spesso sono un incubo per i Defense Coordinator.

In passato si pensava “Perché sfruttare un giocatore sul pass quando la sua specialità non è la ricezione? Lasciamo che i catch li facciano i Wide Receiver e sfruttiamo il Tight End per aumentare il tempo del quarterback usandolo in un blocco”. Ora i Tight End arrivano dal basket universitario e non dal football, molto spesso devono apprendere le tecniche di blocco molto più delle prese, delle finte o dei salti. Con il fiorire degli schemi a confondere, il Tight End ha guadagnato un enorme spazio offensivo. Se il tight end si allinea accanto al Right Tackle, le difese non sanno se ha intenzione di bloccare o di andare alla presa. Quando un coordinatore difensivo vede l’attacco portare larghi due WR e un tight end rischia di mandare in campo una difesa 4-3 e forse, invece, avrebbe dovuto portare un terzo cornerback perché l’attacco poi potrebbe allineare il tight end nello slot. Se il povero coordinatore chiama una difesa nickel per la formazione successiva schierando 3 cornerbacks, il quarterback potrebbe fare un udibile a un run, e il TE è pronto al blocco, al lato del Right Tackle. In altre parole, un TE d’elite garantisce un disallineamento teorico quando la difesa sviluppa una nuova formazione o un nuovo sistema d’uso del linebacker per marcare questi TE.

Ancora, il recente fiorire da parte di molti team di difese 3-4 crea una speciale opportunità per i TE. Il pericolo con la 3-4 è il blitz. Con un set di due tight end , i bloccanti coprono la linea fino al linebacker esterno, neutralizzando la minaccia. Ma con un set a due tight end la vera minaccia si sposta in attacco, con un playbook difficile da contrastare nelle posizioni combinate. Ancora, in un set a due tight end possono moltiplicarsi le formazioni e le capacità dell’attacco con allineamenti mai visti prima, in esecuzione dei blocchi, nella impostazione dello screen, uno schierato nello slot e l’altro in linea dall’altro lato. C’è da cercare un attacco run-heavy, o un massiccio attacco su pass- game con un totale di 5 ricevitori ammissibili e capaci? Ci sono i due o addirittura tre tight end. Una formazione con cinque uomini di linea offensiva, un quarterback, un running back , un WR sul lato debole, e tre tight end nello strong side. Molti coach ritengono che questa formazione sarà il futuro del football e forse qualche Defensive Coordinator, la considera un incubo. Ma il football è uno sport in continua evoluzione, lo studio offensivo e difensivo non è mai fermo, e quindi anche uno schema che potrebbe inizialmente trovare spazio come questo, forse alla fine vedrebbe sistemi di contromisure che alla fine magari si risolvono in un difensore ibrido linebacker – cornerback.