I Panthers e la beneficenza, 100 mila $ alle vittime di Charleston.

Diecimila Dollari ad ognuna delle famiglie delle nove vittime e altri diecimila all’Emanuel African Methodist Episcopal Church, teatro del sanguinoso episodio a sfondo religioso/razziale che ha colpito la cittadina di Charleston, South Carolina.
La donazione porta la firma di Jerry Richardson, owner dei Carolina Panthers, ed è arrivata direttamente al Mother Emanuel Hope fund, il quale si sta occupando di assistere proprio le famiglie colpite dall’attentato, con la motivazione di “poterle aiutare nelle spese funebri e in qualsiasi altro bisogno di tipo finanziario”.

Nativo di Spring Hope, North Carolina, Jerry Richardson ha dichiarato che i Pannthers, sin dalla loro nascita, hanno avuto il compito di rappresentare tanto il Nord quanto  il Sud Carolina e ha ricordato che, nonostante lo stadio sia stato costruito a Charlotte, i training camp si tengano ogni anno presso il Wofford College, sito in Spartanburg, South Carolina.

Steven Drummond, portavoce della squadra, ha invece dichiarato: <<Non vogliamo commentare nello specifico la donazione, ma far sapere che il nostro cuore è unito a quello di chi ha perso qualcuno in questa tragedia>>.

Nella lettera il Team e il suo proprietario menzionano uno ad uno i nove nomi delle vittime dell’attentato, sottolineando quanto personale ed umano sia il legame tra la franchigia e i suoi sostenitori.

Sempre riguardo all’attentato di Charleston, è bene ricordare che uno delle vittime dell’attentato, il Reverendo Clementa Pinckney, è cugino del Defensive Back ex Georgia Bulldog , ora in forze ai Kansas City Chiefs, Sanders Commings.
Al cordoglio del giocatore, che ha ricordato il cugino con una foto su Twitter, si è unito anche l’HC di Kansas City Andy Reid il quale, dalle pagine del Kansas City Star, si è detto vicino al ragazzo, rassicurando comunque tutti sul suo stato psicologico.